Dragon Ball Z: Kakarot - DAIMA: Avventura nel Regno Demoniaco porta l'ultima, spettacolare serie animata basata sull'opera di Akira Toriyama all'interno dell'action RPG di CyberConnect2, e lo fa con un'espansione divisa in due parti: la prima, che abbiamo avuto modo di provare, sarà disponibile a partire dal 17 luglio, mentre la seconda arriverà all'inizio del 2026.
Per Bandai Namco si tratta di una grande occasione per monetizzare ulteriormente il successo di Dragon Ball DAIMA, ma è chiaro che i possessori di Dragon Ball Z: Kakarot saranno i primi a entusiasmarsi per questo ennesimo DLC, che aggiorna i contenuti del gioco fino ad abbracciare appunto gli eventi narrati nell'ultima produzione che porta la firma del compianto autore giapponese.
Trama e struttura: il Regno Demoniaco
L'incipit di Dragon Ball DAIMA vede Goku e i suoi amici ritrovarsi trasformati in bambini (o in neonati, nel caso dei loro figli) quando il malvagio Gomah, nuovo Re del Mondo Demoniaco, decide di raggiungere la Terra insieme al suo assistente Degesu e all'anziano namecciano Neva per impossessarsi delle Sfere del Drago ed esprimere appunto questo desiderio.
L'obiettivo dei tre invasori è quello di ridurre in maniera significativa la forza dei Guerrieri Z, ritenuti una seria minaccia dopo la vittoria ottenuta ai danni di Majin Bu. Tuttavia dal loro stesso regno un giovane guerriero, Glorio, viene mandato a reclutare proprio Goku e Kaiohshin, nella speranza che il Saiyan possa sconfiggere Gomah e riportare le cose alla normalità.
È esattamente qui che comincia la storia di DAIMA: Avventura nel Regno Demoniaco, con una squadra composta da Goku, Kaiohshin e Glorio a cui però si aggiunge ben presto un quarto componente, la principessa ribelle Panzy. Il gruppo si rivela da subito ben assortito e propenso ad affrontare a viso aperto le ingiustizie perpetrate dalle truppe reali ai danni degli abitanti del Regno Demoniaco.
Il racconto portato avanti dall'espansione presuppone però che gli utenti conoscano già la trama della serie animata, quantomeno a grandi linee, descrivendo in maniera un po' vaga il viaggio dei protagonisti e l'obiettivo che si sono prefissi, ovverosia recuperare le Sfere del Drago che appartengono a questo specifico mondo, custodite dai potentissimi guardiani meccanici Tamagami.
La prima parte dell'avventura ci conduce fino al confronto con uno di questi straordinari guerrieri, cercando di riprodurre in maniera fedele uno scenario che tuttavia è essenzialmente un deserto e per sua stessa natura appare vuoto e desolato, un po' come quello di cui vi abbiamo parlato nella recensione di Sand Land ma con un pizzico di personalità in meno.
Al comando del piccolo Goku, ci troveremo dunque a correre per la mappa, raccogliere sfere utili per i potenziamenti, oggetti e risorse di varia natura, affrontando eventualmente i soldati di re Gomah in piccole pattuglie o nell'ambito di impegnative Battaglie Orda, in cui dovremo vedercela con centinaia di avversari contemporaneamente.
L'ambientazione purtroppo non ha molto di interessante da offrire, sebbene in termini di puri e semplici numeri il pacchetto punti a intrattenere per qualche ora grazie alla presenza di missioni secondarie, attività collaterali (vedi la pesca) e piccoli segreti da scoprire, fra una sosta e una sessione di allenamento utile a sbloccare nuove mosse per il nostro repertorio.
Le novità del gameplay e del comparto tecnico
In maniera coerente rispetto a ciò che viene raccontato nella serie animata, in DAIMA: Avventura nel Regno Demoniaco dovremo spostarci a piedi anziché volando, capacità che Goku per il momento ha perso per via dell'incantesimo che lo ha trasformato nuovamente in un bambino. Il Saiyan ha tuttavia recuperato il suo iconico bastone e può utilizzarlo durante gli scontri, allungandolo all'occorrenza per infliggere danni ai propri avversari.
Il fatto di restare con i piedi ben piantati a terra finisce per aggiungere spessore al sistema di combattimento di Dragon Ball: Kakarot, che qui si focalizza non solo sullo scatto e lo scarto, ma anche sulla parata come valida tecnica difensiva, cosa che durante le battaglie con i boss (piuttosto impegnative, specie se non avete a disposizione oggetti curativi) si traduce in approcci più tecnici del solito, in cui si memorizzano i pattern per aprirsi un varco.
In tal senso la presenza di Glorio e Kaiohshin come unità di supporto consente di attingere a una certa varietà di meccaniche, miscelando i diversi attacchi (incluso quello corale, molto spettacolare e risolutivo) e cercando di tenere l'aura sempre ben carica per non restare "bloccati" mentre magari le unità ostili continuano a bersagliarci da ogni angolazione.
L'impianto non diventa ovviamente solidissimo tutto d'un tratto, le magagne continuano a saltare all'occhio in determinati momenti e le Battaglie Orda da questo punto di vista ne sono un ottimo esempio, ma il grado di sfida e le tante sfaccettature del gameplay ci hanno intrattenuti piacevolmente durante la nostra prova, e tanto basta.
Per quanto riguarda la realizzazione tecnica, l'impiego del cel shading non raggiunge le vette del già citato Sand Land ma svolge molto bene il proprio dovere, sebbene fosse lecito attendersi una resa migliore per quanto riguarda il modello di Goku bambino. Il problema sono forse le linee troppo sottili dello stile utilizzato da CyberConnect2?
Difficile dirlo, ma nelle veloci sequenze di intermezzo che compaiono durante i combattimenti lo stacco fra la serie animata e il gioco appare molto evidente. A proposito di filmati, il team di sviluppo in alcuni casi è riuscito a dare spettacolo, mentre lato sonoro ciò che ci viene fatto ascoltare è un alternarsi di buone soluzioni e clamorose ingenuità.
La prima parte di DAIMA: Avventura nel Regno Demoniaco introduce lo scenario di partenza dell'espansione e un paio di avversari di una certa rilevanza, lasciando però al secondo pacchetto il compito di portare sullo schermo le cose più interessanti che si sono viste nella serie animata. Lato gameplay le limitazioni del Goku bambino alla fine aggiungono un pizzico di concretezza alle meccaniche, specie durante i combattimenti, ma l'ambientazione desertica è quello che è e la resa visiva del protagonista durante le sequenze in-game poteva essere più fedele all'anime. Ad ogni modo, i presupposti per un buon DLC ci sono tutti.
CERTEZZE
- Alcune sequenze alla CyberConnect2, finalmente
- Combattimenti impegnativi e con tante variabili
- La mappa cerca di offrire delle cose da fare
DUBBI
- Il tutto è ambientato un desolato deserto
- In alcuni frangenti il gameplay diventa molto caotico
- Qualche dubbio sulla durata effettiva