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Monster Hunter Wilds, cosa sappiamo sul nuovo capitolo annunciato ai The Game Awards

L'annuncio finale dei The Game Awards 2023 è stato Monster Hunter Wilds: il nuovo gioco di Capcom arriverà nel 2025, ecco cosa abbiamo scoperto nel teaser trailer.

Monster Hunter Wilds, cosa sappiamo sul nuovo capitolo annunciato ai The Game Awards
SPECIALE di Christian Colli   —   08/12/2023

Si chiamerà Monster Hunter Wilds il nuovo capitolo della serie di Capcom, quella che era partita in sordina, si era conquistata uno zoccolo d'uro di appassionati e negli ultimi anni ha letteralmente sbancato, raggiugendo un pubblico vastissimo nel corso di molteplici iterazioni, generazioni di piattaforme, sequel ed espansioni. L'annuncio è stato quindi accolto con grande entusiasmo, ma il teaser trailer mostrato poco prima delle ultime premiazioni ai The Game Awards non è che abbia svelato molto sulla natura di questo nuovo appuntamento col Rathalos e i suoi amici, a parte il fatto che ci sarà da aspettare ancora parecchio: uscirà, infatti, solo nel 2025.

Una data curiosa, visto che Monster Hunter compirà vent'anni come serie proprio il prossimo anno, ma è cosa nota che molti progetti di Capcom siano slittati nel tempo a causa della pandemia, che ha rallentato i lavori. È altrettanto possibile che il producer Ryoji Tsujimoto - che era sul palco insieme a Geoff Keighley - abbia bisogno di più tempo per uscire in contemporanea mondiale non solo su PlayStation 5, Xbos Series X|S e Steam, ma forse anche sulla fantomatica Switch 2, sebbene non sia apparso nessun logo che lo suggerisca.

Forse è troppo presto, forse Monster Hunter resterà sulle piattaforme Nintendo sotto forma di Rise, e forse il nuovo titolo è molto più vicino alla precedente iterazione, World, di quanto possa sembrare. Facciamo una analisi del trailer di Monster Hunter Wilds e qualche riflessione su quello che vorremmo vedere in questa nuova caccia, vi va?

Il trailer

L'unica immagine ufficiale finora disponibile di Monster Hunter Wilds
L'unica immagine ufficiale finora disponibile di Monster Hunter Wilds

Il trailer si apre con una panoramica di queste nuove terre selvagge brulicanti di fauna endemica inedita, almeno finché non compare il cacciatore a cavallo di una specie di pteryx e inseguito da un branco di mostri feroci che sembrano un incrocio tra l'Arzuros e il Goss Harag. Il cacciatore zigzaga tra i mostri piccoli, che da vicino sembrano degli armadilli, eccezion fatta per quelli che hanno dei grossi aculei sulla schiena e che potrebbero appartenere alla stessa specie ma esserne una variante.

Mentre gli inseguitori si avventano sulla fauna endemica, l'intero scenario viene investito da una tempesta di sabbia. Fulmini e saette si abbattono sul terreno, attratti dagli aculei sulla schiena dei mostri "armadillo": si intravede uno di questi aculei restare elettrificato, incandescente, come fosse un parafulmine. Qualcosa su cui vale la pena soffermarsi in un secondo momento.

Il cacciatore schiva i fulmini che tempestano l'area, saltellando da una sporgenza rocciosa all'altra finché il suo pteryx non spiega le ali e plana su un promontorio che offre una visione più ampia del panorama. La tempesta sembra placarsi all'improvviso, l'aria si schiarisce e all'orizzonte, al di là delle terre brulle e dietro il logo che compare a schermo, si intravede una conformazione rocciosa che potrebbe avere una certa importanza. È lì che, infatti, sembrerebbe diretto il Rathalos che entra in scena nel momento in cui il logo del gioco si dissolve insieme al trailer che ci rimanda al 2025.

Più un teaser che un trailer, insomma, che non ci ha esattamente galvanizzato. È un montaggio insolito, mancante dell'iconica, coinvolgente fanfara di apertura e senza mostri impattanti, a parte quel Rathalos - che resta pur sempre la mascotte della serie - che non si cura del cacciatore e vola per conto proprio. La scelta di mostrare un panorama brullo e quasi desertico, che non mette in mostra i muscoli dell'engine se non per la discreta qualità dei particellari durante la tempesta, contribuisce alla sensazione che Capcom sia ancora indietro sui lavori. E infatti il prossimo appuntamento con Monster Hunter Wilds dovrebbe essere nell'estate 2024, a detta dello stesso Tsujimoto.

Le nostre ipotesi

La numerosa fauna endemica di Monster Hunter Wilds
La numerosa fauna endemica di Monster Hunter Wilds

In realtà, questo teaser trailer di Monster Hunter Wilds nasconde alcuni dettagli interessanti che offrono spunti di riflessione sulla sua natura e allungano la nostra lista dei desideri. Potremmo cominciare contestualizzando lo scenario sulla base di ciò che si intravede, mettendo da parte la rivalità tra Monster Hunter World e Monster Hunter Rise: la quinta generazione di Monster Hunter nel complesso sembrerebbe avere influenzato questo Wilds più di quanto non appaia a prima vista. E ce lo dice anche il logo, formato da due mostri serpentini intrecciati, con la coda di uno dei due che forma un evidente "6" accanto al sottotitolo Wilds.

Lo stesso logo potrebbe suggerire un ritorno in pompa magna dei leviatani, i mostri che Capcom aveva messo da parte in Monster Hunter World, poiché si incastravano nelle complesse geometrie delle mappe, salvo poi riproporli in Rise per Switch e PC. Può darsi che rivedremo mostri gargantueschi come il Dalamadur, in cacce molto più articolate che in passato?

