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Horses ha recuperato i suoi costi nonostante il ban da Steam: ecco quanto ha venduto

Santa Ragione ha diramato i dati di Horses, che è riuscito a recuperare i suoi costi nonostante il ban da Steam, forte di una grande risonanza mediatica.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   18/12/2025
Una gara a cavallo su Horses
Horses
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Lo studio di sviluppo italiano Santa Ragione ha diramato un comunicato stampa per annunciare che a due settimane dal lancio, Horses ha venduto più di 18.000 copie, generando circa 65.000 dollari di ricavi netti e riuscendo a ripagare i suoi costi di sviluppo.

Santa Ragione attribuisce il successo all'eccezionale copertura mediatica del ban, al sostegno pubblico di GOG e a una reazione molto positiva da parte dei giocatori.

Costi recuperati

"Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno deciso di dare una possibilità al gioco, la stampa e i creator che hanno raccontato la storia, e i partner che ci sono rimasti accanto durante l'uscita," scrive lo studio, aggiungendo: "Ringraziamo sinceramente anche tutti quelli che hanno partecipato alla conversazione e hanno giudicato il gioco con apertura e correttezza."

Santa Ragione ha voluto essere trasparente anche sulla questione dei costi di sviluppo: "Dopo aver pagato le royalty dovute ad Andrea Lucco Borlera, autore e creatore di Horses, questi proventi saranno sufficienti a ripagare i prestiti che abbiamo contratto per completare lo sviluppo." Si tratta di dato sicuramente positivo per, come sottolineato nel comunicato: "Ripagare i nostri debiti è un successo, e ne siamo sollevati."

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Purtroppo ci sono anche delle cattive notizie, perché "questo risultato non è sufficiente per avviare la produzione di un nuovo gioco. Il denaro copre principalmente obblighi derivanti da una fase finale di sviluppo prolungata. Se le vendite dovessero rimanere stabili, in futuro potremmo essere in grado di finanziare un nuovo prototipo, ma nel frattempo il team ha dovuto - e dovrà continuare a - accettare altri lavori e progetti. Riunire di nuovo tutti non sarà facile, anche se è qualcosa che ci piacerebbe molto fare."

Insomma, Santa Ragione non è in dissesto finanziario, ma non ha comunque fondi per procedere autonomamente nello sviluppo di un nuovo videogioco.

Il comunicato torna anche sulla questione Steam: "Vogliamo anche essere chiari sul perché questo successo non cancelli l'impatto di quanto accaduto. Il ban su Steam e i conseguenti ritardi nello sviluppo ci hanno costretti a una lunga e difficile corsa ai finanziamenti, fatta di debiti, costi opportunità e membri del team costretti a cercare altri lavori. Questa frammentazione è una conseguenza duratura, anche se l'esito del lancio è stato significativo e positivo sotto aspetti importanti."

Viene poi spiegato che il lancio di Horses è stato positivo rispetto ad altri titoli dello studio, anche su Steam, ma che il problema rimane, perché l'economia di Steam è basata sulle vendite di lungo periodo e delle buone vendite in negozi più piccoli non consentono di capire come sarebbe potuto andare il gioco sul medio lungo periodo nel negozio di Valve.

"Vogliamo inoltre sottolineare che questo risultato non dovrebbe distogliere l'attenzione dal problema generale: la necessità di regole più chiare, processi trasparenti e una reale responsabilità da parte di piattaforme di distribuzione quasi monopolistiche e dei sistemi che esse impongono. Per ogni caso come Horses che diventa visibile, esistono molti altri giochi che vengono silenziosamente bannati, rimossi o bloccati in revisioni indefinite per motivi poco chiari, con sviluppatori troppo preoccupati di ritorsioni o di future approvazioni per parlare pubblicamente. Siamo grati ai giornalisti e alle testate che hanno raccontato - e continueranno a raccontare - questi casi."