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Digimon Story: Time Stranger, abbiamo provato il gioco più ambizioso della serie

Dopo otto anni di sviluppo, il nuovo JRPG di Media.Vision promette di essere il più grande Digimon mai realizzato. Eppure la demo mostra che c'è ancora del lavoro da fare.

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   18/06/2025
I protagonisti di Digimon Story: Time Stranger
Digimon Story: Time Stranger
Digimon Story: Time Stranger
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Otto anni. Tanto è durato lo sviluppo di Digimon Story: Time Stranger, un lasso di tempo che ha trasformato quello che doveva essere un seguito più vicino ai due Cyber Sleuth per PlayStation Vita in qualcosa di molto diverso. Annunciato nel 2017 e rinviato più volte, il progetto ha saltato un'intera generazione di console e approderà finalmente il 3 ottobre 2025 su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC. Un'odissea creativa che, secondo il producer Ryosuke Hara, ha permesso di realizzare "il gioco di Digimon più grande e ambizioso di sempre", con contenuti e valori produttivi che dovrebbero essere una spanna sopra i capitoli precedenti.

Non che l'asticella fosse particolarmente alta, va detto. In quasi trent'anni di storia, l'IP di Digimon non ha mai prodotto un videogioco davvero eccellente, nonostante titoli rispettabili come Digimon Survive e Cyber Sleuth abbiano dimostrato che il potenziale c'è. Ed è proprio con queste aspettative che abbiamo affrontato la demo di Time Stranger alla Summer Game Fest, cercando di capire se finalmente i mostri digitali di Bandai Namco siano pronti a fare quel salto di qualità che molti fan vorrebbero vedere da tempo.

Una storia completamente nuova

Nonostante faccia sempre parte della serie Digimon Story, la trama di Time Stranger è completamente slegata da quella dei due Cyber Sleuth e adesso Bandai Namco e Media.Vision vogliono che il gioco sia accessibile tanto ai fan di vecchia data quanto a chi è completamente a digiuno di Digimon. La protagonista è un'agente incaricata di indagare su anomalie misteriose che hanno colpito Tokyo, scoprendo nel processo l'esistenza dei Digimon e incontrando Inori Misono, una studentessa con una connessione speciale verso queste creature.

All'inizio di Digimon Story: Time Stranger si potrà scegliere se impersonare la protagonista femminile (nell'immagine, a sinistra) o suo fratello gemello
All'inizio di Digimon Story: Time Stranger si potrà scegliere se impersonare la protagonista femminile (nell'immagine, a sinistra) o suo fratello gemello

"Il tema centrale di tutti i Digimon è il legame tra mostri digitali e umani", spiega Hara. "Per questo titolo abbiamo implementato molti elementi diversi per amplificare questo concetto fondamentale, dedicando molto tempo alla costruzione della storia". Ed effettivamente, già dai primi minuti della demo si percepisce come il team abbia voluto puntare tutto sulla componente narrativa, con un'enfasi particolare sui rapporti interpersonali tra i protagonisti.

Garurumon è solo uno dei Digimon che sarà possibile cavalcare in Time Stranger
Garurumon è solo uno dei Digimon che sarà possibile cavalcare in Time Stranger

La demo cominciava dopo un'oretta dall'inizio dell'avventura, con la protagonista che, assieme a Inori e al suo partner Aegiomon lasciano Shinjuku e arrivano per la prima volta a Iliad, un mondo digitale dove forse il telefono non prende, ma in compenso ci sono tantissimi Digimon che vivono per i fatti loro. Il mondo di Iliad è però molto diverso da quello visto in Cyber Sleuth, abbandonando l'estetica cyberpunk in favore di un'ambientazione più vibrante, rigogliosa e fantasy. Non sarà comunque l'unico scenario esplorabile, visto che nel corso dell'avventura il gruppo dovrà fare avanti e indietro tra il mondo digitale e la Tokyo reale.

Un nuovo mondo digitale

La prima parte della demo ci ha portati a esplorare un piccolo villaggio abitato da Digimon impegnati nelle attività più disparate: c'è chi fa il fabbro brandendo martelli di fulmine, chi gestisce negozi di accessori, chi semplicemente socializza nella piazza centrale o nella locanda del villaggio. È insomma un hub piuttosto classico, dove acquistare oggetti e accettare missioni secondarie, denso di creature ma allo stesso tempo molto statico. I Digimon che popolano l'area sembrano congelati al loro posto in attesa di scambiare qualche battuta spesso irrilevante con il giocatore.

