Uno dei grandi annunci del momento di Rockstar Games è il rimando di GTA 6, ma c'è una seconda notizia che vi abbiamo già riportato e che ha una propria rilevanza: lo sviluppatore ha licenziato trenta dipendenti, accusandoli di aver condiviso materiale riservato. C'è però chi afferma che il vero motivo è stato un tentativo di sindacalizzazione, che la compagnia vuole evitare.
Al di là del motivo, però, si potrebbe pensare che il tempismo di queste nuove notizie sia un po' curioso, ovvero viene da chiedersi se per caso i licenziamenti abbiano anche causato il rimando di GTA 6. Una risposta arriva dal sempre ben informato Jason Schreier, giornalista di Bloomberg e insider dell'industria videoludica.
Il commento di Schreier su GTA 6
Schreier, in un commento su ResetEra, ha spiegato che i due eventi non sono legati in alcun modo. A suo dire, infatti, i licenziamenti sono troppo recenti e non possono aver immediatamente reso palese alla direzione che i restanti sviluppatori non sarebbero stati in grado di completare i lavori in tempo.
Il giornalista spiega che ci vuole tempo perché i licenziamenti causino problemi, come ad esempio sforare le scadenze o vedere un calo del morale del team che a propria volta comporta rallentamenti nello sviluppo. Schreier ritiene che questi licenziamenti avranno un effetto sulla compagnia, ma che potremo vederlo tra un po' di tempo.
Il fatto che l'annuncio del rimando di GTA 6 sia arrivato ora è collegato unicamente al fatto che i rapporti finanziari di Take-Two Interactive, l'editore, sono stati appena pubblicati. In altre parole, la decisione era in realtà stata presa in precedenza e casualmente i licenziamenti sono avvenuti negli stessi giorni.
Segnaliamo infine che il rinvio di GTA 6 ha fatto crollare le azioni di Take-Two Interactive.