Tutti concentratissimi a memare su Hollow Knight: Silksong, ridendo per un'attesa che è parsa semplicemente infinita, eppure Inazuma Eleven: Victory Road ha saputo fare ben di peggio. Annunciato nell'ormai lontanissimo 2016, quando ancora il suo sottotitolo era Ares, anno dopo anno ha subito una tragicomica sequela di rinvii, riprogettazioni e nuove presentazioni, assicurandosi, tra l'altro, una presenza fissa nelle conferenze, digitali e non, di Level-5.
Difficile identificare i motivi di un simile ritardo. Forse gli sviluppatori volevano puntare su qualcosa di maggiormente rivoluzionario, salvo poi accorgersi che un gameplay più tradizionale, per quanto non completamente identico a sé stesso come vedremo a breve, sarebbe stata una risposta più idonea al contesto. Sicuramente, la quantità esorbitante di modalità e contenuti che costituiscono la spina dorsale di Victory Road ha richiesto molto tempo per essere finalizzata, ma risulta comunque difficile pensare che ciò basti per giustificare nove anni, almeno, di intenso sviluppo.
Quale che sia il motivo che ha costretto la produzione Level-5 di gareggiare con Duke Nukem Forever per il primato dei giochi più rimandati di sempre, dopo aver rischiato realmente di incarnare il concetto di vaporware, Inazuma Eleven: Victory Road è finalmente tra noi e, senza mezzi termini, si tratta di uno dei capitoli più riusciti della saga, nonché un titolo che potrebbe intrigare non solo i fan della prima ora, ma anche chi cerca un action-RPG diverso dal solito.
Tanti modi di giocare a calcio
Per chi non lo sapesse, per chi si fosse affacciato solo di recente sul mondo dei videogiochi o non è mai entrato in contatto con questa saga, Inazuma Eleven traduce il calcio in una sorta di gioco di ruolo quasi, ma mai completamente, a turni. Una trama che abbonda di colpi di scena, lunghi dialoghi e innumerevoli protagonisti, si alterna a partite in cui l'azione in tempo reale è rallentata spesso e volentieri da duelli 1vs1, attivazioni di tecniche speciali, uso intensivo di bonus, potenziamenti e quant'altro. Inazuma Eleven: Victory Road, per sommi capi, non cambia di una virgola questa struttura globale, pur inspessendola ulteriormente e smussandola qui e lì per renderla più dinamica.
Già dal menù principale si percepisce chiaramente quanto questo capitolo voglia fare sul serio, soverchiando l'utente con un notevole quantitativo di voci differenti tra cui scegliere. La modalità Storia, segue da vicino la vicenda di Destin Billows, giovane atleta che, costretto a rinunciare allo sport per un problema cardiaco, cambiando scuola si imbatterà in nuovi amici che lo spingeranno a ritentare una carriera calcistica, fondando un club dedicato e cercando, ovviamente, di rinfoltirlo progressivamente con nuovi volti.
Il plot, pur seguendo binari arcinoti per chi conoscesse Inazuma Eleven e più in generale il genere manga degli spokon, si impreziosisce di un gran numero di splendide sequenze animate in stile anime realizzate dallo studio MAPPA, video che donano un certo brio ad una sceneggiatura ben scritta e non certo avara di momenti emozionanti, per quanto poco sorprendente. Il ritmo con cui si sviluppa, tra l'altro, va di pari passo con un gameplay a tratti fin troppo frammentato e sincopato. Tra un filmato e l'altro, tra una partita di calcio e l'altra, ci sono infatti sin troppi minigiochi fini a sé stessi, sequenze ripetitive, fasi esplorative di scenari di piccole e medie dimensioni che aggiungono davvero poco al succo.
Impossibile dire che ci si annoi, non fosse altro per l'elevato numero di sbloccabili e nuovi giocatori che otterrete strada facendo, ma preparatevi ad una modalità Storia a tratti inutilmente prolissa a cui una mezza dozzina di ore di longevità in meno avrebbero sicuramente giovato.
Inazuma Eleven: Victory Road, tuttavia, propone una seconda modalità storia, definita Chronicle. Giusto per non farsi mancare nulla, in questo scenario, in un futuro lontano, l'umanità è minacciata da una razza aliena. Quale modo migliore, per combatterla, se non riunendo la miglior squadra di calcio di sempre viaggiando a ritroso nel tempo?
