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Starfield: il volo dallo spazio alla superficie dei pianeti non sarà totalmente libero

Starfield avrà qualche forma di transizione tra il volo nello spazio e la superficie dei pianeti, visto che non è previsto che questo passaggio sia "seamless".

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/06/2022

Tra i dettagli emersi su Starfield dalle interviste a Todd Howard e Pete Hines dopo la presentazione del gioco all'Xbox & Bethesda Showcase è emerso anche un altro dettaglio interessante, che riguarda il volo dallo spazio alla superficie dei pianeti che sembra non essere totalmente libero.

Riprendendo il famigerato paragone con No Man's Sky, si poteva pensare che le fasi di avvicinamento e atterraggio sui pianeti avvenissero in "tempo reale", ovvero controllando la nave in ogni fase e potendo dunque attraccare liberamente ovunque mantenendone il controllo in tutte le fasi di avvicinamento, orbita e atterraggio sulla superficie, ma sembra che non sia proprio così.

Howard non ha spiegato precisamente come avverrà la procedura, ma ha detto piuttosto chiaramente che il team ha reputato non necessario il fatto di dover prevedere una transizione libera e seamless dallo spazio ai pianeti, perché per farlo bene e in maniera "realistica", come nello stile adottato generalmente per la fantascienza di Starfield, avrebbe richiesto una quantità di lavoro eccessiva.

"Se si investe davvero una grande quantità di tempo per perfezionare le parti d'intermezzo, come in tale segmento di approdo, ci si ritrova a investire molto tempo in qualcosa che non risulta così importante per il giocatore", ha affermato Howard, che evidentemente non considera questo aspetto abbastanza importante da richiedere troppo lavoro. "Dunque meglio assicurarci che il tutto sia fantastico quando sei sulla superficie e fantastico quando sei nello spazio, e che queste due realtà siano belle e si giochino meglio possibile".

Verrebbe dunque a mancare l'approccio totalmente libero e "seamless" tra spazio e pianeti che rappresenta invece un elemento fondamentale in altri giochi spaziali come No Man's Sky, probabilmente per la difficoltà di farlo funzionare a dovere nella visione generale di Starfield. Tuttavia non è chiaro se questa limitazione riguardi la possibilità di atterrare ovunque o meno: da quello che emerge in quanto detto da Howard si parla solo della mancanza di un passaggio senza soluzione di continuità tra spazio aperto e volo sulla superficie dei pianeti, ma non è detto che quest'ultimo, una volta effettuata una qualche transizione prestabilita, non offra comunque la libertà di esplorare il pianeta con la nave e atterrare dove si vuole.

Tra le altre notizie emerse in queste ore, abbiamo visto che Starfield ha 1000 pianeti ma anche la maggiore quantità di contenuti creati "a mano" da Bethesda, oltre al fatto che la main quest durerà 30-40 ore, più grandi dei giochi Bethesda precedenti.