Quando SpongeBob dice "sarà il miglior giorno di sempre" sappiamo bene che possiamo aspettarci di tutto, ma in questo caso l'avventura si configura particolarmente epica. "Preparati ad avere paura", si legge nella descrizione ufficiale del gioco, e cercando (inutilmente) di non pensare a Richard Benson, ci tuffiamo con grande piacere in questa recensione di SpongeBob SquarePants: Titani della marea, con un certo senso di nostalgia. Non si tratta soltanto del piacere di tornare a Bikini Bottom, ma anche di ritrovarsi all'interno di una meccanica di gioco che è diventata in qualche modo desueta, nonostante un tempo fosse dominante.
Muoversi tra piattaforme e oggetti da scoprire in coloratissimi livelli è come rimettersi il pigiama di pile sformato per affrontare le nottate invernali, magari sul divano e con un controller in mano: il platform 3D è uno stato mentale a cui vorremmo tornare più spesso, e di questi tempi anche un semplice tie-in di SpongeBob può farci tornare a sorridere.
In questo senso, anche il suo essere formulaico risulta apprezzabile, incrementando l'effetto nostalgia: in effetti Titani della Marea non si discosta dal canone standard del genere, in particolare nell'accezione caratteristica dei giochi di Spongebob, ma anche per questo rappresenta un ritorno a qualcosa di classico che per molti può dare già una certa soddisfazione.
Una storia di pirati, fantasmi e Krabby Patty
Come si conviene alla tradizione, anche SpongeBob SquarePants: Titani della marea è un tie-in del film che arriverà a dicembre in USA e l'anno prossimo dalle nostre parti, ma le storie saranno differenti. La premessa è simile, coinvolgendo una lotta senza quartiere tra l'Olandese Volante e Re Nettuno, ma lo sviluppo della questione risulta diverso, qui ovviamente costruito per funzionare al meglio come base di un videogioco.
Tutto parte con un'incredibile mancanza di rispetto: nel giorno in cui il Krusty Krab lancia l'offerta con i Krabby Patty in sconto al 50%, al ristorante si presenta anche l'inquietante fantasma dell'Olandese Volante, il quale però non sembra essere temuto come vorrebbe. La tragedia si consuma quando alla porta del locale si presenta Re Nettuno in persona, che viene servito e riverito da Mr. Krabs e al quale viene fatta saltare la fila, passando davanti a un furibondo Olandese Volante.
Il gesto scatena allora un'incredibile guerra fra titani che porta allo sconvolgimento totale di Bikini Bottom, con tanto di trasformazione di parte della popolazione in fantasmi. Tra questi anche SpongeBob, che tuttavia scopre di poter "trasferire" la condizione da ectoplasma a Patrick e viceversa, grazie a una strana reazione dei loro anelli dell'amicizia.
In un modo o nell'altro, sta proprio alla strana coppia di personaggi salvare il mondo dal caos, viaggiando per varie isole e ambientazioni per risolvere i problemi causati dalla battaglia fra Nettuno e l'Olandese Volante. Inizia così un platform in 3D itinerante, per così dire, con i protagonisti che si ritrovano a viaggiare per i mari a bordo dell'AeroPatty per raggiungere varie mete tutte caratterizzate da ambientazioni differenti, garantendo in questo modo una notevole varietà di scenari e situazioni di gioco.
Due protagonisti insieme
Dopo il remake di Battle for Bikini Bottom e The Cosmic Shake, giunti al terzo gioco su SpongeBob gli sviluppatori di Purple Lamp dimostrano ormai una notevole dimestichezza nel maneggiare il soggetto e hanno costruito un titolo un po' più complesso e ambizioso, in questo caso.
L'azione caratterizzante di Titani della Marea è la possibilità di passare in ogni momento da SpongeBob a Patrick e viceversa, passando il corpo fisico da uno all'altro e, in questo modo, potendo sfruttare sempre le abilità di entrambi. In precedenza, l'alternanza tra i personaggi era imposta dal design dei livelli, con sequenze prestabilite dedicate a uno o all'altro, ma la possibilità di poter utilizzare chi vogliamo in qualsiasi momento cambia in maniera sostanziale il gameplay e soprattutto la costruzione dei livelli.
SpongeBob è in grado di interagire con alcuni punti specifici dello scenario con il suo calcio volante a distanza, mentre Patrick può immergersi e spostarsi nella sabbia o raccogliere e lanciare oggetti pesanti. Le ambientazioni sono disseminate di punti in cui utilizzare le abilità di uno o l'altro personaggio e in certi casi di usarle in maniera combinata, cosa che determina una progettazione dei livelli sicuramente più complessa e profonda rispetto a quanto visto in passato. Intendiamoci, non si tratta proprio della reinvenzione della ruota, ma per la serie è un notevole passo avanti e anche il fatto che Patrick non sia più visto come un semplice gregario, ma un vero e proprio protagonista alla pari con SpongeBob è una novità interessante.
