66

PlayStation, le possibili alternative di Sony a Xbox Game Pass

Scopriamo quali potrebbero essere le possibili alternative all'Xbox Game Pass che Sony ha a disposizione per PlayStation e cosa potrebbe fare in futuro

SPECIALE di Luca Forte   —   12/01/2021

Dopo il rinvio di Halo: Infinite è apparso sempre più chiaro il ruolo dell'Xbox Game Pass all'interno della strategia di Microsoft. Il colosso di Redmond, infatti, ha potuto lanciare (e vendere) una console senza grosse esclusive per un semplice motivo: la sua killer app è diversa da tutte quelle che si sono viste in passato. Non si tratta di un singolo gioco in grado di giustificare l'acquisto di una console, ma di centinaia di titoli diversi che rendono questo investimento molto conveniente.

Proprio per questo motivo proviamo a capire come Sony, fino a questo momento il principale concorrente di Microsoft, può contrastare su PlayStation questo cambio di paradigma nell'industria dei videogiochi creando una veraalternativa al Game Pass. Perché è vero che il colosso giapponese, in questo momento, ha in mano il pallino del mercato home console, ma il futuro potrebbe essere quanto mai incerto. Tra guerre commerciali, pandemie globali e l'ingresso di giganti come Google e Amazon nel mercato, nei prossimi mesi potrebbe accadere di tutto.

Per assurdo, la posizione di Sony in questo momento potrebbe essere la più complessa. Microsoft, infatti, non ha nulla da perdere e tanti soldi da investire, mentre la società di Jim Ryan deve da una parte provare ad anticipare i trend di mercato così da non farsi trovare impreparata, dall'altra non fare mosse troppo azzardate che rischiano di rovinare la sua posizione di forza. Vediamo dunque quali sono le possibili alternative a Xbox Game Pass che Sony ha a disposizione per PlayStation.

PlayStation Now

Playstation Now 1

Nonostante non lo stia facendo in maniera "sfacciata", Sony ha già in atto diverse strategie atte a contrastare l'Xbox Game Pass. Lo sta facendo in maniera forse meno organica e pubblicizzata, ma basterebbe accorpare queste funzionalità e offrire un concorrente diretto al Game Pass.

Anche perché è dal 2012 che Sony è pronta alla sfida. In quell'anno, infatti, la società giapponese comprò Gaikai, uno dei pionieri del gioco in streaming. La società di David Perry è diventata poi l'ossatura del PlayStation Now, ovvero quel servizio che consente di giocare in streaming (o installandoli su PS4 e PlayStation 5) a un ampio catalogo di videogiochi di Sony e dei suoi partner dall'era PlayStation 2 in avanti.

Al momento il servizio è limitato alle console PlayStation e al PC (quest'ultimo oltretutto non ha accesso a tutti i giochi e ha una risoluzione limitata), ma ci sono le basi sia per una futura espansione del catalogo, attraverso l'emulazione di PS One e magari di PSP e PS Vita, sia dei dispositivi compatibili. Attraverso app-browser come quelle che consentiranno a Stadia di approdare su iOS.

Senza considerare che Sony potrà sfruttare i televisori Bravia e i suoi smarthphone come piattaforme d'elezione per espandere il servizio su questi mercati.

Riproduzione Remota

Un altro asso nella manica di Sony è la poco pubblicizzata Riproduzione Remota. Grazie ad essa potrete già giocare a tutti i vostri giochi PS4 e PlayStation 5 direttamente da PC o da telefono. Oltretutto gratuitamente.

La vostra console di casa farà da server e basterà avere un dispositivo compatibile e un controller PlayStation per poter giocare a The Last of Us 2 o Demon's Souls ovunque. Si tratta di una possibilità davvero eccezionale che, con le giuste precondizioni, consente già di fare quello che i concorrenti promettono: ovvero portare i propri giochi in giro per il mondo e senza limitazioni.

La qualità dell'esperienza dipende dalla vostra connessione casalinga e da quella di ricezione, ma in condizioni ottimali si tratta di un vero e proprio game changer.

PlayStation Plus Collection

L'ultimo e più recente pezzo del puzzle è la PlayStation Plus Collection. Si tratta di una collezione di grandi classici per PlayStation 4 disponibile senza limiti per tutti coloro che sono abbonati al servizio PS Plus. La cosa curiosa è che solo coloro che hanno acquistato una PlayStation 5 possono accedere a questo servizio, nonostante non serva un abbonamento aggiuntivo.

La PlayStation Plus Collection contribuisce a rendere meno marcata la differenza tra PlayStation 5 e Xbox Series S/X + Game Pass. È vero che sulle console di Microsoft sono oltre 100 i giochi a disposizione, ma su PS5 si possono scaricare senza ulteriori esborsi (oltre a quello dell'abbonamento PS Plus) giochi come Bloodborne, Days Gone e God of War.

Un'espansione di questo catalogo e una rotazione dei giochi al suo interno potrebbe facilmente colmare il divario tra i due servizi.

Presente e futuro

È quindi vero che al momento l'Xbox Game Pass è un servizio senza eguali nel mercato dei videogiochi: con circa 15 euro al mese consente di giocare ad un vastissimo catalogo di giochi Xbox e PC su console, Personal Computer e dispositivi mobile. Ma è anche vero che Sony potrebbe aver pronta una risposta immediata nel caso in cui fosse necessario.

Per il momento, infatti, le vendite di PlayStation 4 e PS5 non la costringono a fare mosse azzardate e a proporre un servizio talmente allettante per il consumatore e per gli sviluppatori che ci si domanda quanto possa essere sostenibile per un'azienda. Perlomeno per un'azienda che non si chiama Microsoft o Apple o Amazon.

E mentre questo modello di business si consolida, Sony potrebbe lentamente dare maggior risalto ai servizi già in essere. Basterebbe aggiungere giochi PS One come Metal Gear Solid e Gran Turismo o dare la possibilità agli abbonati di giocare le esclusive PS4/PS5 anche su PC e mobile e il PlayStation Now avrebbe decisamente un altro appeal.

Nel frattempo potrebbe ampliare il numero di giochi in arrivo su Personal Computer (l'accordo con Epic Games da questo punto di vista potrebbe essere strategico) e magari cominciare a pubblicare qualche lucrativo spin-off su mobile, come sta facendo Nintendo.

La strada tracciata da Microsoft sembra comunque essere quella maestra: PlayStation potrebbe diventare un ecosistema in futuro. A differenza di Microsoft, però, Sony fonda la sua forza non sui servizi, quanto sull'intrattenimento. Sarebbe quindi folle inseguirla in quel campo. Quello che MS, Google e Apple non hanno, però, è la profonda conoscenza del cinema, della musica, degli anime e dello spettacolo, ambiti nei quali Sony potrebbe puntare per creare esperienze a 360°. Lo sta già facendo coi film di Uncharted e la serie TV di The Last of Us, ma in futuro potrebbe trasformarsi in un modus operandi più strutturato, con progetti che nascono già cross-mediali. E che potrebbero finire su di una piattaforma unica, con i film di Spider-Man, i giochi di Naughty Dog, Crunchyroll e la musica Hi-Res.

Quando e se tutto ciò avverrà, però, non si sa. Il tempo, però, è dalla parte di Sony: non importa dove arriveranno, ma ci saranno sempre milioni di giocatori disposti a giocare a The Last of Us 3 e God of War 2 ed andare ovunque queste serie approderanno.