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LEGO Horizon Adventures suggella un connubio perfetto

Un mondo splendido, una protagonista carismatica, nemici che sembrano già costruiti con i mattoncini, serve altro?

SPECIALE di Lorenzo Kobe Fazio   —   02/12/2024
Aloy sorride in LEGO Horizon Adventures
LEGO Horizon Adventures
LEGO Horizon Adventures
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Quando nel 2017 Guerrilla Games pubblicò su PlayStation 4 l'avventura open world Horizon Zero Dawn probabilmente non era del tutto consapevole dell'impatto che la sua creatura avrebbe avuto sul mondo videoludico e, più in generale, nei confronti dell'opinione pubblica.

Che il gioco potesse conquistare una buona fetta di appassionati non era una semplice speranza di Sony, quanto il risultato di un'attenta pianificazione in fase promozionale e di una gestazione, in termini di sviluppo, sufficientemente dilatata da consentire alla software house incaricata di esprimere un talento già dimostrato ai tempi della serie di Killzone.

Con quasi venticinque milioni di copie vendute, la prima avventura di Aloy si è rivelata un successo commerciale che non poteva che dare vita ad un inevitabile seguito e uno spin-off dedicato a PlayStation VR 2, palesando già in tempi non sospetti come il mondo immaginifico creato dagli artisti di Guerrilla Games fosse sufficientemente vivido da poter essere declinato in formule ludiche diverse da quella concepita originariamente. Del resto, quando sei in grado di creare una lore così affascinante, ma soprattutto di scrivere un personaggio sfaccettato come la coraggiosa e imperfetta Aloy, non è poi troppo difficile creare nuove storie da raccontare. Anche quando si tratta di uscire sensibilmente dal tracciato, esattamente come accaduto con LEGO Horizon Adventures, prima autentica liaison tra i mattoncini danesi e un brand videoludico.

Disponibile già da qualche settimana su PlayStation 5, Nintendo Switch e PC via Steam, il titolo rappresenta in tutto e per tutto un sodalizio ideale, il perfetto sbocco per una serie, quella legata ai LEGO per l'appunto, che aveva tutto l'interesse di evolversi e che in Horizon ha trovato il compagno ideale per completare questo processo.

Gioco ottimo da gustarsi nelle ormai prossime vacanze natalizie, soprattutto per la sua componente multiplayer come diremo meglio a breve, già durante la prima partita palesa i motivi e le caratteristiche che lo rendono il punto d'incontro esemplare tra i due marchi.

Dal metallo alla plastica

LEGO Horizon Adventures non rivoluziona la formula che in tutti questi anni ha decretato la fortuna della serie. Da LEGO Star Wars: The Video Game del 2005, passando per i più svariati episodi dedicati ad altre saghe cinematografiche, sino a giungere all'ibridazione con la serie di Sony, le fondamenta dell'esperienza hanno sempre poggiato sugli stessi pilastri, con il fine ultimo di proporre avventure in terza persona spensierate e scanzonate, che pur si adattassero in qualche modo al brand di riferimento tirato in ballo dall'iterazione di turno.

Questa direttiva si ripresenta anche in questo gioco, per quanto la produzione denoti maggior carattere e ostenti alcune scelte di design peculiari, volte proprio a mantenere vivo e per certi versi intatto il DNA di Horizon.

