Siamo ben oltre un semplice giro di boa per quanto riguarda il mercato console. Dopo appena tre anni da lancio della "next-gen" (quattro per quanto riguarda Nintendo) ci troviamo per la prima volta alla soglia di una sorta di rilancio intra-generazionale che potrebbe aprire la porta a una vera e propria rivoluzione del panorama console per come l'abbiamo sempre conosciuto.
È normale che chi non segue assiduamente tutte le novità del mercato possa essere un po' disorientato dalla faccenda: Nintendo si trova a quattro mesi dal lancio di una console completamente nuova di cui non si sa assolutamente nulla, ma senza dare segni di cedimento per quanto riguarda la sua piattaforma "vecchia" venduta ancora al suo prezzo standard; Microsoft ha appena lanciato una revisione generale e migliorata di Xbox One ma si appresta ad un step evolutivo che sembra ben più di un semplice aggiornamento del prodotto attuale con Project Scorpio, in arrivo fra un anno, e infine Sony, in barba alla posizione di dominatrice assoluta del mercato, ha deciso di mischiare completamente le carte in tavola presentando una PlayStation 4 Pro che di fatto rappresenta anche questa una sorta di semi-passaggio generazionale verso nuovi orizzonti tecnologici. Per questi motivi, in un momento che nei normali cicli console dovrebbe semplicemente rappresentare un consolidamento dello status quo, ci troviamo invece di fronte a un possibile cambiamento profondo, e comunque una notevole variazione del panorama che potrebbe anche disorientare chi non segue il mondo dei videogiochi in maniera assidua. Visto anche l'avvicinarsi della stagione natalizia, facciamo dunque una sorta di panoramica aggiornata su tutta l'offerta attualmente in corso, cercando di far emergere le caratteristiche generali di ogni console e come queste possano associarsi ai vari gusti degli utenti.
Il Natale si avvicina e il panorama console pare un po' ingarbugliato: proviamo a fare una rassegna
La famiglia allargata PlayStation
Squadra che vince si cambia, sembra aver pensato Sony per la sua PlayStation 4: nonostante una posizione da incontrastata leader del mercato, raggiunta con velocità strabiliante grazie a vendite veramente d'altri tempi, il produttore nipponico ha deciso di dare uno scossone allo status quo proponendo di punto in bianco una nuova versione della sua console, caratterizzata da un hardware pesantemente rivisto e molto più avanzato rispetto alla versione standard.
L'obiettivo della mossa non è ben chiaro: forse preparare la strada a una maggiore diffusione di televisori 4K, consolidare il primato tecnologico della console in vista delle nuove mosse della concorrenza oppure fornire un supporto più adeguato all'utilizzo della dispendiosa tecnologia di PlayStation VR, fatto sta che ora nei negozi si trovano due diversi modelli di PlayStation 4, la Slim che è andata a coprire lo spazio della vecchia standard, e la Pro che si presenta come versione "high end", con un leggero overclock della CPU ma una GPU completamente nuova e nettamente più avanzata dell'originale. Non cambia però la posizione di PlayStation 4 nei confronti dell'utenza, presentandosi con un vantaggio tecnologico ora effettivamente netto sulle altre console e con gli stessi punti di forza e le stesse debolezze del modello standard. Rimane probabilmente la scelta più indicata per lo spettro più ampio di giocatori, semplicemente in virtù di un'offerta ludica maggiore in termini quantitativi e un'ampia varietà di generi, esperienze e soluzioni di gioco disponibili al suo interno. Esclusive già disponibili come Bloodborne, Uncharted 4, The Last of Us Remastered e Ratchet & Clank, la maggior parte delle quali ha già ottenuto il trattamento cosmetico per PlayStation 4 Pro, o in arrivo come The Last Guardian, Horizon: Zero Dawn, God of War e Gran Turismo Sport vanno a coprire un'ampia varietà di gusti, mentre il marketing aggressivo di Sony oltre ai titoli interni ha portato a un gran numero di accordi presi con i third party, assicurando