C'è una differenza fondamentale fra The Blood of Dawnwalker e The Witcher 3: Wild Hunt, e l'ha rivelata l'ex game director dell'action RPG targato CD Projekt RED, Konrad Tomaskiewicz: il suo nuovo titolo non possiede una quest principale.
"Costruisci la tua esperienza dalle missioni che incontri", ha spiegato Tomaskiewicz. "Sai fin da subito dove si trova il tuo nemico e puoi attaccare quel posto quando vuoi: sta a te decidere se farlo da solo oppure crescere, trovare degli oggetti potenti, sviluppare il tuo personaggio, fare qualche missione e incontrare degli alleati che ti aiutino a portare a termine il lavoro."
"Vogliamo avvicinare i videogiochi agli RPG carta-e-penna, darti la libertà di vivere ciò che vuoi vivere", ha continuato l'autore, ricordando come la campagna di The Blood of Dawnwalker ci metta a disposizione trenta giorni e trenta notti prima che la famiglia del protagonista venga uccisa, sebbene il tempo passi effettivamente solo in determinati momenti.
A quanto pare molti giocatori stanno paragonando il gioco a Kindom Come: Deliverance. "Non si tratta di un brutto esempio, ma anche lì c'è una quest principale", ha detto Tomaskiewicz.
Il gioco si ispira a... i classici Fallout
"Stiamo prendendo dalla nostra precedente esperienza con The Witcher 3: Wild Hunt ciò che crediamo renda una missione intereessante, costruendo la narrazione di modo che ti senta coinvolto ma concedendoti maggiore libertà", ha continuato il director.
Tuttavia la vera ispirazione è un'altra: "The Blood of Dawnwalker sotto questo aspetto è più simile ai vecchi episodi di Fallout, il primo e il secondo, dove hai un obiettivo chiaro ed è tutto opzionale: viaggi nel mondo, decidi tu cosa vuoi fare. Non c'è una quest principale."
Caratterizzato da un mondo che reagisce alle nostre azioni e con il termine dei trenta giorni che non si traduce nella fine dell'esperienza, il gioco non punta a durare duecento ore: "Non possiamo farlo con questa portata e questo budget, ma sarà un'esperienza ampia. Penso che una partita durerà circa quaranta ore, forse cinquanta, ma senza fare tutto."