Probabilmente non c'è storia più appassionante di quella di Tetris, quantomeno nell'ambito dell'industria dei videogiochi. Dentro c'è davvero un po' di tutto, tra Guerra Fredda, spie, piccoli affaristi in cerca di fortuna, scontri tra multinazionali, fraintendimenti linguistici e un genio della matematica che realizza uno dei videogiochi più importanti di sempre quasi per caso, oltretutto senza alcuna prospettiva di guadagno, considerando come funzionava il diritto d'autore nell'Unione Sovietica della prima metà degli anni '80, diventando poi famoso in tutto il mondo.
Si chiamava, e si chiama ancora Alexey Pajitnov e sviluppò la prima versione di Tetris usando un computer preistorico, l'Ėlektronika-60, senza minimamente immaginare quali sarebbero stati gli effetti a lungo termine della sua opera. Sulla sua strada incontrò uno strano personaggio americano, Henk Rogers, che riuscì a superare la cortina di ferro per ottenere i diritti di Tetris, intuendone le potenzialità commerciali più di ogni altro. Rogers diventò amico e socio di Pajitnov, creando un sodalizio che dura ormai da 34 anni (sono i fondatori di The Tetris Company).
Non stupisce che l'intera vicenda abbia ispirato più di un libro, come ad esempio il consigliatissimo "The Tetris Effect: The Game that Hypnotized the World" di Dan Ackerman, nonché un film del 2023, chiamato semplicemente "Tetris". Non stupisce nemmeno che una software house come Digital Eclipse, specializzata in documentari interattivi, cui dobbiamo tra gli altri Atari 50: The Anniversary Celebration e Llamasoft: The Jeff Minter Story, abbia deciso di raccogliere la sfida e ricostruire l'appassionante vicenda, di cui vi abbiamo fornito solo qualche accenno, in Tetris Forever.
La sezione storica
Tetris Forever mostra la maturità raggiunta da Digital Eclipse con i suoi documentari, che offrono ormai una formula consolidata. È diviso in due sezioni: da una parte abbiamo quella storica, in cui possiamo percorrere delle linee temporali che ricostruiscono l'intera vicenda di Tetris attraverso testi, documenti d'epoca e recenti interviste con i protagonisti principali, inclusi Pajitnov e Rogers; dall'altra abbiamo una selezione di giochi che servono a illustrare in forma videoludica quanto raccontato, mostrando l'evoluzione di Tetris nel tempo, con i vari tentativi fatti per variarne la formula.
Come avvenuto con altri documentari di Digital Eclipse, anche qui le due sezioni vengono fatte comunicare costantemente, con i videogiochi che diventano quindi dei documenti veri e propri. Leggendo delle origini del gioco possiamo ad esempio accedere a una ricostruzione giocabile della primissima versione, in cui i pezzi non erano colorati perché, semplicemente, l'Ėlektronika-60 non aveva colori. C'è poi un'ampia sezione dedicata al fenomeno Tetris, letto attraverso i numerosi giochi che gli si sono ispirati, come Bombliss di Tsunekazu Ishihara, il futuro presidente di The Pokémon Company, e Akihiko Miura. Si trattava di una variante in cui si creavano combinazioni di bombe per far esplodere le righe. Naturalmente c'è spazio anche per la versione più celebre, quella Game Boy, purtroppo non presente in forma giocabile (ipotizziamo che Nintendo non l'abbia concessa), ma che è ampiamente documentata con immagini e filmati d'epoca.
Va detto che la storia di Tetris è abbastanza nota, considerando anche il gran numero di interventi fatti in merito da Pajitnov e Rogers nel corso degli anni, ma le nuove interviste e questo modo di raccontarla la rendono comunque coinvolgente, in virtù anche della ricchezza di documenti visivi presenti e dell'ampliamento del quadro che va a comprendere i molti fenomeni collegati, che si rivelano interessanti anche per chi conosce bene la materia trattata.
I giochi inclusi
Se la parte storica è come al solito curatissima, quella dei giochi ha purtroppo delle debolezze, in questo caso non certo per colpa di Digital Eclipse. Come detto, mancano alcune celebri versioni, come quella Game Boy, ma anche versioni particolari come quella per Commodore 64, che possiamo definire un Tetris a 8-bit con la colonna sonora scritta sotto acidi, manca il celebre coin op che ha contribuito non poco al successo di Tetris, manca Welltris, il seguito ufficiale di Tetris scritto da Pajitnov stesso e mancano alcune altre chicche che avrebbero sicuramente arricchito la raccolta.
Vero è che si tratta pur sempre di varianti o evoluzioni dello stesso gioco, ma l'idea è che sia stato possibile ottenere solo i titoli meno costosi a livello di licenza, come quelli di Spectrum Holobyte, con gli altri che sono rimasti in qualche modo appesi. Va detto che gli sviluppatori hanno fatto uno sforzo ulteriore realizzando Tetris Time Warp, una versione inedita del gioco che si propone come una specie di summa dello stesso, incorporando diversi stili visivi, compreso quello Game Boy, e alcune delle varianti più celebri nel gameplay, in modo da provare a colmare alcune lacune.
Detto questo, stiamo parlando del solito lavoro mastodontico di Digital Eclipse, che, come già detto in passato, sembra aver trovato la formula perfetta per valorizzare la storia dei videogiochi attraverso i videogiochi stessi, evitando qualsiasi pedanteria. Quindi, se vi interessa Tetris o se, più semplicemente, amate la storia dei videogiochi, Tetris Forever è sicuramente un'esperienza da fare, perché non potrà che arricchirvi.
Conclusioni
Tetris Forever è un ottimo modo per accedere all'appassionante vicenda di un capolavoro indiscusso, la cui importanza è centrale per l'intera storia dei videogiochi. La parte storica è come al solito molto ricca (Digital Eclipse non delude mai) mentre manca qualcosa nella componente ludica, con qualche altra versione che poteva essere inclusa per completezza. Detto questo, ci troviamo di fronte a un documentario prezioso, che rende giustizia al fenomeno Tetris e che dà accesso alla sua storia in modo leggero e completo. Consigliato senza riserve.
PRO
- Parte storica ben realizzata
- Molti documenti interessanti, comprese delle nuove interviste
- Una conferma della bontà della formula creata da Digital Eclipse
CONTRO
- Qualche lacuna nella selezione dei giochi