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Ratchet & Clank: Rift Apart, la recensione per PC della grande esclusiva PlayStation

La recensione di Ratchet & Clank: Rift Apart, la spettacolare avventura firmata Insomniac Games che debutta su PC con un conversione ottima, pur con qualche limite.

Ratchet & Clank: Rift Apart, la recensione per PC della grande esclusiva PlayStation
RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   30/07/2023

Ratchet & Clank: Rift Apart è arrivato su PC senza il clamore che sarebbe stato lecito attendersi per il debutto sulla piattaforma Windows di una delle esclusive PlayStation più importanti e, a suo modo, significative. Per qualche motivo, infatti, Sony non ha pubblicizzato più di tanto l'evento, come invece fatto in passato con prodotti quali God of War, Horizon Zero Dawn o Marvel's Spider-Man.

Questo tuttavia non toglie nulla alla straordinaria qualità del titolo targato Insomniac Games, anche stavolta protagonista di una conversione realizzata da Nixxes che si pone probabilmente come la più solida finora per il team olandese, ricca di regolazioni e caratterizzata da prestazioni convincenti, pur al netto di qualche problema che siamo sicuri verrà risolto già con i primi aggiornamenti.

Com'è stata dunque la nostra esperienza con il gioco? Vi raccontiamo tutto nella nostra recensione di Ratchet & Clank: Rift Apart per PC.

Cos'è Ratchet & Clank: Rift Apart

Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet e Ratchet
Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet e Ratchet

Se avete letto la recensione di Ratchet & Clank: Rift Apart per PS5 sapete già di cosa stiamo parlando: l'ultima avventura dei personaggi creati da Insomniac Games è un concentrato di emozioni e spettacolarità, un action che mette i combattimenti al primo posto e lo fa forte di un gameplay dannatamente solido, mettendoci a disposizione un'ampia gamma di armi differenti e spronandoci a provarle tutte grazie a una gestione accorta del munizionamento.

È vero: la meccanica dei portali era in concreto una mera dimostrazione delle capacità di streaming della console Sony, e in questo caso dei PC ugualmente equipaggiati con un SSD NVMe, ma al gioco non mancano comunque gli spunti, la personalità (tanta!), una scrittura accessibile eppure non banale, così come un gran numero di contenuti che gravitano attorno alla struttura principale, arricchendola e aumentandone la varietà.

Impegnati a fermare il malvagio Dottor Nefarious, che si è impossessato del Dimensionatore creato da Clank durante una cerimonia organizzata per celebrare le eroiche gesta del dinamico duo, finendo risucchiato insieme ai suoi nemici storici in una dimensione in cui è lui l'imperatore dell'universo, ci troveremo a esplorare diversi pianeti e a controllare personaggi inediti, fra cui la misteriosa Rivet, nel tentativo di rimettere le cose a posto.

Avremo modo di esplorare liberamente ogni scenario sulla base delle sue peculiarità, cimentandoci con sezioni platform, interruttori dimensionali o ricorrendo a strumenti (e creature) in grado di fornire la velocità necessaria a coprire lunghe distanze, per poi chiudere il cerchio all'interno di frenetici combattimenti in stile arena, con orde di nemici differenti da affrontare ed enormi boss che richiederanno tattiche precise.

Ratchet & Clank: Rift Apart, una sequenza di combattimento
Ratchet & Clank: Rift Apart, una sequenza di combattimento

Contemporaneamente ci verrà data la possibilità di raccogliere Bolt e Raritarium, tramite cui acquistare e potenziare il nostro arsenale secondo dinamiche interessanti e consolidate, che non a caso riprendono quanto visto nelle precedenti avventure di Ratchet & Clank, mettendoci stavolta a disposizione un mix di strumenti davvero sorprendente per efficacia e peculiarità.

Tutto questo nell'ambito di una campagna la cui durata si aggira intorno alle dodici ore laddove si proceda prestando attenzione unicamente alla trama principale, ma che può anche superare le venti ore se si decide di spremere a fondo l'esperienza e scoprire tutto ciò che ha da offrire fra missioni secondarie, segreti e collezionabili.

