Un'artista di Ghost of Yotei, Drew Harrison, è stata licenziata per via di una battuta su Charlie Kirk pubblicata sulla piattaforma social Bluesky: a quanto pare alcuni utenti hanno contattato i suoi datori di lavoro facendo pressione in tal senso.
"Spero che il nome di chi ha sparato sia Mario, così che Luigi sappia che suo fratello gli copre le spalle", ha scritto Harrison dopo la morte di Kirk, che come saprete è stato ucciso da un proiettile che lo ha colpito al collo durante un dibattito sulla violenza armata in un campus universitario.
Quanto accaduto ha dato vita alle inevitabili discussioni sulla necessità di una legge che limiti la possibilità di acquistare armi negli Stati Uniti; possibilità per cui Kirk in effetti si batteva, arrivando addirittura a dire che difendere il secondo emendamento valesse "qualche vittima".
La senior character artist non è stata assolutamente l'unica a fare ironia sul fatto che Charlie Kirk sia finito vittima delle stesse politiche che promuoveva con grande determinazione, ma nel suo caso, come detto, alcuni utenti hanno fatto parecchia pressione perché il suo gesto venisse in qualche modo punito.
Una reazione eccessiva?
A pochi giorni dall'uscita di Ghost of Yotei, è possibile che chi ha deciso di licenziare Drew Harrison abbia agito con il proposito di evitare che qualsivoglia polemica potesse in qualche modo danneggiare il lancio del gioco su PS5.
Dopo il suo post, l'artista ha spiegato che alcune persone hanno iniziato a scrivere e-mail al suo datore di lavoro, e degli utenti anonimi su Bluesky hanno confermato di aver contattato Sucker Punch riguardo la sua affermazione su Kirk, promettendo peraltro di continuare a farlo in futuro.
Il giorno dopo, Harrison ha dichiarato che quella battuta le è costata "il lavoro dei sogni", che ricopriva dal 2016, ma non si è pentita di averla pubblicata e anzi si è spinta a dire che lo rifarebbe.