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Assassin’s Creed Shadows: intervista a Jonathan Dumont, Creative Director del nuovo capitolo della saga

In occasione della nostra prova di Assassin's Creed Shadows, abbiamo avuto modo di fare una lunga chiacchierata in esclusiva con Jonathan Dumont, il Creative Director del videogioco.

INTERVISTA di Fabio Di Felice   —   24/01/2025
Naoe è la protagonista di Assassin's Creed Shadows, una shinobi che agisce nell'ombra
Assassin's Creed Shadows
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Assassin's Creed Shadows, il nuovo capitolo della saga degli assassini realizzata da Ubisoft, si è caricato sulle spalle di una serie di aspettative e responsabilità non da poco. Per esempio è l'episodio ambientato nel Giappone feudale, senza ombra di dubbio il contesto storico che i fan chiedono da più tempo. Arriva alla fine di un ciclo di racconti che ha definito l'origine dell'ordine degli assassini e deve fungere un po' come collante tra la vecchia tradizione degli Assassin's Creed e quella nuova. La sua uscita è anche l'occasione per lanciare l'Animus Hub, ovvero un nuovo portale che dovrebbe raccogliere buona parte della mitologia e dei capitoli della saga per farne un punto d'accesso ideale per i nuovi giocatori e per i fan della serie.

Inoltre, Assassin's Creed Shadows arriva in un periodo non così facile per Ubisoft, che ha da poco annunciato di essere entrata in un momento di grande trasformazione aziendale, e che alla luce di questo ha anche deciso di rinviare il videogioco di circa un mese, dopo che Shadows era già stato ritardato rispetto all'uscita originale, prevista per novembre 2024.

Assassin's Creed Shadows pone un certo accento nella ricostruzione degli eventi sociali del periodo Azuchi-Momoyama
Assassin's Creed Shadows pone un certo accento nella ricostruzione degli eventi sociali del periodo Azuchi-Momoyama

Appare evidente l'importanza assoluta che questo progetto ha tanto per Ubisoft, quanto per il franchise in generale. Non ci ha stupiti, quindi, apprendere dalle parole di Jonathan Dumont, Creative Director del videogioco, come Assassin's Creed Shadows rappresenti un punto d'arrivo e di ripartenza per la saga. In occasione della nostra prova di 4 ore di Assassin's Creed Shadows, abbiamo avuto la possibilità di parlare direttamente con lui a proposito di alcune delle scelte realizzative del videogioco e del futuro della serie.

Contesto storico e valore culturale di Assassin's Creed Shadows

Il Giappone feudale è da sempre una delle ambientazioni più richieste dai fan di Assassin's Creed e la nostra domanda è: perché adesso? Ci sono ragioni specifiche per cui il team ha ritenuto che fosse il momento giusto per esplorare quest'epoca storica?

Sì, penso che il Giappone feudale sia stata una delle ambientazioni più richieste, ma anche una delle ambientazioni che volevamo realizzare di più come team. Credo che abbia fatto la differenza anche il fatto di avere un team che volesse davvero realizzare un gioco ambientato in quest'epoca, che avesse l'intento di farlo seriamente, affrontando le sfide che ne derivano. Penso che anche dal punto di vista tecnologico sia un buon momento, perché il paesaggio del Giappone è molto ricco: ci sono montagne, alberi, foglie e tutto è in movimento visto che è molto legato alla natura, e avere le capacità per poter rappresentare quel mondo come un universo vibrante, vivo, è importante. Quindi le cose sono due: prima di tutto, come team, avevamo il desiderio impellente di realizzarlo e poi abbiamo finalmente la tecnologia per farlo come si deve.

Il gioco è ambientato durante la fine dell'era Sengoku ed è un grande momento di transizione per il Giappone. Ci sono eventi chiave del periodo Azuchi-Momoyama che i giocatori possono aspettarsi di incontrare o addirittura influenzare durante l'avventura?

Sì, come avete detto, siamo in un momento in cui il Giappone è in completa trasformazione, quindi una delle cose che volevamo mostrare era la transizione verso queste enormi città-castello che stava avvenendo alla fine del periodo Sengoku. I daimyo stanno ristrutturando le loro terre e costruendo queste grandi fortezze; i samurai si spostano dalla parte rurale, per poi addentrarsi in queste nuove zone. Volevamo assicurarci di catturare perfettamente questo fermento mentre costruivamo il videogioco.

