43

Yakuza 0: Director's Cut, abbiamo provato le novità su Nintendo Switch 2

Yakuza 0: Director's Cut porta su Nintendo Switch 2 una delle migliori avventure della serie Like a Dragon, con alcune aggiunte e la localizzazione italiana.

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   21/05/2025
Kiryu e Nishiki in una nuova sequenza di Yakuza 0: Director's Cut
Yakuza 0
Yakuza 0
News Video Immagini

Ormai prossima a soffiare venti candeline, dal 2005 a oggi la serie Like a Dragon si è arricchita con un gran numero di giochi, tra lunghe avventure interconnesse, improbabili spin-off, scampagnate nell'antico Giappone, rimasterizzazioni e raccolte di ogni tipo. Alla domanda "da quale comincio?", un neofita si vedrà dare almeno tre risposte diverse dagli appassionati più scafati: c'è chi suggerisce di iniziare dal primissimo Yakuza - categoricamente nella sua versione Kiwami - chi di seguire l'ordine cronologico degli eventi e partire con il prequel Yakuza 0, e chi invece consiglia di tuffarsi direttamente nel nuovo arco in stile JRPG degli episodi più recenti.

Non c'è una risposta uguale per tutti, eppure su una cosa i fan sono tutti d'accordo: tra i tantissimi episodi della serie, Yakuza 0 è senza ombra di dubbio sul podio dei migliori. Per qualità della storia, maturità del gameplay action e dinamiche tra i personaggi, ma anche perché raccontava lo sfarzo e l'opulenza di un periodo molto florido per la criminalità giapponese: la bolla speculativa di fine anni '80.

Consapevole che il lancio di Switch 2 rappresenterà un'ottima vetrina per Yakuza 0, Sega ha impacchettato una Director's Cut esclusiva per la console Nintendo. Qualche contenuto inedito e una localizzazione in diverse lingue (tra cui l'italiano) forse non sono abbastanza da convincere i vecchi fan a rigiocarlo da capo, ma potrebbero invece avvicinare un pubblico nuovo all'apprezzata origin story di Kazuma Kiryu e Goro Majima.

Testi in italiano e contenuti inediti

C'è una parte di pubblico che all'uscita di Yakuza 0 si tenne alla larga dal gioco perché scoraggiata dall'assenza della lingua italiana. Proprio per loro, la nuova localizzazione di Yakuza 0: Director's Cut potrebbe rappresentare una delle novità più interessanti, con la possibilità di giocare coi testi in italiano e il doppiaggio in giapponese, cinese o inglese - anche quest'ultimo inserito per l'occasione.

Dalle musiche che accompagnano le battaglie fino ai brani del karaoke, la colonna sonora di Yakuza 0 è oro puro. Visto che Sega non è Nintendo, potete anche ascoltarla su Spotify o Apple Music
Dalle musiche che accompagnano le battaglie fino ai brani del karaoke, la colonna sonora di Yakuza 0 è oro puro. Visto che Sega non è Nintendo, potete anche ascoltarla su Spotify o Apple Music

Nel tempo passato a provare il gioco in anteprima, la traduzione italiana è sembrata in linea con i più recenti episodi della serie Like a Dragon: attenta, scorrevole e capace di mantenere le sfumature originali. All'inizio può fare un po' strano vedere giovani teppisti e vecchi criminali parlare in un italiano pulito e perfetto, ma riempire i dialoghi di slang, inflessioni e modi di dire avrebbe inevitabilmente appesantito la fruizione per tutti. Discorso simile per il doppiaggio in inglese, che vede tornare il cast di doppiatori dei capitoli più recenti, nel bene e nel male: se Matthew Mercer si è dimostrato un eccellente Majima, lo stesso non si può dire per lo youtuber Yong Yea nei panni di Kiryu, ancora una volta nettamente al di sotto dei suoi colleghi.

Per quanto riguarda i contenuti inediti, Yakuza 0: Director's Cut dovrebbe avere più di venti minuti di scene d'intermezzo completamente inedite, sebbene non sia chiaro quante di queste siano versioni estese di quelle originali e quante invece siano delle aggiunte che vanno ad approfondire ed espandere i retroscena dei personaggi.

La modalità multiplayer

Altra novità di Yakuza 0: Director's Cut è la modalità Raid a Luci Rosse. Non fatevi ingannare però dal nome, perché è molto meno sexy di quanto può sembrare. Si tratta infatti di una modalità orda per quattro giocatori online, in cui affrontare ondate di nemici impersonando uno tra sessanta personaggi sbloccabili andando avanti nella storia principale. Tra questi ci sono ovviamente Majima e Kiryu, ma anche volti noti ai fan della serie, come Daisaku Kuze, Keiji Shibusawa o Wen Hai Lee.

Nei combattimenti multigiocatore, qualora non doveste arrivare a riempire una squadra da 4 i posti vacanti saranno occupati da compagni controllati dal gioco
Nei combattimenti multigiocatore, qualora non doveste arrivare a riempire una squadra da 4 i posti vacanti saranno occupati da compagni controllati dal gioco

Gran parte del roster è però composto da sgherri più o meno improbabili che si trovano tra le strade di Kamurocho e Sotenbori, ma ogni combattente si distingue per abilità e statistiche, tra chi ha una forza maggiore e chi invece punta di più sulla velocità dei colpi. Dopo un certo numero di ondate si affrontano battaglie con boss più potenti e che richiedono un pizzico di impegno in più per poter essere messi al tappeto.

