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Starfield, un open world creato per i girovaghi: nuovi dettagli da Bethesda

Starfield è tornato a essere protagonista di un nuovo video diario di Bethesda, che ci ha consentito di raccogliere un altro po' di nuove informazioni sul gioco.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   17/03/2022

"Creato per i girovaghi" è un motto apparentemente semplice, ma che ha una grande importanza per chi conosce e apprezza i giochi Bethesda, ed è probabilmente proprio quello che in molti volevano sentir dire da Todd Howard e compagni su Starfield, protagonista di un nuovo video approfondimento dal quale sono emerse ulteriori informazioni interessanti.

Il director del gioco Todd Howard, il direttore di progettazione Emil Pagliarulo, il progettista delle quest Will Shen e il capo grafico Istvan Pely sono stati i protagonisti del nuovo video "Nel campo stellare: Episodio 2", una tavola rotonda nella quale sono stati messi in chiaro alcuni aspetti relativi alla progettazione e al concept di Starfield, visto che il gameplay (tranne forse un brevissimo frammento) non è stato mostrato, ovviamente.

Per quello ci sarà da aspettare il prossimo maxi-evento che sarà probabilmente in primavera, e Bethesda non ha intenzione di contravvenire a quanto affermato in precedenza, evidentemente. In ogni caso, sono state fatte affermazioni importanti, ma quella probabilmente più significativa è proprio condensata nel titolo di questo episodio del video diario: ovvero che "Starfield sarà un open world creato per i girovaghi", perché rappresenta un po' l'essenza dell'open world costruito da Bethesda ed è - sostanzialmente - un po' quello che tutti desiderano da questa nuova esperienza di gioco.

Come riferito da Pagliarulo, si tratta di creare una simulazione che integra elementi RPG classici, ma il tutto è rapportato su un piano particolarmente ampio e deve comprendere un sacco di variabili aggiuntive, aprendo tante diverse possibilità date dalla libertà di scelta concessa ai giocatori. Un'altra idea dominante in Starfield, inoltre, è il fatto di recuperare alcune caratteristiche storiche degli RPG classici e proporle in forme nuove.

Personaggi e fazioni

Starfield, uno dei nuovi artwork sull'esplorazione
Starfield, uno dei nuovi artwork sull'esplorazione

La costruzione del personaggio è sempre stata lasciata all'iniziativa del giocatore nella maggior parte dei giochi Bethesda Softworks, soprattutto nella serie The Elder Scrolls, e anche in questo caso avremo a che fare con un sistema simile. Il protagonista, insomma, non è predeterminato e anche questo concorre al senso di libertà tipico di Starfield, in cui la storia si costruisce in base alla volontà del giocatore, partendo già dall'aspetto del suo avatar nel mondo di gioco. In questo caso, il responsabile della divisione grafica, Istvan Pely, fa sapere anche che la costruzione del protagonista e degli NPC si basa su tecnologie nuove, che sfruttano sistemi di rilevazione e riproduzione 3D di figure reali simili alla fotogrammetria usata per gli scenari, ma applicate alla creazione dei personaggi. L'obiettivo è creare volti e corpi quanto più caratterizzanti possibile, dotando anche gli NPC di un certo carisma.

Un altro elemento ricorrente che sarà presente in Starfield sono le fazioni: anche questo universo fantascientifico propone diversi gruppi sociali con cui è possibile interagire, ognuno legato a nuove linee di quest e sviluppi della storia, nonché a possibili evoluzioni del protagonista.

Starfield, un artwork sull'ambientazione del Collettivo Freestar
Starfield, un artwork sull'ambientazione del Collettivo Freestar

Ne avevamo già parlato nel precedente speciale su cosa sappiamo del nuovo universo Bethesda, ma la questione viene ripresa e precisata ulteriormente: l'Unione Coloniale è una Repubblica dello Spazio, fortemente basata su un'idealizzazione del progresso tecnologico e dell'ordine, il Collettivo Freestar è invece composto da abitanti di frontiera che rifiutano il controllo centrale e costituiscono una società simile al far west e la Ryujin Industries, una mega-corporazione improntata sui commerci, per esempio.