In fuga da un'orda di mostri?
In fuga da un'orda di mostri?

In questo senso, Monster Hunter Wilds potrebbe essere un sequel più diretto di World e la landa sconfinata che si intravede nel teaser potrebbe appartenere al cosiddetto Nuovo Mondo. A rinforzare questa teoria ci sarebbe la fionda sul braccio sinistro del cacciatore, virtualmente identica a quella implementata per la prima volta in Monster Hunter World. Questo farebbe pensare che Capcom abbia messo da parte la dinamica dell'Insetto filo intorno a cui girava il gameplay di Monster Hunter Rise - che alcuni fan non avevano del tutto apprezzato, in effetti - per tornare a una funzionalità più contenuta e meno acrobatica.

Sarà dura tornare al gameplay più rigido di Monster Hunter World dopo la libertà concessa da Rise, ma è pur vero che quella stessa libertà tendeva ad agevolare enormemente i cacciatori e finiva per semplificare le cacce in una serie che, in passato, era stata contraddistinta da un livello di difficoltà sopra la media, prima che calasse brutalmente nelle ultime iterazioni.

Un spettacolare fuga in Monster Hunter Wilds
Un spettacolare fuga in Monster Hunter Wilds

È evidente, però, che Capcom non abbia messo completamente da parte le dinamiche di Rise. Le cavalcature sono state introdotte passivamente in Monster Hunter World, ma Monster Hunter Rise ha perfezionato questa funzionalità con l'aggiunta del Canyne che, oltre a essere un mezzo di trasporto estremamente dinamico, faceva anche da compagno di battaglia insieme al Felyne. Nel teaser trailer non si vedono né Canyne né Felyne, il che fa pensare a un'impronta forse meno nipponica rispetto a Rise. Lo pteryx che il cacciatore cavalca potrebbe sostituire il Canyne ed essere quindi non solo un mezzo di trasporto, ma anche un fedele compagno di caccia personalizzabile.

Su questa nota, è impossibile non notare tutti gli accessori agganciati alla sella, che includono, oltre a un telo arrotolato, anche una fondina con dentro una... balestra leggera? Potrebbe essere semplicemente una soluzione estetica - in fondo anche in Monster Hunter Rise potevamo personalizzare l'armatura del Canyne - oppure Capcom ci sta suggerendo una nuova funzionalità del gameplay che potrebbe proiettare una luce interessante sul teaser trailer.

Quali saranno le differenze rispetto a Monster Hunter Rise?
Quali saranno le differenze rispetto a Monster Hunter Rise?

E se la cavalcatura di Monster Hunter Wilds fungesse da accampamento mobile? Questa teoria potrebbe convalidare il sospetto che il nuovo gioco si svolga in un vero e proprio open world, piuttosto che in macro aree distinte. Sarebbe un cambio di passo importantissimo rispetto al passato per tutta una serie di ragioni logistiche - tanto per dirne una, la scelta potrebbe incidere sull'immediatezza del gameplay - ma Capcom ha piantato i semi da qualche tempo, forse cominciando proprio con le Terre Guida nell'endgame di Iceborne, l'espansione di Monster Hunter World. Per chi non lo sapesse, le Terre Guida erano una macro area formata da biomi completamente diversi ma collegati in soluzione di continuità, in cui i mostri comparivano a nastro offrendo ai giocatori un flusso costante di obiettivi.

L'open world di Monster Hunter Wilds potrebbe essere un'evoluzione delle Terre Guida. In questo senso, considerati gli spazi molto più vasti, il giocatore potrebbe aver bisogno di accedere al suo inventario in qualsiasi momento, senza dover tornare per forza all'accampamento più vicino ogni volta che vuole cambiare arma, equipaggiamento o contenuto della borsa. La cavalcatura potrebbe servire anche a questo: consentirebbe di montare un accampamento sul posto, anche se ovviamente prevediamo che non sia così semplice o immediato. Per dire, non avrebbe senso montare un accampamento nel mezzo di una caccia per riposare e rigenerare la salute e la resistenza.

I fulmini possono colpire e sovraccaricare i mostri?
I fulmini possono colpire e sovraccaricare i mostri?

Un'ultima considerazione dobbiamo per forza farla sugli effetti atmosferici. Dev'esserci sicuramente un motivo se Capcom ha voluto mostrare questo aspetto del gioco con tanta enfasi, specialmente l'interazione tra la tempesta di fulmini, lo scenario e la fauna endemica. Ricapitolando, abbiamo visto i fulmini colpire gli aculei dei piccoli mostri e alcuni elementi dello scenario. Questo fa pensare che il giocatore possa sfruttare l'atmosfera a suo vantaggio, magari attirando i mostri sulla fauna o su alcuni punti dello scenario per usarli come trappole: ovviamente succedeva già in molti Monster Hunter del passato, ma gli effetti atmosferici potrebbero rappresentare una casualità aggiuntiva interessante.

Bisogna poi capire quanti e quali siano, in che modo influenzino lo scenario - è possibile che le tempeste di sabbia offuschino la vista? - e se siano casuali, corrispondenti a un potenziale ciclo giorno/notte o legati ai biomi che sicuramente cambieranno la geometria della mappa. Non crederete mica che Monster Hunter Wilds sia solo un deserto roccioso, giusto? È scontato che ritroveremo foreste, montagne innevate, vulcani e altri scenari iconici. Ammettiamo che non sarebbe male se Capcom riproponesse le battaglie subacquee, naturalmente rivedute e corrette, e quei mostri serpentini nel logo sono molto sospetti. Ma come abbiamo detto, dovremo aspettare la prossima estate per saperne di più: il 2025 non è mai stato così lontano.