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Lo studio di Black Myth: Wukong ricattato da SweetBaby Inc.? Solo una voce per screditare la società di consulenza

Le voci secondo cui lo studio di sviluppo di Black Myth: Wukong avrebbe rifiutato di pagare 7 milioni di dollari a SweetBaby Inc. si sono rivelate false.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   15/06/2024
Un'immagine virile di Black Myth: Wukong
Black Myth: Wukong
Black Myth: Wukong
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Ieri è circolata una voce, avallata da fonti create ad arte, secondo cui i media cinesi avrebbero raccontato che Game Science, lo studio di sviluppo di Black Myth: Wukong, avrebbe rifiutato quella che veniva definita come una vera e propria "estorsione" di 7 milioni di dollari dalla società di consulenza Sweet Baby Inc. e per questo sarebbe stata oggetto di attacchi sessisti e offese sin dal lancio del primo video promozionale del gioco.

Le voci si sono rivelate inventate, come riportato dall'analista Daniel Ahmad, di origine cinese, secondo cui la stampa locale non ha mai trattato l'argomento e Game Science non ha mai denunciato tentativi di estorsione da parte di Sweet Baby Inc.

Sweet Baby Inc. è una compagnia canadese che offre servizi di consulenza su diversi aspetti dei videogiochi (storia, narrazione, personaggi, inclusività e rappresentazione delle minoranze), facendo anche il cosiddetto sensitivity reading, ossia l'analisi dei contenuti alla ricerca di potenziali offese per le minoranze.

Sostanzialmente la voce sarebbe stata creata ad arte da un nazionalista USA, in combutta con dei nazionalisti cinesi, per gettare discredito sulla compagnia di consulenze, oggetto di attacchi da molte frange ultra conservatrici perché considerata simbolo della cosiddetta cultura woke.

C'è politicamente corretto e politicamente corretto

Come avevamo sottolineato, le fonti non riportavano le comunicazioni avute tra Game Science e SweetBaby Inc., quindi non spiegavano come si sarebbe svolto il denunciato ricatto, rivelatosi falso.

Non erano state rese note nemmeno le minacce ricevute. L'unica che era stata riportata, che poi una minaccia non era, era una risposta negativa a Hideo Kojima, nemmeno particolarmente accesa, che commentava positivamente il gioco.

A fronte di una notizia falsa, rimane vero che in realtà Balck Myth: Wukong in Cina è un gioco politicamente correttissimo, visto che segue alla lettera le direttive del governo, che ha imposto all'industria dell'intrattenimento di proporre figure più mascoline e virili nei media, evitando quelle ambigue o troppo effeminate. Pare quindi che il politicamente corretto di una dittatura comunista vada molto forte tra certe frange estremiste dell'occidente capitalista. Inoltre, alla luce di quanto emerso, pare che certi eroi della libertà considerino corretto produrre notizie false per gettare discredito sui presunti avversari.

[Aggiornamento]La notizia è stata aggiornata con la smentita di Daniel Ahmad, che ha chiarito la natura della notizia.