Rapporti sociali e interazioni

Starfield, un'altra illustrazione sulle ambientazioni
Starfield, un'altra illustrazione sulle ambientazioni

Buona parte dell'azione di gioco si basa proprio sulle interazioni tra personaggi e fazioni, elementi che storicamente "creano gioco" negli RPG classici e che portano alla costruzione della narrazione e delle quest. L'approccio di Bethesda al world building è stato piuttosto radicale, cercando di costruire un intero universo nuovo e slegato da qualsiasi serie consolidata, studiando modi per renderlo credibile e per rendere significative e originali le interazioni tra giocatore e NPC. Questo riguarda anche il modo in cui si può prendere parte alle fazioni: in The Elder Scrolls, o in Fallout, queste si limitavano ad aprire nuove linee di quest da seguire in maniera pedissequa ma in Starfield, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, si tratta di aprire nuovi contesti in cui agire con un certo grado di libertà.

Per esempio, per entrare nelle Ryujin Industries bisogna proporsi come candidati per un vero e proprio lavoro, ma ci sono possibilità diverse, come quella suggerita da Todd Howard sulla possibilità di entrare a far parte della Flotta Cremisi, ovvero i "pirati", la fazione considerata dei "cattivi", per così dire. È possibile entrare a far parte di questa fazione ma ponendosi in maniere differenti: se non si vuole condividere i fini e la visione della Flotta possiamo agire sotto copertura, facendo il doppio gioco e perseguendo altri ideali. Tutto questo si allaccia anche al sistema di dialoghi che è stato elaborato da Bethesda per Starfield, che dovrebbe rappresentare qualcosa di diverso rispetto a quanto visto finora nei loro giochi: l'idea principale è non voler fornire una linea che sia dichiaratamente quella "giusta" ma fornire tante possibilità di approccio e interazione diverse e con sfumature morali non facilmente distinguibili, andando dunque al di là di una netta distinzione tra giusto e sbagliato.

Apoteosi dell'open world

Starfield, nuova immagine sulle ambientazioni del gioco
Starfield, nuova immagine sulle ambientazioni del gioco

Quello che emerge anche da quest'ultima sessione in video di discussione su Starfield è che Bethesda abbia voluto costruire un open world quanto più possibile ricco e complesso, evolvendo in maniera sostanziale quanto fatto finora nella storia del team, che si è specializzato in questo genere ormai da decenni. In attesa di vedere come tutto questo verrà veramente messo in scena nel gioco, che di fatto ancora non si è mostrato in maniera ufficiale al di là del vago trailer di presentazione all'E3 2021, possiamo intanto contare sulla volontà degli sviluppatori di proporre qualcosa di nuovo ed evoluto anche rispetto alla loro grande esperienza in questa tipologia di titoli. L'apertura del mondo, data dalla possibilità di esplorare liberamente il cosmo, dovrebbe riflettersi in una grande ampiezza e varietà di azioni e approcci possibili anche nell'interazione con i personaggi e gli scenari.

Come in ogni gioco, fa presente Pagliarulo, abbiamo l'avventura, il mistero, la storia romanzata, ma qui c'è anche il cosmo a fornire un livello ulteriore di esplorazione e costruzione della propria avventura, che diventa in un certo senso il percorso dell'uomo alla ricerca delle risposte fondamentali alle grandi domande della vita, come riferito da Howard nel video. Tutte idee meravigliose, ma riuscire a metterle in atto veramente all'interno di un videogioco è un'impresa titanica, anche sfruttando le potenzialità maggiori delle piattaforme next gen. Anche per questo, la curiosità di vedere Starfield in azione a questo punto è arrivata a un livello insostenibile e speriamo di avere presto notizie sulla famosa presentazione completa che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, considerando che la data d'uscita resta fissata per l'11 novembre 2022.