In Assassin's Creed Shadows vivremo alcune delle battaglie più famose della fine dell'epoca Sengoku
In Assassin's Creed Shadows vivremo alcune delle battaglie più famose della fine dell'epoca Sengoku

In quel periodo ci sono anche molte fazioni che combattono il regime dei daimyo: contadini, religiosi... quindi ci siamo ispirati anche a questo, e ci sono eventi storici che vedrete nel gioco. Non sono sicuro di voler spoilerare nulla, ma ci sono un paio di battaglie che rappresentano eventi importanti e speciali riguardanti la vita di Oda Nobunaga che vivrete nel gioco mentre i nostri due personaggi interagiscono e influenzano quel mondo.

Una delle cose che abbiamo sempre amato di Assassin's Creed è la capacità di offrire un'esperienza di turismo virtuale, soprattutto attraverso funzionalità come il Discovery Tour. Shadows continuerà questa tradizione? Ci sono posti reali che possiamo visitare? Nella prova abbiamo visto il castello di Himeji, per esempio.

Sì, ci sono molti posti che Naoe e Yasuke visiteranno. Abbiamo dedicato molto tempo ad assicurarci che le aree fossero basate su documenti storici o almeno ispirate a essi, per renderle credibili, quindi potete aspettarvi molti posti. Uno di essi, chiaramente, è la città di Kyoto. Abbiamo anche il Castello di Osaka, il porto di Sakai, e poi tutte le regioni che abbiamo realizzato oltre a molti templi, santuari e città che sono praticamente basati su ciò che c'era in quel momento storico.

Le avventure di Naoe e Yasuke si intrecciano con la Storia e con personaggi come Oda Nobunaga
Le avventure di Naoe e Yasuke si intrecciano con la Storia e con personaggi come Oda Nobunaga

Inoltre, abbiamo un codex che spiega molti di questi luoghi, con centinaia di voci e aggiornamenti che continueranno ad arrivare anche dopo il lancio di Assassin's Creed Shadows. Quando nel videogioco visitiamo queste località c'è sicuramente l'aspetto del gameplay e del divertimento, ma anche la parte turistica e l'apprendimento dell'ambientazione. Penso sempre ad Assassin's Creed come a una buona via d'accesso all'apprendimento. Se qualcosa cattura il tuo interesse mentre visiti questo mondo virtuale, puoi portarti dietro questa rinnovata passione anche nel mondo reale e magari appassionarti a certi argomenti.

Bilanciare due protagonisti molto diversi

Abbiamo apprezzato molto l'attività secondaria in cui bisogna avvicinarsi agli animali selvatici per osservarli e poi disegnarli, ci è sembrata in sintonia con lo spirito contemplativo della cultura giapponese. Ci sono altre attività simili?

Sì, ce ne sono molte! Per esempio c'è il tiro con l'arco a cavallo, che era un'attività tipica dell'addestramento dei samurai e che è disponibile con Yasuke. C'è la meditazione Kuji Kiri per Naoe, che in qualche modo ci racconta anche il suo contesto e la sua cultura. E poi ci sono diversi personaggi storici che incontrerete e che vi aiuteranno a immergervi negli aspetti culturali di quell'epoca.

Una delle attività secondarie, prevede di poter osservare gli animali selvatici per poi disegnarli
Una delle attività secondarie, prevede di poter osservare gli animali selvatici per poi disegnarli

Assassin's Creed Shadows introduce due protagonisti molto diversi: Naoe con uno stile di gioco incentrato sulla furtività e Yasuke con un approccio più orientato al combattimento. In che modo il videogioco garantisce che le missioni siano ugualmente coinvolgenti e divertenti per entrambi gli stili?

Molto dipende da come decide di giocare il videogiocatore. Shadows è pensato per essere affrontato con entrambi i personaggi, quindi a volte può essere un po' più impegnativo per Naoe, a volte può essere un po' più impegnativo per Yasuke, ma in generale vogliamo che i giocatori si sentano liberi di cambiare tra i due personaggi, magari scegliendo quello che credono sia il migliore per quella missione, o semplicemente quello che vogliono giocare. Non vogliamo assolutamente indirizzare i giocatori verso l'uno o l'altro personaggio, e la maggior parte del gioco sarà divertente per entrambi. Che decidiate di giocare con Yasuke o con Naoe, troverete sfide diverse. Per esempio, in diversi momenti abbiamo questi enormi castelli dove ci si trova ad affrontare samurai specifici da prendere di mira. Con Naoe si può essere selettivi, intrufolarsi, isolarli, assassinarli o combatterli. Con Yasuke è più probabile che si sfondi la porta, si assalti il ​​castello e si combatta contro molte persone. C'è anche un vantaggio in questo approccio: si ottiene più bottino, più punti esperienza... quindi il tutto si bilancia da sé.

