La giornalista Alanah Pearce ha deciso di non fare più live stream di The Last of Us 2 dopo aver ricevuto minacce di stupro da alcuni videogiocatori, evidentemente contrari alle tematiche del gioco.
In realtà le offese ricevute dalla Pearce sono state alquanto variegate e vanno da quelle personali alle minacce di morte. La donna, che non fa live stream di professione ma voleva solo mostrare The Last of Us 2 ai suoi seguaci, ha quindi deciso di lasciare perdere per non attizzare ancora di più gli animi.
C'è da dire che offese come "pretenziosa e stupida fregna stronza il gioco è merda e tu meriti di essere stuprata per aver difeso la merda dei SJW" oppure "meriti il trattamento della mazza da golf, troia irriverente" connotano più chi le ha scritte (come una pila di escrementi, ovviamente) che la Pearce, ma non deve essere bello riceverle, soprattutto quando si sta facendo qualcosa che si spera essere piacevole per chi la sta guardando.
Fortunatamente la Pearce ha trovato la solidarietà di personalità dell'industria come Tim Soret (attualmente al lavoro su The Last Night) e Cory Barlog, il director di God of War, che hanno stigmatizzato le offese.
Per il resto vi ricordiamo che The Last of Us 2 è disponibile da oggi, in esclusiva per PS4. Se volete più informazioni, leggete la nostra recensione di The Last of Us 2.