Di sicuro non vi appassionerete all'epopea di Victorio Arno per la profondità della trama, ma la sua eroica impresa vi darà modo di rivivere, pur in maniera condensata, i principali avvenimenti dei passati capitoli di Inazuma Eleven, affrontando una lunga serie di partite che vi opporranno a squadre classiche, ampiamente note ai fan della prima ora. A ben vedere, il ripasso delle stagioni precedenti salta qualche snodo narrativo particolarmente importante, ma si tratta tuttavia di una discreta celebrazione del marchio di Inazuma Eleven. Tra l'altro, dovrete affrontare più e più volte la stessa partita con diverse squadre, tra le quali anche quella che costruirete, pezzo dopo pezzo, a partire dal giocatore che dovrete creare tramite un editor dalle discrete potenzialità.
Inazuma Eleven: Victory Road, difatti, propone una sovrastruttura che racchiude e ingloba ogni singola modalità. Tutto ciò che sbloccherete, buona parte dei nuovi atleti con cui entrerete in contatto, tutti i bonus che raccatterete in giro, saranno riutilizzabili indipendentemente dal tipo di partita che state giocando, donando un piacevole retrogusto alla progressione del titolo. Nulla è fine a sé stesso o inutile, dal momento che qualsiasi partita, qualsiasi avanzamento nella storia, si concretizza in una ricompensa che potrete sfruttare anche altrove.
Questo discorso, naturalmente, si applica anche alle altre modalità che compongono l'ossatura di Inazuma Eleven: Victory Road. Da una parte abbiamo l'inusuale Kizuna Station. Qui, a partire da una visuale a volo d'uccello, tramite un editor che ricorda per sommi capi quello di un city-builder, potrete costruire la vostra piccola cittadina dei sogni, scenario utile per rinforzare il rapporto tra i personaggi sbloccati e incontrarne di nuovi. Dall'altra, infine, ci sono un altro paio di modalità in cui, da una parte potrete battere le squadre più iconiche di Inazuma Eleven una dopo l'altra, dall'altra dove potrete lanciare il guanto della sfida ai giocatori di tutto il mondo in una modalità online caratterizzata da un matchmaking fulmineo e dal netcode che solo in pochissime occasioni si è rivelato instabile.
Sommando le modalità presenti nel menù principale, la quantità esorbitante di calciatori sbloccabili, tutte le ricompense e il multiplayer, ne viene fuori un titolo che potrebbe potenzialmente tenervi incollati allo schermo per non meno di una cinquantina di ore. Già solo le due modalità storia hanno una longevità di almeno una trentina di ore, valore che naturalmente può lievitare enormemente quanto più abbiate una personale inclinazione per il collezionismo.
Rigore è quando lo decidono le statistiche
Parlando invece delle partite vere e proprie, Inazuma Eleven: Victory Road può risultare disorientante per i neofiti. C'è naturalmente un tutorial che insegna le basi, ma buona parte di ciò che si può effettivamente fare sul campo di gioco bisogna o ricordarselo dai capitoli passati o bisogna impararlo facendo esperienza. Ci vuole un po', prima di comprendere tutti i meccanismi e come sfruttare al meglio i tanti bonus che otterrete già dopo la prima vittoria, ma è un percorso fattibile, alla portata di chiunque abbia sufficiente pazienza.
Anche perché, a ben vedere, la produzione Level-5 dona divertimento e gioia sin dal primo calcio al pallone, per merito di un gameplay estremamente profondo, ma facile da comprendere. Naturalmente, non ha alcun senso tracciare qualsiasi paragone con EA Sports FC. Il ritmo qui è compassato; i virtuosismi con il pallone sono il frutto di abilità ben specifiche, ognuna con il suo tempo di ricarica e condizioni per essere attivata; un tiro in porta può essere sempre parato purché l'estremo difensore abbia un numero sufficiente di punti. Si può ovviamente correre per il campo, scattare, tentare un intervento in scivolata, passare, crossare, ma la riuscita di un'azione è ovviamente determinata non solo dalla posizione dei compagni e avversari in campo, ma anche dal livello d'esperienza e conseguente forza di ciascun atleta. Insomma, pur essendo in tempo reale, Inazuma Eleven: Victory Road è totalmente vincolato alle statistiche, alle tecniche speciali, ai bonus attivabili tramite consumabili.
Rispetto al passato, i duelli 1vs1 sono stati enormemente snelliti. Ora l'azione è più leggibile, i passaggi ai compagni possibili in base alla posizione, l'attivazione delle tecniche è sempre visibile su schermo, anche i rapporti di forza tra i personaggi sono esplicitati in modo più chiaro. In difesa è stata aggiunta la possibilità di intercettare l'avversario che è entrato in modalità focus, cercando l'intervento tramite i difensori che potrete muovere come fossero unità di un RTS. Allo stesso modo, sfruttando la stessa meccanica, potrete cercare di deviare il tiro avversario, rendendolo eventualmente più facilmente parabile dal portiere.