Tanto per cominciare, la trama segue a grandi linee quella già apprezzata nel 2017. L'assolata e naturalistica distopia tratteggiata da Guerrilla Games torna con tutti i suoi complessi risvolti, sebbene opportunamente edulcorati e alleggeriti. Come da tradizione, non mancano siparietti comici, riletture ironiche di scene già viste, lievi omissioni e tagli sulle parti più cruente e tragiche. Aloy, anche in questa iterazione doppiata in italiano dalla stessa attrice del gioco originale, è un personaggio sfaccettato, certo coraggioso e altruista, ma anche spinto da un ardente desiderio personale, e quasi egoistico, di conoscenza. Il suo spessore psicologico si è dimostrato ideale per la trasposizione dell'avventura in chiave LEGO. La profondità emotiva ha consentito agli sceneggiatori sia di dipingerle attorno un gran numero di scenette ilari, sia di renderla il motore narrativo che sviluppa l'azione vera e propria.
Molto più che in altri episodi della serie, LEGO Horizon Adventures riesce a proporre il giusto equilibrio tra vena comica e intreccio narrativo, con un'esposizione degli eventi più coerente, comprensibile anche ai neofiti, appassionante. Il mistero alla base del mondo di gioco stimola la curiosità di chi ha il pad tra le mani, mentre le continue battute alleggeriscono il contesto e rendono piacevole la progressione narrativa. Questa amalgama tra fantascienza distopica e comicità ora lievemente demenziale, ora fatta di battute taglienti, regala un piacevole retrogusto all'intreccio, mai così brillante e coinvolgente nella serie dei giochi LEGO.

Sempre sul fronte artistico, anche lo scenario del gioco del 2017 si adatta perfettamente alla trasposizione in formato mattoncino. Coloratissimo, fatto salvo per alcune ambientazioni più oscure e dominate dai neon, dalle linee morbide, totalmente dominato dalla natura. Del resto, se adattamenti come quello operato nei confronti de Il Signore degli Anelli e Jurassic Park si erano distinti anche in virtù della bellezza delle mappe messe a disposizione, perché la stessa magia non si sarebbe potuta riproporre anche con Horizon Zero Dawn?

A sottolineare la composizione in blocchetti di ogni scenario di LEGO Horizon Adventure, ci pensano i sottili spazi vuoti lasciati tra un mattoncino e l'altro un dettaglio davvero piacevole alla vista
A sottolineare la composizione in blocchetti di ogni scenario di LEGO Horizon Adventure, ci pensano i sottili spazi vuoti lasciati tra un mattoncino e l'altro un dettaglio davvero piacevole alla vista

Anche in questo caso, tuttavia, il gioco denota una personalità tutta sua, forte di un motore grafico in grado di sfruttare le potenzialità degli hardware su cui è stato pubblicato. Gli scenari pullulano di dettagli, di vegetazione, di elementi in movimento. Ogni personaggio, edificio o centimetro quadrato delle ambientazioni, inoltre, è interamente riprodotto con i mattoncini LEGO, un'apprezzatissima scelta stilistica, abbandonata in alcuni dei più recenti episodi, ma che in questo caso avvicina ulteriormente la trasposizione alla fonte d'ispirazione originale.

Del resto, non è affatto un caso che tra i set LEGO più apprezzati dai videogiocatori ci sia quello dedicato al Collolungo, ormai fuori produzione da diverso tempo. Sì, perché le imponenti creature che Aloy e i suoi alleati dovranno affrontare lungo il percorso sono a tutti gli effetti composti da diverse parti incastrate tra loro, esattamente come se fossero formati da tanti blocchetti metallici. Le macchine di Horizon Zero Dawn, insomma, erano di fatto dei LEGO già nel 2017 e le Vedette, i Corsieri, le Cornaguzze che pascolano negli scenari esplorabili in LEGO Horizon Adventures sono quasi perfettamente sovrapponibili alle controparti originali.

Battaglie e arrampicate

Proprio parlando delle macchine che Aloy dovrà affrontare, si palesa un'altra caratteristica interessante del gioco, che sottolinea ulteriormente come la fusione tra LEGO e Horizon sia avvenuta con estrema efficacia e armonia.