Tra progressione classica e "collectathon"
Le ambientazioni si presentano piuttosto aperte, consentendo spesso di seguire diverse strade, sullo stile tipico dei moderni titoli di Mario, facendo le dovute proporzioni.
In generale, il design dei livelli segue due direttrici principali: da una parte il percorso che porta verso l'obiettivo principale, che può essere il nuovo punto di interesse da scoprire, un personaggio con cui interagire o comunque la conclusione standard della "quest" avviata, dall'altra la raccolta costante di oggetti, tra monete e altri elementi da scoprire, all'interno del classico "collectathon" che rappresenta sempre un elemento indispensabile in questo tipo di giochi.
È una trovata un po' trita per cercare di spingere all'esplorazione, ma la raccolta di monete trova ulteriore senso nel fatto di poterle investire per acquistare personalizzazioni varie per i protagonisti, come nuovi costumi ed elementi per arredare e modificare l'aspetto dell'AeroPatty che fa da base per i personaggi.
La costruzione dei livelli è un po' discontinua e alterna mondi interessanti e in grado di premiare l'esplorazione con spunti di gioco effettivamente interessanti ad altri decisamente più blandi, che fanno ben poco per spingerci a tornare a scoprirne ogni angolo. Il ritmo si mantiene comunque su buoni livelli grazie anche alla presenza di sezioni "multievento" come corse a tempo, "parkour" millimetrici e anche veri e propri scontri con boss, ma bisogna sempre tenere conto che ci troviamo di fronte a un gioco che deve rimanere accessibile a utenti anche molto giovani, per cui tende a non spingere molto sul livello di sfida.
Il magico mondo di SpongeBob
Gli sviluppatori hanno ormai una certa esperienza nell'ambito e lo dimostrano chiaramente in questo capitolo: il mondo di SpongeBob è ricreato in maniera notevole, mettendo in scena una versione videoludica convincente di ambientazioni e personaggi visti nella serie animata.
Da questo punto di vista, gioca a favore anche l'ottimo lavoro effettuato sulla scrittura dei dialoghi, che riprendono precisamente lo stile originale, e il doppiaggio in inglese affidato agli stessi attori. Sotto questo profilo, bisogna registrare purtroppo la mancanza del parlato in italiano, che avrebbe sicuramente donato qualcosa in più sul fronte del coinvolgimento, sempre pensando anche al fatto che si tratta di un prodotto che si rivolge anche ai bambini, i quali possono avere più difficoltà a seguire i sottotitoli in italiano.
Tecnicamente, SpongeBob SquarePants: Titani della marea è comunque un gioco notevolmente curato. Non è chiaramente una produzione tripla A di punta, ma la grafica pulita e la buona fluidità generale lo rendono un titolo ben fatto, peraltro arricchito da un'ottima risposta ai comandi. Su questo aspetto sembra che il team abbia lavorato in maniera particolare: il feeling con i controlli è davvero positivo, con i due protagonisti che rispondono in maniera reattiva e precisa agli input, cosa da non sottovalutare in un gioco incentrato sul saltare tra piattaforme con il giusto tempismo, e l'introduzione del surf come oggetto richiamabile all'occorrenza che dona ulteriore dinamismo all'esplorazione.
Conclusioni
Come aveva promesso, Purple Lamp ha effettivamente alzato l'asticella per questo suo terzo gioco basato sulla serie. SpongeBob SquarePants: Titani della marea richiama ancora i classici platform 3D di qualche lustro fa, e già questo rappresenta un elemento nostalgia che non guasta affatto, ma si presenta anche più ricco e strutturato rispetto ai precedenti. La presenza dei due protagonisti intercambiabili porta a un'azione più ritmata e una costruzione dei livelli maggiormente complessa, che consente approcci differenti a seconda delle situazioni e un minimo di puzzle disseminati in giro. Inoltre, la risposta ai comandi appare più precisa, rendendo piacevole l'esplorazione nello spazio 3D. Nonostante SpongeBob sia ormai un'icona universale, questo resta comunque un gioco indirizzato al pubblico giovane e la cosa emerge chiaramente nel livello di sfida tarato verso il basso e la costante raccolta di oggetti, ma i nostalgici del platform 3D si troveranno comunque a proprio agio.
PRO
- Divertente e variopinto come una puntata di SpongeBob
- L'alternanza continua dei protagonisti aggiunge ritmo e varietà all'azione
- Alcuni livelli sono veramente ben progettati
CONTRO
- Un po' discontinuo come level design
- La sfida è limitata per i giocatori esperti, essendo rivolto soprattutto ai più giovani
- Fin troppa insistenza sulla raccolta di oggetti