Durante l'esplorazione è possibile scansionare e reclutare nuovi mostri, oltre a gestire le digi-evoluzioni del proprio team in base a specifici requisiti da soddisfare. Per poter attraversare rapidamente il villaggio si può anche salire in sella ad alcuni Digimon più grandi: nella demo si poteva montare su Garurumon, ma gli sviluppatori assicurano che ce ne saranno anche tanti altri. L'enfasi è sul "tanti", perché se all'inizio si potrà scegliere tra solo tre Digimon (Gomanon, Patamon e DemiDevimon), nel corso dell'avventura si potranno ottenere oltre 450 creature diverse da collezionare e usare in battaglia, un record per la sotto-serie Digimon Story. A tal proposito gli sviluppatori ci hanno fatto presente come la propria collezione possa contenerne fino a 999.

Uno dei tanti negozi di Iliad, in cui comprare accessori, cibo e potenziamenti
Uno dei tanti negozi di Iliad, in cui comprare accessori, cibo e potenziamenti

Peccato che la presentazione tecnica tradisca le origini del progetto: nonostante anni di sviluppo aggiuntivo, Time Stranger sembra ancora un gioco pensato per la scorsa generazione di hardware, con un framerate bloccato a 30fps su console che stride con la semplicità grafica mostrata tanto negli ambienti quanti nei modelli dei personaggi e negli effetti a schermo.

Combattimenti familiari, forse troppo

Il cuore della demo - e presumibilmente dell'intero gioco - sono tuttavia le battaglie a turni, che abbiamo potuto testare sia contro Digimon più deboli sia contro un boss più impegnativo. Il sistema riprende il classico triangolo "sasso-carta-forbice" basato sui tipi: Digimon di tipo Vaccino come Angemon e Greymon sono più potenti rispetto a quelli di tipo Virus, che a loro volta sono più efficaci su Digimon di tipo Dati, come Patamon e Pumpkinmon. A questi si aggiungono elementi come ghiaccio e metallo per dare un filo di varietà in più.

Aegiomon è simpatico e allegro, ma in combattimento sa picchiare come un fabbro
Aegiomon è simpatico e allegro, ma in combattimento sa picchiare come un fabbro

Ciascun mostro può imparare attacchi di diverso tipo, quindi la strategia suggerita dagli sviluppatori è anche quella più semplice: ogni volta che si combatte con un nuovo Digimon, quello che bisogna fare è sperimentare un po' tutte le tecniche nel proprio arsenale per vedere qual è efficace e quale no, scambiando i Digimon in battaglia con quelli in panchina nel caso in cui dovessero essere in svantaggio.

La data di uscita di Digimon Story: Time Stranger è stata annunciata con un trailer La data di uscita di Digimon Story: Time Stranger è stata annunciata con un trailer

Purtroppo non sembra un sistema particolarmente profondo o tattico e la dimostrazione l'abbiamo avuta nella battaglia contro Parrotmon: visto che questo boss è di tipo Vaccino, l'unica accortezza strategica era quella di sostituire ExVeemon (di tipo Virus) con Tankmon (Dati); per il resto si trattava di testare tutte le abilità per capire quali fossero le più potenti e di continuare a usarle a ripetizione, ancora e ancora, fino alla sconfitta del nemico.

Parrotmon è un boss molto resistente, ma abbastanza facile da affrontare
Parrotmon è un boss molto resistente, ma abbastanza facile da affrontare

Ogni tanto abbiamo usato qualche cura e qualche buff per i compagni di squadra, ma in generale è stato un combattimento facile, allungato solo dall'esagerata quantità di punti salute avversari. Per ora non è chiaro se più avanti ci saranno nemici e boss più elaborati, con debolezze meno ovvie o che richiedono approcci diversi.

Dopo la breve presentazione alla Summer Game Fest, sembra chiaro che Digimon Story: Time Stranger punterà tutto sulla componente narrativa e sulla capacità di conquistare i vecchi fan di Digimon attraverso i suoi personaggi e la sua selezione sconfinata di mostri - tra cui molti provenienti dalle primissime stagioni. Il sistema di combattimento sembra semplice e senza troppe pretese, mentre la componente esplorativa potrebbe essere l'elemento un po' più debole del pacchetto, nonostante i viaggi tra il mondo digitale e quello reale dovrebbero quantomeno aggiungere un po' di varietà all'ambientazione. La nuova avventura sviluppata da Media.Vision potrebbe tranquillamente rivelarsi il miglior videogioco di Digimon, ma per essere anche un'eccellente gioco di ruolo tout court ha bisogno di una digi-evoluzione ben più potente di così.

CERTEZZE

  • Potrebbe essere il miglior gioco di Digimon finora
  • Un'enorme quantità di mostri
  • Tanta attenzione per la storia e il mondo digitale

DUBBI

  • Combattimenti a turni molto semplici
  • L'esplorazione del mondo sembra un po' povera