Anche la scelta del modulo influenzerà come mai prima d'ora le partite. Il software che controlla il movimento senza palla dei compagni è coerente con la strategia scelta, consentendovi così di impostare l'azione offensiva sulle fasce, preferendo il fraseggio a metà campo, valorizzando le ripartenze e così via. Non si raggiunge la profondità di un EA Sports FC, in questo senso, ma con il giusto modulo indirizzerete a vostro favore l'esito della partita.
Sviluppando la sinergia tra i membri della squadra, tra l'altro, sbloccherete tecniche che coinvolgono due o più giocatori. Si tratta, come è facilmente ipotizzabile, di abilità difficili da attivare, ma estremamente efficaci, oltre che scenicamente d'impatto, dal momento che, come per tutte le altre abilità, attivano delle brevi sequenze d'intermezzo visivamente spettacolari.
Del resto, non bisogna dimenticarsi che ogni calciatore accumula esperienza partita dopo partita. Al di là dei bonus temporanei che potrete attivare utilizzando dei consumabili, progressivamente potrete ampliare le loro abilità, migliorarne le statistiche, aumentare il ventaglio di tecniche in loro possesso.
A questo proposito, per aiutarvi nell'inevitabile farming a cui andrete incontro se vorrete sviluppare nuovi giocatori, Inazuma Eleven: Victory Road ha introdotto in specifiche partite la Modalità Comandante, in cui lascerete al gioco il compito di controllare effettivamente i giocatori durante la partita, lasciando all'utente solo pochi ed eventuali compiti da svolgere. Purtroppo, la CPU non sembra all'altezza della situazione come sperato e, pur con una squadra nettamente migliore di quella avversaria in termini statistici, la vittoria non sarà quasi mai garantita.
In generale, Inazuma Eleven: Victory Road, tra centinaia di atleti che potete assoldare, alberi delle abilità personalizzati, una miriade di bonus di ogni tipo che potete ottenere, abilità varie ed eventuali, ogni partita si configura come un intricatissimo e profondissimo GdR fatto di numeri, strategie e tattiche. Se non si nutrono particolari ambizioni online, il gioco è comunque alla portata anche di chi gratterà solo la superficie delle meccaniche ludiche messe a disposizione da Level-5. La strada sarà più in salita in questo caso e sarà obbligatorio dedicarsi più intensivamente al farming, ma anche i meno interessati a passare decine di ore tra menù e didascalie potranno trarre una sufficiente dose di divertimento dal titolo. Gli amanti delle build, dei giocatori in grado di ricoprire più ruoli all'occorrenza, delle trappole in cui far cadere i propri avversari, avranno invece ampio pane per i loro denti, una profondità tale che potrebbe fare gola anche a chi, per quanto poco attratto dall'anima calcistica della produzione, è un appassionato di RPG di un certo spessore.
Conclusioni
Ne è valsa la pena attendere Inazuma Eleven: Victory Road per quasi dieci anni. Il titolo che ci ritroviamo tra le mani è, senza ombra di dubbio, uno dei capitoli migliori della saga di Level-5. Tantissime le modalità presenti che garantiscono una longevità estrema. Profondissimo il gameplay che, pur disorientando il neofita, è malleabile quanto basta per consentire anche a chi non vuole perdere troppo tempo tra statistiche e menù di divertirsi nelle modalità single player. Funzionale, come sempre, la traduzione ruolistica delle partite calcistiche, con un ritmo maggiore rispetto al passato, grazie allo snellimento di alcuni passaggi come il duello 1vs1. Graficamente, Inazuma Eleven: Victory Road vince più grazie al suo stile, le cinematiche sono a tratti strepitose, che per un comparto tecnico al passo con la concorrenza, ma non è certo nelle ambizioni della produzione primeggiare in termini estetici, sebbene ogni schermata denoti un'invidiabile pulizia. In definitiva, l'attesa è stata ampiamente ripagata. I fan non hanno un valido motivo al mondo per non prenderlo in considerazione. I neofiti, i curiosi, persino chi cerca semplicemente un buon action-RPG potrebbe dargli una chance. All'inizio potrete sentirvi soverchiati dalle tante meccaniche ludiche in gioco, ma basta un po' di pazienza ed esperienza per cominciare a vincere una partita dopo l'altra.
PRO
- Tantissime modalità
- Alcune meccaniche sono state snellite, senza perdere profondità
- Centinaia e centinaia di nuovi atleti
CONTRO
- La modalità storia è rallentata da troppi minigiochi
- Il tutorial non è sufficiente per comprendere le meccaniche di base