Realizzazione tecnica

Ratchet & Clank: Rift Apart, Ratchet e Phantom osservano Nefarious City
Ratchet & Clank: Rift Apart, Ratchet e Phantom osservano Nefarious City

Ratchet & Clank: Rift Apart si pone ancora oggi come uno dei titoli graficamente più impressionanti di PS5, ed è chiaro che su PC viene data al gioco la possibilità di enfatizzare ulteriormente il suo straordinario impatto visivo, da una parte grazie all'impiego di una risoluzione potenzialmente superiore a parità di frame rate, dall'altra grazie ad alcuni preset più spinti e a un supporto completo e non parziale del ray tracing.

Dalle geometrie alle animazioni, dall'effettistica al design dei personaggi e degli scenari, passando per una direzione artistica inappuntabile, quella che scorre davanti ai nostri occhi è un'avventura assolutamente spettacolare, capace di emozionare anche solo sulla base di ciò che mette in mostra, ribadendo il concetto che la grafica conta eccome in un videogioco.

La versione PC

Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet è F5 basita
Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet è F5 basita

Come anticipato in apertura, ci troviamo di fronte a una conversione ottima, sebbene le prime analisi pubblicate in rete abbiano sottolineato forse con troppa severità alcune delle inevitabili mancanze del lavoro di Nixxes, che ha diversi tratti in comune con i due Marvel's Spider-Man, ma decisamente non ha nulla a che spartire con quanto visto al lancio di The Last of Us Parte 1.

I criteri prestazionali vengono infatti rispettati e anzi superati: con una RTX 4070 è possibile far girare il gioco a 2160p reali, senza dunque tecnologie di upscaling, selezionando il preset Super, ma senza ray tracing per arrivare a sfiorare i 60 fps, mentre ricorrendo al DLSS impostato su Qualità si viaggia sugli 80 fps. Dopodiché esiste, come noto, la Frame Generation del DLSS 3 per chi vuole moltiplicare pani e pesci, facendo però attenzione al forte tearing che può innescarsi sugli schermi privi di sincronia hardware.

Ratchet & Clank: Rift Apart, la schermata delle regolazioni grafiche avanzate
Ratchet & Clank: Rift Apart, la schermata delle regolazioni grafiche avanzate

Chiaramente è il ray tracing a fare tutta la differenza del mondo, a maggior ragione visto che su PC questa tecnologia viene supportata non solo per i riflessi, come accadeva su PS5, ma anche per ombre e occlusione ambientale. Similmente a quanto accadeva prima dell'aggiornamento di lancio del già citato Marvel's Spider-Man, è possibile regolare la qualità dell'effetto su diversi livelli, ma sparando tutto al massimo bisogna scendere a 1440p e ricorrere al DLSS su Qualità per ottenere sessanta fotogrammi davvero inattaccabili.

Ecco, la consistenza delle performance è un tema importante e ricorrente quando si parla dell'edizione PC di Ratchet & Clank: Rift Apart, perché fra gli attuali limiti della conversione c'è senza dubbio la sua tendenza agli svarioni, con potenziali cali di frame rate davvero notevoli a seconda di ciò che accade sullo schermo. È per questo che bisogna puntare a un avanzo prestazionale sostanzioso, fino a 30-40 fps, così che attivando la sincronia verticale ci si possa cullare nella tranquillità dei 60 frame al secondo.

Ratchet & Clank: Rift Apart, il nostro benchmark
Ratchet & Clank: Rift Apart, il nostro benchmark

Vero è che le opzioni non mancano: oltre a risoluzione, sincronia verticale e NVIDIA Reflex, nel pannello principale è presente una sezione che consente di gestire le varie tipologie di upscaling e non c'è che l'imbarazzo della scelta fra DLSS, FSR, XeSS e IGTI, ognuna con i suoi preset qualitativi. Non manca neppure uno scaler dinamico (che tuttavia non fa miracoli, come al solito) e si può scegliere la tipologia di antialiasing, mentre non è presente uno scaler percentuale, ma si tratta del proverbiale pelo nell'uovo.

