Mateusz Tomaszkiewicz è l'ex-director di The Witcher 3, e questo rende automaticamente interessante il nuovo gioco, ovvero The Blood of Dawnwalker, per il quale lo sviluppatore ha riferito di voler puntare alla qualità del suo lavoro precedente ma dovendo fare alcuni compromessi, essendo ora in un team molto più piccolo, in particolare per quanto riguarda la durata della Campagna.
A dire il vero, non sembra che si tratti di compromessi particolarmente pesanti, visto che il nuovo RPG vampiresco dovrebbe comunque attestarsi su una durata notevole, anche per gli standard del genere, considerando poi eventuali possibilità di digressioni e percorsi differenti da sperimentare.
Per la precisione, il team punta a una Campagna di circa 30-40 ore, ovvero una durata che è comunque in linea con molte produzioni tripla A ma che chiaramente è più bassa rispetto a un open world colossale come The Witcher 3.
Compromessi ma non troppi
"In termini di qualità, guardiamo sicuramente ai tripla A, perché è da qui che veniamo, dal livello di qualità di The Witcher 3", ha spiegato Tomaszkiewicz, parlando degli obiettivi posti per The Blood of Dawnwalker.
"Sicuramente i nostri giochi non sono enormi in termini di quantità di contenuti e ore di gioco", ha poi aggiunto.
"Siamo uno studio più piccolo, questo è il nostro primo progetto, quindi stiamo sicuramente costruendo qualcosa di più piccolo. Ma vogliamo costruire qualcosa di altrettanto solido in termini di qualità, forse un po' più breve".
"Paragonare un progetto del genere a un colosso come The Witcher, per il quale abbiamo puntato a più di 100 ore, ma che credo molte persone abbiano giocato per 200 o 300 ore, è folle", ha aggiunto Tomaszkiewicz.
Dunque le dimensioni non saranno paragonabili a quelle di The Witcher 3, ma se si parla di qualità, almeno per quanto riguarda il target scelto, allora The Blood of Dawnwalker punta a un livello simile. Per conoscere meglio il gioco, vi rimandiamo al nostro recente speciale su tutto quello che sappiamo sul sandbox narrativo a base di vampiri.