Yakuza 0: Director's Cut a confronto su Nintendo Switch 2 e PS4: ecco le differenze Yakuza 0: Director's Cut a confronto su Nintendo Switch 2 e PS4: ecco le differenze

Vincendo le ondate si possono spendere gli yen guadagnati per far salire di livello ciascun personaggio e aumentare le sue statistiche, ma il sospetto è che questa modalità minore possa rapidamente venire a noia: per cercare di livellare tutti i personaggi - e stimolare quindi a usarne anche altri - le abilità di Majima e Kiryu sono state ridotte all'osso e divise in combattenti separati.

Fatta eccezione per pochi volti noti, gran parte degli sgherri che compongono il roster della modalità Raid a Luci Rosse di Yakuza 0: Director's Cut è abbastanza anonima
Fatta eccezione per pochi volti noti, gran parte degli sgherri che compongono il roster della modalità Raid a Luci Rosse di Yakuza 0: Director's Cut è abbastanza anonima

La scelta è comprensibile, ma il risultato è un sistema di combattimento infinitamente più lento e noioso rispetto a quello della modalità storia: un paio di silhouette riconoscibili tra i personaggi sbloccabili lasciano immaginare che sarà possibile a un certo punto ottenere versioni più avanzate dei due protagonisti (magari con la possibilità di passare da uno stile di combattimento all'altro), ma questo difficilmente metterà una pezza ai punti deboli della modalità Raid a Luci Rosse. Non c'è nulla che metta in competizione o stimoli la cooperazione tra i membri del gruppo, e l'unico vero nemico è il tempo che scorre rapidamente e costringe a sbrigarsi a usare power up e concentrare i colpi sugli avversari giusti.

Tecnica e gameplay

Per fortuna, la modalità storia resta la stessa, eccezionale avventura che in Europa arrivò su PlayStation 4 nel 2017. La trama racconta non solo le origini del drago di Dojima, ma fa chiarezza sul tragico passato e l'affascinante trasformazione di Majima Goro molti anni prima che si mettesse a fare il pirata tra le isole caraibiche di Pirate Yakuza in Hawaii.

Il lip-sync automatico non è una novità per la serie, ma anche in questa Director's Cut il labiale dei personaggi si adatta al doppiaggio in inglese
Il lip-sync automatico non è una novità per la serie, ma anche in questa Director's Cut il labiale dei personaggi si adatta al doppiaggio in inglese

L'estetica dell'interfaccia forse oggi risulta un po' datata e il fatto che si tratti di un gioco di quasi vent'anni fa viene continuamente ricordato dalle brevi interruzioni che ci sono entrando o uscendo dai negozi (cosa che, per fortuna, non è più presente negli episodi più recenti della serie). Eppure siamo davanti a una delle migliori espressioni di Yakuza, quantomeno nella sua anima squisitamente beat'em up: i protagonisti hanno tre stili di combattimento unici e ben definiti, molto utili a seconda della situazione e uno spasso da padroneggiare e alternare mentre si incatenano combo, si lanciano biciclette per aria e si eseguono violentissime Azioni Furore. Il tutto ancorato a 60 frame al secondo, col gioco che - almeno durante la prova in anteprima - non ha avuto particolari rallentamenti.

Kamurocho sarà ovviamente una delle ambientazioni principali di Yakuza 0, ma Sotenbori (basata sul reale quartiere di Dotonbori a Osaka) è uno spettacolo sia di giorno che di notte
Kamurocho sarà ovviamente una delle ambientazioni principali di Yakuza 0, ma Sotenbori (basata sul reale quartiere di Dotonbori a Osaka) è uno spettacolo sia di giorno che di notte

Probabilmente il Ryu Ga Gotoku Studio avrebbe potuto far uscire la Director's Cut di Yakuza 0 anche sulla vecchia Switch, ma considerato come Yakuza Kiwami gira sulla vecchia console Nintendo, sarebbe stata di sicuro una versione piena di compromessi. Su Switch 2 il gioco ha invece una risoluzione di 4K in modalità TV, mentre chi preferisce giocare in portabilità lo troverà una goduria anche sull'ampio display della console (a 1080p): tra le mille luci dei neon e i riflessi sull'asfalto di Sotenbori, Yakuza 0 è uno di quei giochi che fa subito dimenticare tutti i dibattiti attorno alla mancanza di schermo OLED sulla nuova console.

Da molti considerato il punto più alto dell'intera serie Like a Dragon, Yakuza 0 si prepara ad arrivare su Switch 2 (e, in futuro, su altre piattaforme) nella sua versione migliore. La localizzazione italiana rappresenterà per molti l'aggiunta più importante, ma tra i fan c'è anche curiosità per la mezz'ora di cinematiche aggiuntive - cosa che, va detto, genera un certo PTSD per chi è cresciuto con Kingdom Hearts e le sue mille riedizioni. Sul fronte tecnico Switch 2 se la cava alla grandissima, ma considerato che parliamo di un gioco che debuttò su PlayStation 3 sarebbe stato imbarazzante il contrario. La cosa più importante, comunque, è che un pubblico tutto nuovo avrà la possibilità di rivivere le origini di Majima e Kiryu, e magari di innamorarsi della serie Like a Dragon.

CERTEZZE

  • Una delle migliori avventure della serie Like a Dragon, se non la migliore
  • Localizzazione finalmente in italiano, attenta e curata
  • Su Switch 2, in 4K e a 60 fps o in portabilità, è la versione migliore

DUBBI

  • La nuova modalità multiplayer rischia di venire a noia molto presto
  • La mezz'ora di cinematiche aggiuntive nasconderà sorprese per i fan?