Varl è sicuramente tra i personaggi che più utilizzerete in LEGO Horizon Adventures
Varl è sicuramente tra i personaggi che più utilizzerete in LEGO Horizon Adventures

Nel gioco originale, l'eroina si avvaleva di una lunga serie di armi per avere la meglio sulle imponenti creature metalliche. Archi, fionde, lancia-corde, ognuna con proiettili capaci di sprigionare esplosioni e scosse elettriche, o di causare ustioni e congelamento. Un arsenale vario che rendeva progressivamente l'eroina una macchina da guerra in grado di affrontare qualsiasi avversario, anche sfruttando sapientemente la sua capacità di non farsi scovare, abilità utilissima per piazzare in fase di approccio trappole di ogni genere. Alle molteplici bocche di fuoco, si sommava quindi anche una certa diversificazione nelle strategie offensive, caratteristica che regalava ad ogni scontro un ritmo ora più accorto, strisciando tra l'erba alta e compiendo autentici agguati nell'ombra, ora più adrenalinico, quando si abbandonava ogni reticenza e si affrontava viso a viso il nemico di turno.

Pur in forma più semplice e meno complessa, tutto ciò torna anche in LEGO Horizon Adventures. Laddove i passati episodi della serie offrivano battaglie monodimensionali, una scelta di design dettata anche dal pubblico di riferimento scelto, in questo gioco il combat system ostenta maggior spessore, offrendo un ventaglio strategico più ampio, l'ideale per divertire ed appassionare non solo chi cerca un'esperienza rilassata, ma anche chi desidera un minimo di sfida in più, complici anche i cinque livelli di difficoltà selezionabili all'inizio dell'avventura.

La personalizzazione del campo base di Aloy coinvolge anche oggetti e strutture che non c'entrano nulla con Horizon
La personalizzazione del campo base di Aloy coinvolge anche oggetti e strutture che non c'entrano nulla con Horizon

Sempre in termini di gameplay, il connubio tra i due brand trova perfettamente senso anche considerando il level design. Pur proponendo ambientazioni più contenute e lineari, LEGO Horizon Adventures ha beneficiato dell'impostazione generale del gioco di Guerrilla Games. Nella sua epopea originale, Aloy si divideva tra lunge corse tra un punto e l'altro della mappa a sezioni più vicine al genere platform, tra scalate e salti millimetrici da effettuare per raggiungere la sua meta.

Da questo punto di vista, la vicinanza con la serie LEGO è lampante. I mattoncini danesi in ogni loro iterazione si sono sempre divisi tra combattimenti e piccole arrampicate. La trasposizione di Horizon Zero Dawn ha permesso agli sviluppatori di approfondire ulteriormente questa componente, dando origine a scenari più complessi e articolati, a tutto vantaggio di un gameplay più vario che mai.

Come per gli altri titoli della serie, non c'è modo migliore di gustarsi LEGO Horizon Adventures se non coinvolgendo un amico
Come per gli altri titoli della serie, non c'è modo migliore di gustarsi LEGO Horizon Adventures se non coinvolgendo un amico

Infine, non bisogna dimenticarsi della componente multiplayer, da sempre una delle caratteristiche più apprezzate dal pubblico della serie LEGO. Horizon Zero Dawn vantava un cast piuttosto ampio, fatto di piccoli e grandi alleati sempre pronti a fare la loro parte. Teersa, Varl, ovviamente Erend, sono tutti personaggi di cui potrete vestire i panni nel corso del gioco e di cui potrete alternarvi al controllo giocando in compagnia di un amico sfruttando il multiplayer locale attivabile in qualsiasi momento senza troppi preamboli.

Dalla protagonista ben caratterizzata, agli scenari assolati, passando per le macchine già pensate in pezzi assemblati tra loro, il sodalizio tra LEGO e Horizon non era solo auspicabile, ma anche facilmente trasponibile. La profondità del gameplay del gioco del 2017 ha permesso alla serie dei mattoncini danesi di proporre qualcosa di coerente e riconoscibile, ma allo stesso tempo più caratteristico e profondo. I fan di lungo corso, insomma, troveranno ciò a cui sono stati sempre abituati, mentre i neofiti potrebbero scoprire un titolo sì leggero, ma non per questo del tutto privo di sfida. Un risultato reso possibile proprio grazie all'oculata scelta di tradurre in blocchetti di plastica la fantastica ed emozionante avventura di Aloy.