Yasuke è perfetto per un approccio fisico, può sbarazzarsi in fretta di quasi ogni nemico
Yasuke è perfetto per un approccio fisico, può sbarazzarsi in fretta di quasi ogni nemico

In titoli recenti come Origins, Odyssey e Valhalla, i segmenti della storia moderna ci sono sembrati più in secondo piano. Abbiamo letto che con Assassin's Creed Shadows volete riportarli sotto i riflettori. Puoi dirci di più a riguardo?

Sì, l'aspetto moderno in Assassin's Creed Shadows non è necessariamente sotto i riflettori, ma è più presente. Con Shadows, stiamo introducendo l'Animus Hub, che fungerà da ponte per raccontare storie attraverso Shadows e altri strumenti. Non è un reboot, ma piuttosto una ripartenza graduale che guarda all'Animus in un modo nuovo e racconta una storia diversa. Chi è fan da molto tempo avrà modo di accedere a diverse informazioni e sarà una buona aggiunta alla lore per loro, e poi le persone che sono nuove al franchise si sentiranno un po' più a loro agio ad iniziare con Assassin's Creed Shadows, perché non hanno bisogno di sapere tutto quello che si sono persi nei primi 15 anni di Assassin's Creed. Penso che sia un buon punto di partenza per molte persone e un buon modo grazie al quale riconquisteremo gran parte della tradizione che avevamo prima, ma è raccontata in un modo diverso, e non vedo l'ora che arrivi. Ne parleremo ancora avvicinandoci al lancio ufficiale.

Personaggi storici o immaginari

La presenza portoghese in Giappone durante il periodo Azuchi-Momoyama ebbe un impatto culturale significativo. Che ruolo avranno nella storia di Shadows, soprattutto in relazione a Yasuke e, presumibilmente, ai Templari?

Non voglio anticipare nulla ai nostri fan, ma quando guardiamo alla storia giapponese del periodo Sengoku, penso che ci fosse una certa pressione per unificare il paese. Per i giapponesi era anche un modo per proteggersi dall'essere colonizzati, o almeno per mostrare una certa unità come popolo.

Il momento storico che vivremo in Assassin's Creed Shadows è un frangente di grande apertura del Giappone al resto del mondo
Il momento storico che vivremo in Assassin's Creed Shadows è un frangente di grande apertura del Giappone al resto del mondo

Quindi è un momento storico molto interessante, e si stanno svolgendo anche molti scambi commerciali, quindi volevamo rappresentare la presenza portoghese proprio mentre il mondo esterno viene in contatto per la prima volta con il Giappone, e cosa comporta, nel bene e nel male, questo contatto. Penso, per esempio, che Yasuke sia piuttosto interessante come personaggio, perché è una specie di via di mezzo tra questi due mondi, e credo sia un punto di vista stimolante per celebrare il primo samurai straniero... per quanto riguarda i templari in Assassin's Creed Shadows, potete aspettarvi una presenza ma non vi dico da dove arriverà! *ride*

Mentre Yasuke è basato su una figura realmente esistita, Naoe sembra essere un personaggio completamente immaginario. Perché avete deciso di creare un personaggio ex novo invece di scegliere un'altra figura storica?

Sì, la caratteristica intrigante di Naoe è che viene da Iga, che è una provincia conosciuta come uno degli ipotetici luoghi di nascita dei ninja. Per esempio suo padre (Fujibayashi Nagato, ndr), lo shinobi che vediamo all'inizio del gioco, è un personaggio storico, o comunque è basato su un personaggio storico. Quel particolare shinobi aveva una figlia chiamata Naoe? Probabilmente no, ma volevamo guardare la leggenda di Iga, e quel personaggio in particolare, da un altro punto di vista.

