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Tales of the Shire ha quasi incluso il doppiaggio in Ovestron del mondo del Signore degli Anelli

Tales of the Shire è un gioco pensato per rilassarsi e godere del mondo di Tolkien: per renderlo ancora più credibile, il team ha provato a includere il doppiaggio in Ovestron, ma...

NOTIZIA di Marie Nicola Armondi   —   29/07/2025
Una hobbit in un giardino fiorito in Tales of the Shire
Tales of the Shire
Tales of the Shire
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Tales of the Shire è il nuovo gioco del mondo de Il Signore degli Anelli, un "cozy game" come viene definito in gergo, ovvero un titolo pensato per rilassarsi: niente avventure epiche fino a Mordor, ma solo relax nelle belle terre verdi degli Hobbit, senza problemi o pensieri.

Ovviamente è importante che Tales of the Shire sia in grado di farci sentire veramente all'interno del mondo di Tolkien e, per cercare di immergerci al meglio, inizialmente il team aveva provato a doppiare il videogioco in Ovestron, ovvero la "lingua comune" dell'epoca in cui ambientati i film e quella usata dal "libro rosso" che - nella lore di Tolkien - è stato da lui trovato e tradotto in inglese.

I problemi col doppiaggio in Ovestron di Tales of the Shire

Darren Ormandy, capo sceneggiatore del team di sviluppo Weta Workshop e grande appassionato di Tolkien, ha parlato in un recente episodio del podcast The Prancing Pony (Puledro Impennato, la locanda che appare ne La compagnia dell'Anello) e, quando gli è stato chiesto se c'erano "riferimenti alle radici linguistiche degli hobbit" e su altri potenziali riferimento alla serie, ha svelato che il team ha provato a doppiare Tales of the Shire in Ovestron.

Tales of the Shire si mostra in un nuovo video sulla simulazione di vita del Signore degli Anelli Tales of the Shire si mostra in un nuovo video sulla simulazione di vita del Signore degli Anelli

"Una delle cose con le quali abbiamo sperimentato era la possibilità di far parlare Ovestron agli hobbit, poiché sarebbe suonato un po' come il Simlish [di The Sims, ndr]: abbiamo in realtà investito un po' di tempo nel farlo, ma alla fine non avevamo abbastanza materiale per poter fare quello che volevamo".

Lo sceneggiatore ha spiegato poi che avrebbero dovuto imporre dei limiti al gioco per inserire l'Ovestron e che quella non era la giusta scelta per Tales of the Shire, sebbene sia ovvio che "i fan sfegatati di Tolkien non avrebbero mai criticato la cosa".

Ciò detto, a livello linguistico il team ha cercato di catturare il modo in cui Tolkien scriveva e ha cercato di inserire i colloquialismi degli hobbit. Vi lasciamo infine alla nostra recensione di Tales of the Shire.