a PlayStation 4 un notevole vantaggio in termini di esclusive. Sebbene quest'ultime siano per la maggior parte parziali o temporali, possono avere un peso notevole nella scelta tra le console da acquistare, anche perché il catalogo è davvero molto simile a quello di Xbox One, vista l'enorme quantità di giochi multi-piattaforma presenti sul mercato. L'uscita di PlayStation VR fornisce un'altra importante freccia all'arco di Sony, che si ritrova ad essere l'unica produttrice di console ad aver messo in campo un visore a realtà virtuale, per di più a un prezzo estremamente concorrenziale, quasi fuori mercato rispetto alle alternative su PC, un plus davvero notevole. L'esperienza virtuale si dimostra ancora piuttosto acerba, ma se c'è un dispositivo in grado di dare una spinta alla produzione di titoli questo è proprio il visore Sony, vista la potenziale penetrazione sul mercato e il forte supporto della compagnia nipponica al riguardo. Per quanto riguarda la scelta tra Slim e Pro, ci sono alcuni parametri da prendere in considerazione: nel caso in cui si possieda uno schermo 4K con supporto HDR la scelta è quasi obbligata su PlayStation 4 Pro, tanto da consigliarne l'acquisto anche a chi già possiede il modello standard perché l'evoluzione risulta evidente. Se ci si ritrova (come nella maggior parte dei casi) con TV a 1080p il passaggio diventa molto meno giustificabile e allora bisogna probabilmente distinguere tra le reali esigenze dell'utente, con il giocatore più appassionato che forse avrà modo di notare i miglioramenti apportati dal nuovo hardware anche alla medesima risoluzione grazie al downsampling, e quello meno esigente che può tranquillamente propendere per PlayStation 4 Slim (o rimanere tranquillamente con la propria versione standard) e risparmiare un po' di soldi.
La proposta di Microsoft
Xbox One ha già effettuato la sua mutazione in Xbox One S, che punta a soppiantare sostanzialmente la vecchia versione proponendosi come aggiornamento migliorativo ma senza rivoluzioni al suo interno. Il lavoro effettuato da Microsoft è stato veramente notevole, con un'ottimizzazione degli spazi che ha portato a un form factor molto più piccolo ed elegante rispetto alla console originale e all'introduzione di diverse caratteristiche di grande interesse come l'uscita video a 4K, il lettore Blu-ray Ultra HD che risulta dunque essere il più conveniente sulla piazza, il controller ulteriormente migliorato e un contenuto ma sensibile aumento di prestazioni dato da un leggero aumento di GPU e banda dati passante, in grado di ottimizzare meglio qualsiasi gioco dato in pasto alla console.
C'è meno confusione sul fronte Xbox One, essendo sostanzialmente un unico modello in due versioni, la più recente delle quali di fatto diventata il nuovo standard. Dalla sua, Xbox One può contare su esclusive solidissime come Forza Horizon 3, Forza Motorsport 6, Gears of War 4, Halo 5: Guardians, Killer Instinct, Quantum Break per citare alcuni di quelli arrivati di recente e i prossimi Dead Rising 4, Sea of Thieves, Halo Wars 2, Scalebound e Crackdown 3 tra quelli previsti nel 2017. Volendo semplificare al massimo, Xbox One può essere vista come una console più tendente all'action in diverse declinazioni, allo sparatutto e alla competizione online, elementi supportati peraltro dall'ottimo controller e dalla solidità e affidabilità della piattaforma online Xbox Live. Si tratta però anche di una macchina estremamente versatile, dotata di varie funzionalità multimediali integrate. L'offerta ludica di Xbox propone esclusive di altissimo profilo che non hanno nulla da invidiare alla concorrenza, ma c'è un dettaglio di importanza non secondaria da tenere in considerazione: il programma Play Anywhere intrapreso da Microsoft, se da una parte concede agli utenti l'indubbio vantaggio di poter giocare ai propri titoli sia su Xbox One che su PC, dall'altra tende ad azzerare la possibilità della console di avere delle esclusive assolute, giocabili solo su Xbox. La tanto attesa