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Starfield è un gioco enorme e filosofico dice il compositore di Bethesda, Inon Zur

Al di là delle sue dimensioni e dell'aspetto tecnico, gli elementi incisivi di Starfield si trovano nella storia e nelle tematiche toccate, dice il compositore.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/08/2022

Alcuni dettagli su Starfield, a dire il vero estremamente vaghi, sono emersi da una nuova intervista ad Inon Zur, compositore di Bethesda che si sta occupando della colonna sonora del gioco spaziale, secondo il quale questo avrebbe dimensioni enormi ed elementi filosofici.

Nell'intervista, il compositore che ha lavorato in precedenza a un'enorme quantità di giochi tra i quali le serie Fallout, Dragon Age, Prince of Persia e altri, ha riferito che è anche difficile da immaginare precisamente la dimensione esatta di Starfield, visto che comprende circa 100 sistemi stellari e oltre 1000 pianeti, cosa che lo rende molto più grande anche dei maggiori giochi Bethesda visti finora.

Secondo Zur, Starfield è un gioco "profondo e filosofico", nel quale ci troveremo a passare molto tempo e dal quale potremo anche ottenere delle illuminazioni esistenziali, nientemeno.

Nonostante questo non comporti ovviamente un viaggio in grado di cambiare la nostra persona, il compositore di Starfield è convinto che la storia del gioco sia in grado anche di fornire una prospettiva più profonda sulla nostra esistenza.

La storia va a toccare questioni come le grandi domande esistenziali e il coraggio di fare domande e cercare risposte importanti, queste tematiche secondo Zur restano più impressi dei meri aspetti tecnici del videogioco, con la possibilità di poter scrivere una propria storia all'interno della cornice offerta dalla narrazione di Starfield.

Purtroppo, del gioco non abbiamo praticamente visto nulla di nuovo alla Gamescom 2022, come era previsto, dunque attendiamo di saperne di più nei prossimi mesi. In particolare, siamo ancora in attesa di conoscere la nuova data d'uscita, dopo che Starfield è stato rinviato al 2023.