Ubisoft ha intenzione di fare sul serio contro gli hacker ritenuti responsabili dell'attacco DDoS che ha colpito i server di Rainbow Six Siege, portando avanti una causa legale contro il sito che sembra abbia fornito il "servizio" in questione.
Secondo quanto riferito, il sito web SNG.ONE è incentrato proprio sulla vendita di questi servizio di supporto per attacco hacker, di fatto effettuando gli attacchi dietro compenso, con prezzi che vanno da 150 a 500 euro pagabili in Bitcoin.
Il sito è pubblicizzato come specializzato nella ricerca sulla sicurezza, con servizi che servono per testare i firewall contro eventuali attacchi hacker, ma secondo l'accusa il gruppo si occupa anche di gestire r6s.support, che ha come obiettivo specificamente Rainbow Six Siege, oltre ad avere altri potenziali bersagli in Call of Duty: Modern Warfare, FIFA 20 e Fortnite.
In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, sembra comunque che Ubisoft abbia intenzione di adottare le maniere forti in questo caso con una causa legale di una certa rilevanza, sebbene ci sia da capire se gli accusati siano realmente i responsabili dell'attacco DDoS che ha colpito i server dello sparatutto tattico.