52

The Last of Us 2, Patch 1.05: morire non è mai stato così facile

Abbiamo trascorso qualche ora con il nuovo update di The Last of Us 2, che aggiunge interessanti modifiche per un'esperienza ancora più accattivante

SPECIALE di Alessandra Borgonovo   —   13/08/2020

Non sono passati nemmeno due mesi da quando abbiamo concluso The Last of Us 2 impostando da subito le modifiche più difficili a disposizione (modalità Sopravvissuto e interfaccia disattivata in ogni suo aspetto), ma ecco che Naughty Dog ci lancia il suo guanto di sfida con un nuovo, corposo update che va a introdurre il tanto atteso Realismo assieme ad altre piccole chicche estetiche e non. Sopra tutte spicca la morte permanente, che in coppia con la massima difficoltà e almeno uno fra i numerosi filtri aggiuntivi rende l'esperienza parecchio impegnativa, punitiva eppure soddisfacente per chi vuole superare i propri limiti. Non abbiamo avuto tempo di giocare una nuova partita dall'inizio alla fine, dunque abbiamo selezionato diversi momenti salienti del gioco e vi abbiamo applicato alcune modifiche sia per vederne l'effetto sia per capire quale sarebbe potuto essere il loro impatto nell'eventualità di rivivere tutta l'avventura sfruttando queste impostazioni.

Alcune premesse prima di cominciare la nostra discesa nella più completa brutalità. Ogni modificatore va sbloccato con la valuta di gioco che otterrete recuperando collezionabili, guadagnando trofei e completando a difficoltà più elevate i vari capitoli; per quanto riguarda quelli strettamente legati al gameplay, avendo già ottenuto il platino non abbiamo potuto verificare se bloccano in qualche modo l'acquisizione dei trofei ma non essendo specificato da nessuna parte, è poco probabile che ci sia questo impedimento. Perciò se avete fretta, vi manca la voglia o qualsiasi altra motivazione per cui volete ottenere un dato trofeo in modo più sbrigativo, la maggior parte di queste opzioni fa al caso vostro - dalle munizioni infinite, alle armi indistruttibili fino addirittura alla possibilità di uccidere ogni nemico con un colpo. Ci sono poi alcune impostazioni come la riduzione della velocità di gioco o la modalità a specchio che non si sono sentite granché interessanti ma lì è tutta una questione di gusto personale.

Diverso è il discorso per quanto riguarda le modalità di renderizzazione, che non si limitano solo a fare atmosfera ma in alcuni casi complicano non poco l'esperienza. Soprattutto se combinati con la massima difficoltà disponibile e l'assenza totale dell'interfaccia utente, come nel nostro caso.

Soli contro la morte

Se c'è una cosa che la modalità Realismo ti insegna fin dai primi secondi, a maggior ragione se decidi di affrontare in prima battuta un livello pieno di clicker, è quanto sappia essere esigente: e ben lo sa chi l'ha provata con l'originale The Last of Us. I sensi dell'intelligenza artificiale sono potenziati oltre ogni misura, in particolare quando si parla di infetti e cani, il tempo di reazione è tanto breve che se sapete di essere stati individuati tanto vale prepararsi a fare un bel po' di casino e ovviamente, nei casi in cui avremo il supporto di un compagno, possiamo fare anche finta che non ci sia. O al massimo sfruttarlo come distrazione per i nemici e attaccarli all'improvviso.

Danni e resistenza sono aumentati, niente di nuovo sotto il sole. Quello che invece complica ancora di più la vita, come se già non bastassero i cani, è la tendenza dell'intelligenza artificiale ad affidarsi moltissimo alle manovre di aggiramento nel caso in cui venissimo scoperti. Vogliamo poi parlare di risorse? No, non facciamolo anche perché c'è ben poco da dire: trovare il proverbiale ago nel pagliaio sarebbe più facile. Questo porta dunque a un'esperienza ancora più brutale di quanto abbiamo già vissuto anni fa con l'originale, complici le migliorie al gameplay di cui abbiamo parlato nella recensione. Un vero e proprio rendez vous con la morte, che allo stesso tempo chiede prudenza ma rende incredibilmente complesso riuscire a mantenere un basso profilo.

