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E3, GamesCom e TGS: un anno senza fiere videoludiche

La pandemia ha stravolto anche il mondo dei videogame, decretando la scomparsa degli eventi in presenza: facciamo il punto su di un anno senza fiere.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   23/12/2020

E3, Gamescom, Tokyo Game Show, EA Play ma anche Paris e Milan Games Week, PlayStation Experience, BlizzCon, GDC, CES e PAX: il 2020 è stato un anno senza fiere a causa della pandemia ancora in atto, che ha determinato l'inevitabile cancellazione di tutti gli eventi in presenza.

Alcune manifestazioni hanno avuto il tempo di riorganizzarsi per offrire un'esperienza esclusivamente online ma altre si sono ritrovate nell'occhio del ciclone all'improvviso, quando lo scenario mondiale e i vari lockdown non erano ancora stati definiti, e non hanno potuto far altro che desistere nella speranza di poter tornare l'anno prossimo.

PS5 e Xbox Series X|S

Ps5 Playstation 5 Nuove Foto 15

Neanche a farlo apposta, la crisi delle fiere si è verificata proprio nell'anno del debutto di PS5 e Xbox Series X|S, nel mezzo dunque di un cambio generazionale. Le nuove console di Sony e Microsoft pagano ancora in questi giorni le conseguenze del lockdown che ha bloccato per diverse settimane la produzione dei componenti hardware per le due piattaforme, viste le scorte limitatissime a disposizione.

La scomparsa degli eventi tradizionali ha determinato anche un inevitabile contraccolpo sul piano mediatico, con la necessità di riorganizzare interamente la strategia marketing. Immaginiamo che la casa di Redmond avrebbe approfittato volentieri del palcoscenico dell'E3 2020 per presentare le nuove Xbox e mostrarle al pubblico, mentre Sony stava probabilmente pensando di lanciare un proprio showcase per fare altrettanto.

Xbox Series S X

Se i due produttori hanno certamente avuto delle difficoltà per via dell'annullamento di tutte le fiere e di un passaggio al digitale che ne ha depotenziato notevolmente la portata, sono riusciti nonostante tutto a far vedere al pubblico le loro console grazie a un mix di risorse e comunicazione. La situazione per i publisher, tuttavia, è stata per forza di cose più complicata.

Non era infatti mai successo che prezzo e data di uscita delle piattaforme next-gen venissero comunicati così a ridosso dell'effettivo lancio: le informazioni ufficiali relative a PS5, Xbox Series X e Xbox Series S sono arrivate a settembre, due mesi prima del debutto, ed è stato solo allora che diversi sviluppatori hanno potuto parlare liberamente di caratteristiche e upgrade next-gen per i loro giochi.

Nintendo

Nintendo Switch Lite Recensione X3 Epwfakl

Sebbene inevitabilmente toccata dagli eventi sul piano produttivo, Nintendo non ha avuto difficoltà comunicative durante il 2020, essendo passata ormai da diversi anni a una forma di presentazione esclusivamente digitale con i vari Direct, spesso annunciati all'ultimo secondo. Nel corso di questi mesi abbiamo assistito a una decina di appuntamenti, l'ultimo dei quali ha mostrato il Super Nintendo World, il parco tematico nei pressi di Osaka che aprirà i battenti a febbraio.

In precedenza sono stati protagonisti di questo format i Pokémon (gennaio), Animal Crossing: New Horizons (febbraio), Super Mario Bros. per il trentacinquesimo anniversario (settembre) e Monster Hunter (settembre), a cui bisogna aggiungere i vari Direct Mini e quelli dedicati esclusivamente alle produzioni third party. Sul piano delle effettive uscite di una certa rilevanza, però, anche la casa di Kyoto sembra aver accusato il colpo, adagiandosi sugli allori dello straordinario successo del già citato Animal Crossing.

La nuova realtà

Come detto in apertura, alcune fiere non hanno fatto in tempo a organizzare una trasformazione in evento online, altre ci sono riuscite per il rotto della cuffia ma i risultati non sono stati strepitosi. Abbiamo però assistito al debutto di nuovi attori, su tutti la testata americana IGN, che con i suoi tanti appuntamenti a partire da giugno.

Il cambiamento è stato drastico: abituati alle tradizionali conferenze e al fatto che tutti i publisher le utilizzassero per i loro annunci più importanti, ci siamo invece ritrovati in una sorta di calderone infinito, in cui poteva succedere praticamente di tutto e in qualsiasi momento, senza preavviso. Una situazione magari divertente dal punto di vista degli utenti, un po' meno da quello della stampa di settore, e in ogni caso molto meno emozionante rispetto ai cari vecchi palcoscenici di Los Angeles e Colonia.

E3 201X 02

Abbiamo vissuto in pratica una tre mesi di eventi serrati, molto dispersivi, e anche i publisher più importanti si sono dovuti attrezzare. A luglio c'è stato il primo Ubisoft Forward con le date di Watch Dogs: Legion e Assassin's Creed Valhalla, nonché il reveal di Far Cry 6, mentre pochi giorni dopo Microsoft ha presentato le esclusive per Xbox Series X con la tanto criticata demo di Halo Infinite.

All'inizio di agosto c'è stato lo State of Play che tutti aspettavano con ansia ma in cui Sony non ha fatto gli annunci sperati, rimandando ancora l'ufficializzazione di data e prezzo di PS5, e nel corso dello stesso mese ha avuto luogo l'edizione digitale della Gamescom, che però non ricorderemo certamente per l'importanza dei reveal presentati.

Gamescom 16

Fondamentalmente le tradizionali bombe sono arrivate dagli eventi speciali organizzati da Sony e Microsoft, anche se Geoff Keighley ha avuto il tempo di prendere le misure all'attuale situazione e preparare a dicembre la miglior edizione possibile dei Game Awards, cercando così di chiudere in maniera dignitosa un anno parecchio complicato.

Il 2020, in effetti, potrebbe aver cambiato per sempre alcuni aspetti dell'industria videoludica che ormai davamo per scontati. Il concetto di promozione in presenza, di visitatori e pubblico (pagante o meno), le conferenze: tutto è stato messo in forte discussione e non è detto che l'anno prossimo si torni indietro, ammesso e non concesso che per allora l'emergenza sanitaria sia rientrata del tutto.

È ancora presto per tirare le somme e capire quali effetti abbia avuto questa rivoluzione sulle modalità con cui le aziende erano abituate a presentare i propri prodotti. Siamo tutti confusi e rintronati da un mondo profondamente cambiato, dalle interazioni sociali annullate, dalle nuove regole di vita e da come queste abbiano influenzato i nostri comportamenti.

Di certo questo anno senze fiere ci ha insegnato che è possibile sopravvivere senza eventi in presenza, che l'industria videoludica può in qualche modo riorganizzarsi e crescere ugualmente, ma che allo stesso modo certe emozioni saranno difficili da rimpiazzare. Forse però è già la nostalgia che parla per noi.