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Death Stranding, Norman Reedus racconta com'è lavorare con Hideo Kojima

Durante la lavorazione di Death Stranding, Norman Reedus è rimasto assolutamente folgorato dalla genialità di Hideo Kojima. Ecco le sue parole.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   31/10/2019

Norman Reedus ha dichiarato che lavorare a fianco di Hideo Kojima durante lo sviluppo di Death Stranding è stata un'esperienza incredibile. Nel corso di una nuova intervista realizzata da Hollywood Reporter, l'attore americano ha spiegato anche di aver avuto inizialmente qualche difficoltà ad abituarsi alle sessioni di motion capture.

"Abbiamo girato in un paio di posti diversi: in California in alcuni punti, mentre il materiale per il riconoscimento facciale è stato raccolto a New York, dipendeva da dove mi trovavo", ha spiegato Reedus. "Alcune sessioni erano insieme a Mads Mikkelsen, altre con Lea Seydoux e altri attori presenti nel gioco. Ti mettono quei punti sul viso, che richiedono un sacco di tempo - e il doppio del tempo per toglierli - e indossi questo minuscolo abito molto rivelatore e imbarazzante. Hai una videocamera montata su un casco con un braccio che sporge sulla parte anteriore. Ogni volta che dovevo baciare o abbracciare qualcuno le nostre teste si scontravano".

Al di là di questi aspetti, Reedus è rimasto assolutamente affascinato dal carisma e dal metodo di lavoro di Kojima. "A volte c'erano gli altri attori. Molte volte invece eravamo solo io e Hideo", ha proseguito. "C'era questa bambola di plastica per terra e voleva che la cullassi e mi comportassi come se fosse morta. Quindi mi chiedeva di agire come se fosse viva. Poi dare di matto perché c'erano impronte di mani ovunque. Poi ti dice di immaginare che ci siano migliaia di balene morte di fronte a te, e tu dici 'cosa?!'. La sua mente è su un altro livello. È un genio tra i geni".

"Dopo un po' abbiamo superato la barriera linguistica. Molte volte un regista ha in mente come andrebbe girata una scena e avendola pensata molto nella sua testa se gli proponi qualcosa di nuovo è come se andasse in corto circuito. Non c'è spazio per l'interpretazione. Hideo è esattamente l'opposto. Quando dici che forse dovresti fare una cosa in un certo modo, lui la accetta. È una mente collaborativa. Vuole percepire quello che pensi. Se non dici niente penserà che probabilmente c'è qualcosa che non va in te. È molto divertente lavorare con lui. Se mai dovesse realizzare un film o qualcos'altro sarei lì in un baleno".

Death Stranding uscirà l'8 novembre su PS4. L'edizione PC è stata confermata ufficialmente per il 2020. L'embargo delle recensioni scadrà nella mattinata di domani. Qui di seguito riproponiamo il corposo trailer di lancio in italiano.