Passiamo quindi al secondo pannello, dove sono presenti le impostazioni avanzate: c'è un preset qualitativo generale che arriva fino a Super, ma anche stavolta sono state inspiegabilmente nascoste alcune opzioni Ultra che bisogna un po' andare a cercarsi, nella fattispecie qualità ombre e livello di dettaglio. Per il resto abbiamo qualità texture, filtraggio texture, screen space reflection, densità del traffico, qualità capelli, qualità particellari atmosferici e qualche altro effetto puramente estetico.

Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet e Clank
Ratchet & Clank: Rift Apart, Rivet e Clank

Certo, sperimentare con le regolazioni allo stato attuale non è semplicissimo, visto che fra i problemi del porting c'è un misterioso fenomeno di degrado delle prestazioni laddove appunto ci si metta a modificare le opzioni senza riavviare l'applicazione. Addirittura sembra sia presente un bug per cui abbassando la risoluzione per poi tornare a quella standard si ottiene un incremento sostanziale degli fps: speriamo che già con i primi aggiornamenti si riesca a sistemare questi difetti.

Dopodiché ci sono alcuni glitch relativi alla screen space reflection, che viene utilizzata dal gioco per gestire i riflessi sull'acqua in luogo del ray tracing ma funziona maluccio: durante le fasi esplorative su Sargasso capita spesso di imbattersi in pozzanghere che a seconda del movimento della visuale riflettono o meno l'ambiente circostante, e ovviamente non è un bel vedere. Si tratta di inezie, a meno che non possediate una GPU AMD: in quel caso il discorso purtroppo è ben diverso, visto che non è presente al lancio.

Ratchet & Clank: Rift Apart, Ratchet parla con Glitch
Ratchet & Clank: Rift Apart, Ratchet parla con Glitch

Veniamo quindi alla questione SSD. Come abbiamo potuto vedere, il titolo di Insomniac Games può teoricamente girare anche su di una configurazione equipaggiata con un disco meccanico, ma la qualità dell'esperienza ne risente parecchio. Con un SSD NVMe i tempi di caricamento sono molto vicini a quelli di PlayStation 5, ma noi abbiamo giocato utilizzando un SSD SATA 3 senza riscontrare problemi, forse giusto qualche istante extra nelle sequenze più frenetiche con i portali.

Infine, come per tutte le esclusive PlayStation portate su PC, anche Ratchet & Clank: Rift Apart supporta le funzionalità del controller DualSense, sebbene solo in modalità cablata. Potremo dunque percepire in maniera sorprendente ciò che accade sullo schermo grazie al feedback aptico e utilizzare la resistenza variabile dei grilletti in diverse situazioni, ad esempio per attivare le modalità di fuoco alternativo di determinate armi.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 13500
  • Scheda video: NVIDIA RTX 4070
  • Memoria: 32 GB di RAM
  • Storage: SSD SATA 3
  • Sistema operativo: Windows 11

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i3 8100, AMD Ryzen 3 3100
  • Scheda video: NVIDIA GTX 960, AMD RX 470
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Storage: 75 GB di spazio richiesto, SSD raccomandato
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 8400, AMD Ryzen 5 3600
  • Scheda video: NVIDIA RTX 2060, AMD RX 5700
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Storage: 75 GB di spazio richiesto, SSD raccomandato
  • Sistema operativo: Windows 10

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (34)
7.6
Il tuo voto

Ratchet & Clank: Rift Apart si conferma un'avventura spettacolare ed entusiasmante anche su PC, forte di una conversione magari non perfetta ma dannatamente solida, specie se consideriamo quanti day one problematici si sono visti quest'anno sulla piattaforma Windows. Le opzioni sono davvero tante, inclusa la Frame Generation per le schede che supportano il DLSS 3, e con un po' di pazienza è facile individuare già adesso un set di impostazioni che consentano di godere di questa splendida esperienza a risoluzioni adeguate, con tanto di ray tracing e prestazioni rocciose.

PRO

  • Un'avventura entusiasmante
  • Visivamente è davvero spettacolare
  • Ottima conversione

CONTRO

  • Qualche semplificazione sul piano del gameplay
  • Alcuni problemi tecnici da risolvere
  • Ray tracing non supportato sulle schede AMD