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Elden Ring è il gioco più grande di From Software, dettagli su mappa e open world

Elden Ring è destinato ad essere il gioco più vasto in assoluto per From Software, basato su un ampio open world composto da 6 macro-aree liberamente esplorabili.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   14/06/2021

Elden Ring è stato finalmente mostrato in forma ufficiale, ma altri dettagli interessanti sono arrivati solo in questi minuti attraverso un'intervista esclusiva a Hidetaka Miyazaki da parte di IGN, con il director che ha parlato in particolare della scala del gioco, destinato ad essere il più grande mai fatto da From Software, e della costruzione dell'ambientazione in stile open world.

Il taglio epico e i vasti panorami mostrati nel corso del nuovo trailer gameplay di Elden Ring servivano proprio a far capire la vastità della mappa esplorabile, elemento innovativo di questo gioco. Tutto si basa sulla creazione delle Lands Between, ovvero la nuova ambientazione inventata da George R.R. Martin, autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Elden Ring, i vasti panorami visti nel trailer mostrano l'ampiezza della mappa open world
Elden Ring, i vasti panorami visti nel trailer mostrano l'ampiezza della mappa open world

Si tratta di un'ambientazione che fonde le aree staccate viste in Demon's Souls e l'ampia mappa interconnessa di Dark Souls e Bloodborne. Le Lands Between sono strutturate in 6 aree di notevole grandezza, ognuna delle quali è dominata da un personaggio semi-dio, che governa la zona. A quanto pare non c'è un ordine da seguire, dunque è possibile viaggiare liberamente per la mappa e decidere quale quest affrontare in maniera non lineare.

"Volevamo dare un senso di progressione libera ed esplorazione attraverso le Lands Between, dunque ci sono modi diversi di affrontarle", ha spiegato Miyazaki. "Non potrete andare ovunque fin dall'inizio, ma ci sono modi diversi con cui è possibile avvicinarsi alle diverse aree e c'è molta libertà per quanto riguarda l'ordine con cui portare avanti le varie aree".

Ognuna di queste sei aree contiene un proprio dungeon principale, che si connette in maniera fluida e seamless alle Lands Between. C'è anche un hub, simile al Firelink Shrine di Dark Souls, dal quale è possibile accedere direttamente a varie aree e che viene sbloccato in un secondo momento.

Oltre ai dungeon principali presenti nelle sei aree, ci sono anche diverse catacombe, castelli e fortezze da esplorare, sparsi per la mappa. Rispetto ai giochi precedenti di From Software, Elden Ring sembra dunque andare nettamente nella direzione di un free roaming con mondo aperto, ricordando in parte The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Tutto questo comporta una libertà inedita per i giochi From Software, con Elden Ring che perde lo stile labirintico e sembra diventare molto più vasto, premiando maggiormente l'esplorazione libera e la scoperta di nuove zone della mappa. Da considerare che la durata del gioco, secondo Miyazaki, si attesta sulle 30 ore di gameplay senza però approfondire più di tanto le cose secondarie, dunque anche come semplice quantità di contenuti sembra essere un titolo particolarmente sostanzioso.

In ogni caso, la necessità di orientarsi sarà sempre presente, considerando che c'è una mappa del mondo ma all'interno dei dungeon non ci sono vere e proprie mappe e bisogna affidarsi a punti di riferimento e altro. In questo rientra anche il tipico sistema di aiuti del multiplayer asincrono, con messaggi e indizi che possono essere lasciati da altri giocatori.