Se siete tra quelli che sperano nell'uscita di Path of Exile 2 dall'accesso anticipato nel corso del 2025, preparatevi a restare delusi. In un'intervista concessa a PC Gamer, il game director Jonathan Rogers ha spiegato che lo studio di sviluppo Grinding Gear Games spera ancora di farcela entro l'anno, ma ha aggiunto anche potrebbe volerci più del previsto.
Del resto ha sempre detto che l'accesso anticipato durerà quanto necessario, come specificato anche sulla pagina Steam. Le stime iniziali parlavano di sei mesi per la versione finale, ma è impossibile che arrivi a giugno, come confermato da Rogers.
Ci vuole più tempo del previsto
"In termini di tempistiche generali, penso che siamo ancora ampiamente nei tempi," ha detto Rogers. "Inizialmente, prima di arrivare al periodo critico (crunch), parlavamo di circa sei mesi di accesso anticipato, il che col senno di poi non sarebbe mai potuto succedere. La mia sensazione attuale è più vicina a un anno di accesso anticipato. Cioè, voglio finirlo quest'anno, ma vedremo come andranno le cose. Voglio dire, forse ci vorrà un po' di tempo in più, ma lo spero.
Voglio ancora far uscire il gioco completo nel 2025, quindi sì, quello è l'obiettivo. Vedremo come andrà, però."
rogers ha anche parlato della difficoltà di produrre aggiornamenti, come quelli delle classi, che stanno prendendo più tempo del previsto. Lui "vorrebbe aggiungere una classe in ogni aggiornamento", ma l'aggiornamento Dawn of the Hunt in arrivo il 4 aprile, il più grande finora per Path of Exile 2, è stato "incredibilmente stressante" perché "dovevamo assolutamente includere la Cacciatrice (Huntress)", il che ha significato che il team non ha potuto fissare una data di uscita fino a, beh, ieri.
"Si tratta di problemi molto specifici della produzione, interni al settore, ma in pratica è stata una vera seccatura," ha detto Rogers. "Anche se mi piacerebbe molto inserire una classe in ogni aggiornamento che facciamo, semplicemente non voglio più prometterlo perché ha portato proprio a quella situazione in cui c'era molta incertezza nella produzione e non potevamo promettere date a nessuno."