The Last Of Us Parte Ii Speciale Update 01


Storie dell'altro mondo

Cosa succede quando a tutto questo scegliamo di aggiungere un filtro che a livello estetico ci sembra perfetto per alcune sezioni di gioco? Scopriamo a nostre spese come alcune decisioni possano rivelarsi tanto affascinanti quanto scellerate per la nostra sopravvivenza. Nell'immagine sopra vedete un momento tratto dalla sezione all'ospedale con Abby, impostato sulla modalità di renderizzazione "Aldilà": di per sé è un filtro davvero bello, che dà al tutto una nota decadente e malata molto azzeccata dove i personaggi hanno un tono della pelle tendente al giallastro, così come la sclera, un effetto che per certi versi ci ha riportato alla mente il povero Lee Everett alla fine della prima stagione di The Walking Dead. Il problema è che nelle zone chiuse e poco illuminate diventa quasi impossibile orientarsi a meno di non conoscere il gioco nei minimi dettagli - e anche in quel caso non è scontato.

Affrontare la sezione dell'ospedale applicando questo filtro, la modalità Realismo con tutto ciò che ne consegue e disattivando persino il reticolo di mira ha reso il tutto complicato ma al tempo stesso elettrizzante. Certo, in un'ipotetica situazione reale non potresti mai trovarti in uno stato simile, eppure siamo riusciti comunque a sentirci immersi nella situazione. La morte permanente non c'era per il semplice fatto che non si può attivare "in corsa", è necessario ricominciare una nuova partita, ma visto com'è andata a finire a un certo punto avremmo sicuramente sgranato più di un rosario.

The Last Of Us Parte Ii Speciale Update 02

Tra pixel e stringhe di codice

E se invece preferissimo dare un rétro-gusto al tutto? Naughty Dog ha pensato anche a questo, dando la possibilità di attivare la modalità audio/video 8-bit che trasforma un gioco dalla grafica fuori misura in un classico PlayStation 1 o giù di lì. Esiste, tra le varie modalità, una chiamata "Mal di testa" ma vi assicuriamo che giocare in 8-bit è stata un'esperienza molto spossante soprattutto data la fluidità dei movimenti. I modificatori sono rimasti gli stessi, dunque Realismo e HUD del tutto disattivato; aver però riacquistato i colori rispetto alla precedente modalità sacrificando la qualità visiva ha ugualmente impattato sulla difficoltà. Nelle situazioni concitate è difficile riuscire a orientarsi e tenere il controllo della situazione, quando tutto pare fondersi in un grossolano ammasso di pixel, e sebbene non sia un filtro con cui giocheremmo dall'inizio alla fine vale davvero la pena sperimentarlo anche solo per capirne l'effetto sul nostro stile di gioco.

Terzo e ultimo filtro ad aver attirato la nostra attenzione è stato "Vuoto", che mostra il gioco come fosse ancora in lavorazione e con un effetto quasi alla Matrix. Si nota in particolar modo durante i filmati, quando ad esempio vediamo Ellie quasi interamente renderizzata a eccezione di un braccio o una parte dell'abbigliamento; addirittura ci sono personaggi mostrati come semplici modelli nudi e crudi, creando una bizzarra atmosfera sci-fi. Per il resto l'esperienza non cambia poi granché e anzi per certi aspetti ne esce avvantaggiata rispetto alla confusione delle precedenti. Rimane lo stesso qualcosa meritevole di attenzione rispetto agli altri filtri, che a eccezione di pochi si limitano a ricalcare le opzioni presenti nella modalità fotografica.

Nel complesso, questo nuovo update è più che soddisfacente non solo perché viene incontro alle richieste degli utenti per quanto riguarda la modalità Realismo e la morte permanente, ma anche perché permette di svagarsi con qualche trucco vecchia scuola nonché giocare con i filtri per avere un'esperienza sempre diversa e a tratti persino più complessa. Com'è logico, le modalità volte a rendere la partita più semplice non possono essere attivate alla massima difficoltà o qualora voleste guardare la morte in faccia, nondimeno permette di sperimentare The Last of Us 2 in modi nuovi e senza dubbio accattivanti. C'è spazio per tutti, dai veterani ai casual.

The Last Of Us Parte Ii Speciale Update 04