Per Naoe si è deciso di puntare su un personaggio di fantasia, anche se molti degli elementi che la caratterizzano sono basati su fatti storici
Per Naoe si è deciso di puntare su un personaggio di fantasia, anche se molti degli elementi che la caratterizzano sono basati su fatti storici

Quindi Naoe è senz'altro un personaggio immaginario, ma arriva da un contesto vero. Non ci sono altri motivi. Assassin's Creed è un'opera di finzione in un ambiente storico, realizziamo personaggi basati su figure realmente esistite, come nel caso di Yusuke, ma anche per quanto riguarda lui, certi eventi storici vengono registrati, è vero, ma non sappiamo mai con precisione cosa gli sia successo dopo. Ed è a questo punto che la finzione entra in gioco.

Il ruolo del videogiocatore nel mondo di Assassin’s Creed Shadows

Abbiamo notato che Assassin's Creed Shadows incoraggia i giocatori a esplorare di più da soli invece di farsi guidare come in passato. Come avete pensato di bilanciare questa scelta così rivoluzionaria per la serie?

Abbiamo voluto rendere il viaggio più gratificante, quindi dare modo e spazio di trovare autonomamente luoghi interessanti, ma anche dare degli strumenti che possano aiutare il giocatore. Non vogliamo buttarlo praticamente nudo nel mondo di gioco, senza sapere dove andare, anche perché si tratta di un universo piuttosto denso, ma magari aggiungere alcuni indizi, spingerlo a fare deduzioni, oppure dargli la possibilità di utilizzare la rete di vedette per aiutarlo.

Il nuovo sistema di vedette permette di scegliere quanti aiuti ricevere dal gioco e quanto invece indagare per conto proprio
Il nuovo sistema di vedette permette di scegliere quanti aiuti ricevere dal gioco e quanto invece indagare per conto proprio

Questa è la direzione dove volevamo andare, perché spinge il giocatore a osservare di più il mondo. Volevamo provare a staccarci dall'avere il segnalino che ti indica semplicemente dove andare e poi spingere il giocatore ad andare in quel posto, senza guardare nient'altro. Allo stesso tempo, come videogiocatore hai la possibilità di tornare a quel sistema, se è così che ti piacciono le cose, ma noi vogliamo incoraggiarti fortemente a osservare il mondo utilizzando la meccanica di osservazione, o magari quella delle vedette, così da farti avere la sensazione di star dando la caccia veramente a qualcuno, e farti considerare la ricerca come un'avventura. Se noi ti dicessimo dove andare, perderesti una parte importante di questo processo, ovvero il viaggio. Abbiamo voluto mettere il viaggio più in primo piano.

Quando pensate a un videogioco come Assassin's Creed Shadows, come fate ad assicurarvi che le azioni del giocatore abbiano un impatto senza allontanarsi troppo dal canone? Cioè, è più importante che i giocatori si sentano parte della storia o che abbiano la libertà di intervenire e cambiarla?

Beh, è una strada difficile da percorrere, specialmente quando realizzi un gioco di ruolo che ha in effetti una storia canonica. Per quanto riguarda gli eventi della trama principale, ci sono delle scelte, ci sono degli impatti su alcune delle missioni della trama principale, ma tutto si svolge in un modo abbastanza predeterminato. Ma al di fuori della storia principale? Ci sono gli alleati, le scelte romantiche, e poi alcune missioni che scegli di fare, il tuo nascondiglio... queste sono tutte le cose che decidi da solo, ed è qui che l'autonomia del giocatore e le sue decisioni vengono fuori.

Alcune delle scelte che è possibile intraprendere durante l'avventura, direzioneranno i rapporti tra i personaggi
Alcune delle scelte che è possibile intraprendere durante l'avventura, direzioneranno i rapporti tra i personaggi

Il segreto è pensare a una storia epica da vivere, ma poi metterci dentro anche un'avventura personale. Penso che con Shadows siamo riusciti a trovare un buon equilibrio. Penso anche che i giocatori che vogliono davvero seguire il canone hanno l'opzione che possono attivare, in modo da rimuovere tutte quelle scelte che noi abbiamo fatto per loro. Sappiamo che la nostra fanbase è cresciuta nel corso degli anni e che a molti giocatori piacciono le caratteristiche dei primi Assassin's Creed, e abbiamo molti giocatori a cui piacciono le cose dei nuovi Assassin's Creed, da Origins in poi, e penso che Shadows sia il punto di incontro ideale, nel quale abbiamo provato a fondere entrambi questi approcci.