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Un ex-director di Call of Duty si dice preoccupato per il futuro della serie sotto Xbox

Secondo Glen Schofield non ci sono più stati dei Call of Duty belli dopo la sua uscita di scena da Sledgehammer, e si dice molto preoccupato per il futuro della serie con Xbox.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/10/2025
La copertina di Call of Duty: Black Ops 7
Call of Duty: Black Ops 7
Call of Duty: Black Ops 7
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Glen Schofield è stato director di Call of Duty nel periodo che ha passato presso Sledgehammer, e intervistato da VGC ha recentemente riferito di essere "immensamente preoccupato" per il futuro della serie sotto Xbox e Microsoft, per una serie di fattori.

Schofield, che di recente si è detto anche intenzionato a sviluppare Dead Space 4, nel caso in cui EA dovesse decidere di vendere la licenza, sembra continuare a guardare indietro nella propria carriera di questi tempi, riferendo peraltro che non ci sono più stati bei capitoli di Call of Duty da quando se n'è andato lui.

Lo sviluppatore in questione ha diretto in particolare l'originale Call of Duty: Modern Warfare 3 del 2011, Call of Duty: Advanced Warfare del 2014 e Call of Duty: WWII del 2017, lasciando poi Sledgehammer nel 2019 per andare a dirigere The Callisto Protocol con Striking Distance Studios.

Non ci sono più stati bei Call of Duty dopo la mia uscita di scena, dice Schofield

Nell'intervista, Schofield riferisce di essere molto preoccupato per il futuro di Call of Duty citando cos'è successo a Gears of War e Halo, due serie di Microsoft che di recente hanno subito un calo di popolarità, riferendo che quando si viene acquisiti da compagnie enormi succede che si perdano le giuste prospettive.

Glen Schofield
Glen Schofield

"Sfortunatamente, quando si viene assimilati da una di queste compagnie, penso che si subiscano delle trasformazioni, e la gestione inoltre cambia come probabilmente successo al sistema di bonus di Call of Duty".

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Il director cita anche EA come grossa compagnia che tende a complicare la gestione di certe serie, a farle sparire o cambiare. Il discorso risulta un po' bizzarro, considerando che Activision Blizzard non era proprio una piccola realtà di suo, ma tant'è.

A complicare la cosa, secondo l'ex-director, ci sarebbe l'uscita di scena avvenuta in precedenza di vari elementi chiave come Michael Condrey e David Vonderhaar.

Schofield riferisce poi che "da quando ho lasciato io Sledgehammer, nessuno di quei giochi è risultato molto valido", riferendo che non ci sono stati più Call of Duty all'altezza dalla sua uscita di scena, ribadendo che "non sono più così belli, non sono gli stessi", pur concedendo che Treyarch è ancora un team molto capace.

Curiosamente, Schofield giustifica il suo sentimento guardando soprattutto a Call of Duty: Modern Warfare 3 del 2023 sostenendo che ha ricevuto valutazioni piuttosto negative dalla critica, ma evidentemente senza considerare i buoni risultati del successivo Call of Duty: Black Ops 6.