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Dragon Age: The Veilguard pare aver dimostrato un’altra volta che le aspettative contano più della realtà

Il filmato di presentazione di Dragon Age: The Veilguard ha prodotto delle reazioni divisive, spesso basate su delle aspettative falsate.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/06/2024
Alcuni personaggi di Dragon Age: The Veilguard
Dragon Age: The Veilguard
Dragon Age: The Veilguard
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Molti hanno reagito in modo davvero scomposto al filmato di presentazione di Dragon Age: The Veilguard, che è risultato essere più divisivo del dovuto. L'accusa principale è quella di essere troppo action, cui se ne associano altre come l'estrema facilità e il non aver guardato a Baldur's Gate 3, che teoricamente per alcuni doveva essere preso come modello di riferimento da BioWare visto il successo che ha avuto, convincendo gli sviluppatori a ritornare a un sistema di gioco più simile a quello di Dragon Age: Origins.

Al di là di tutto, sembra the The Veilguard sia l'ennesima vittima delle aspettative falsate di una certa fetta di videogiocatori che, quando vedono le loro aspettative disilluse, danno di matto e urlano alla schifezza, senza dare alcuna possibilità di redenzione all'oggetto del loro odio.

Giudizi o pregiudizi?

Come sempre la questione non è che Dragon Age: The Veilguard debba piacere per forza, perché non è così (naturalmente andrà giocato). Molto più banalmente trarre conclusioni sul poco che si è visto, avere reazioni esagerate, facendole diventare un pregiudizio e sparare bile sul gioco rendendo ogni discussione in merito insostenibile, è quantomeno scorretto, lì dove comunque non è sbagliato mantenere la guardia alta, nel caso non si sia convinti di qualcosa.

Affrontando direttamente la pietra dello scandalo, molti dei giudizi espressi su Dragon Age: The Veilguard per adesso lasciano il tempo che trovano, perché è stato mostrato il tutorial, oltretutto con un personaggio già fatto. Quindi non conosciamo che flessibilità si avrà in fase di creazione del personaggio e non abbiamo idea di quello che sarà il gameplay quando l'avventura sarà entrata nel vivo. Qualcosa è stato raccontato post presentazione, ma il tutto andrà verificato. Quindi, se posso convenire nel considerare un errore aver proposto proprio quella fase, lo è altrettanto pensare di poter dare valutazioni sensate dopo averla guardata.

Prendiamo la difficoltà. È troppo bassa? È il tutorial, non poteva essere altrimenti. Solitamente i tutorial non sono fasi pensate per sfidare il giocatore, ma per dargli gli strumenti fondamentali per iniziare a giocare. Queste cose non bisognerebbe nemmeno specificarle su di un sito frequentato da videogiocatori, ma evidentemente non sono così scontate per tutti, visto che è una delle critiche più diffuse al filmato.

Un'immagine con l'inferfaccia di gioco
Un'immagine con l'inferfaccia di gioco

Altra critica: è troppo action e non è in linea con la serie e con lo studio. Chi la muove si è evidentemente dimenticato che già Dragon Age: Inquisition era andato nella stessa direzione, pur in modo meno radicale, allontanandosi moltissimo dai primi due capitoli. Inoltre BioWare non è una software house nuova ai giochi di ruolo d'azione, considerando il vecchio Jade Empire, la serie Mass Effect e Anthem. Può non piacere, ovviamente, ma non per questo si può parlare di una software house che tradisce se stessa, visto che ormai da anni fa convivere aperture verso l'azione con sistemi da gioco di ruolo tradizionali.

E Baldur's Gate 3? Scusate la franchezza, ma questa è l'accusa più ridicola di tutte. Il titolo di Larian Studios è uscito nel 2023, quando ormai Dragon Age: The Veilguard era praticamente ultimato (sicuramente lo scorso agosto era già in fase di rifinitura), dopo diversi anni di sviluppo, con anche un reboot dello stesso alle spalle, che ha portato a buttare tre anni di lavoro. Cosa doveva fare BioWare? Cestinare tutto un'altra votla e ricominciare da capo una seconda volta per inseguire Larian?

Uno dei personaggi con un'arma in mano
Uno dei personaggi con un'arma in mano

Per chi se lo stesse chiedendo: no, non sarebbe stato possibile adattare il sistema attuale a uno a turni, a meno di non fare un pastrocchio, considerando quanto tutti i sistemi interni di un videogioco sono interconnessi. Quindi, mettiamo pure che gli fosse venuto in mente di farlo, le tempistiche non gliel'avrebbero semplicemente permesso (avrebbero fatto prima a dichiarare fallimento).

Ma Baldur's Gate 3 non è uscito nel 2023, visto l'Accesso Anticipato andava avanti da anni, sento dire a qualcuno. Certo, ma il successo del gioco in Accesso Anticipato è stato sì ottimo, ma non di un livello tale da smuovere altri studi per inseguirlo. Per inciso, è diventato un fenomeno dopo il lancio della versione finale, ad agosto dello scorso anno, visto che prima se ne parlava soprattutto negli ambienti degli appassionati.

Con questo sto dicendo che Dragon Age: The Veilguard sarà un gioco difficile? No. Sto dicendo che non sarà action? No. Sto dicendo che non sarebbe stato bello se avesse ripreso lo stile del primo episodio? No. Sto solo affermando che molti sembrano non aver capito bene quanto hanno visto o, peggio, di essere vittima di pregiudizi di cui hanno voluto vedere a tutti i costi la conferma nel tutorial. Forse sarebbe il caso di valutare i videogiochi per quello che vogliono essere, belli o brutti che siano, invece che per ciò che speravamo fossero.