apertura al PC da parte di Microsoft, in sostanza, pur andando a tutto vantaggio dell'utenza, va a ledere il senso stesso dell'esistenza di Xbox One, al di là degli indubbi vantaggi e comodità che continua a comportare il gaming su console. Molti utenti più "tecnofili" potrebbero preferire a questo punto investire sui costosi hardware PC piuttosto che sull'acquisto di Xbox, considerando che gli stessi titoli dovrebbero essere disponibili comunque anche su Windows, sebbene l'assolutezza di questa soluzione sia ancora da chiarire da parte di Microsoft. Per quanto riguarda specificamente Xbox One, un altro elemento critico deriva dall'annunciato arrivo, probabilmente verso la fine del 2017, di Project Scorpio, la prossima e potentissima console di Microsoft che dovrebbe rappresentare un vero e proprio nuovo stadio evolutivo, una sorta di nuova generazione che punta al 4K "reale" ma che rimarrà tuttavia in continuità con questa, anche in termini di catalogo giochi e compatibilità. Proprio questa continuità generazionale garantirà ancora vari anni di vita e supporto assicurato per Xbox One, in ogni caso, e considerando che Scorpio è destinata ad essere un prodotto "Premium" anche il fattore prezzo continuerà probabilmente a essere determinante per l'importanza di Xbox One nel piano strategico della casa di Redmond.
Nintendo alla vigilia di Switch
Nintendo si trova in una situazione ancora più delicata, alla vigilia del lancio di una nuova console di cui si è scoperto qualcosa, finalmente, soltanto pochi giorni fa ma su cui restano ancora moltissimi misteri che cominceranno a essere risolti solo dal 13 gennaio, data per cui è fissata un'ulteriore presentazione esplicativa per Nintendo Switch dopo il primo trailer pubblicato di recente. Nel frattempo, Wii U resta sospesa in un limbo in attesa di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che sarà molto probabilmente uno dei titoli più importanti del 2017 se non il più rilevante ma che sarà anche titolo di lancio per Switch, mentre non si vedono altre produzioni di alto profilo in vista da qui all'inevitabile passaggio di testimone alla nuova console.
È probabile che la presentazione sia stata piazzata ai primi del 2017 anche per non danneggiare le vendite di Wii U nel periodo natalizio, anche se la situazione non sarà probabilmente più di tanto rosea. Di fatto, finché non si scioglie il nodo Switch è difficile anche capire quale possa essere il futuro di Wii U, visto che di grandi progetti in uscita non c'è al momento traccia, al di là di Zelda, e il sospetto è che tutto si sia ormai spostato sulla nuova console. In ogni caso, se anche questo fosse il canto del cigno di Wii U, la console si appoggia su un catalogo passato che la renderebbe comunque appetibile. C'è infatti una caratteristica delle console Nintendo che le rende assolutamente uniche e insostituibili: i giochi Nintendo. Al di là di gimmick eventuali e soluzioni di gioco uniche, il punto di forza di queste macchine saranno sempre i titoli interni, inimitabili e impossibili da trovare sulle altre console. Parlando di Wii U, le incertezze sul futuro sono compensate in buona parte dall'arrivo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma anche solo il recupero del catalogo passato propone delle perle di un'altra categoria rispetto a molte produzioni della concorrenza, come Super Mario 3D World, Bayonetta 2, Mario Kart 8, Super Smash Bros., Super Mario Maker e Splatoon, per citarne alcuni. È vero che il prezzo rimasto sostanzialmente invariato non rappresenta un grande incentivo alla scelta di una console che sembra avere ormai i mesi contati, ma una serie di titoli del genere varrebbe da sola l'acquisto. Le produzioni Nintendo sono di difficile classificazione giocando spesso in un campionato a parte, ma Wii U è certamente indicata a chi ama i platform, i giochi d'azione classici e in generale le esperienze di gioco diretto e senza fronzoli, dove il gameplay, a volte nudo e crudo, rappresenta l'unica cosa che conta.