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Il presidente di Take Two pensa che le loot box non siano gioco d'azzardo, ma anche che l'importante sia superare le aspettative

Il publisher di Red Dead Redemption 2 non considera le loot box come gioco d'azzardo

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/11/2017

Take-Two sta facendo dei gran soldi con le micro-transazioni di Gran Theft Auto Online, dunque difficilmente può assumere una posizione del tutto contraria all'interno della famosa questione delle loot box, anche se il recente intervento del presidente Karl Slatoff ha toccato solo marginalmente l'argomento.

Intervenendo alla ventunesima conferenza annuale sulla tecnologia di Credit Suisse, Slatoff ha affermato che la sua compagnia non considera le loot box alla stregua del gioco d'azzardo, assumendo dunque una posizione in linea con quella ufficiale dell'ESA. Tuttavia, non ha riferito se i giochi del publisher siano destinati a contenere tale tipologia di micro-transazione in futuro, limitandosi a ribadire come l'importante sia prima di tutto superare le aspettative dei giocatori.

L'idea base di Take-Two, insomma, è fornire prima di tutto un prodotto completo che possa soddisfare ampiamente gli utenti e anche offrire più di quanto promesso, a quel punto tutte gli eventuali sistemi di guadagno ulteriore, come le micro-transazioni, sono in un certo senso "giustificate" e non vengono attaccate dagli utenti. Le dichiarazioni sull'eventuale utilizzo di questi sistemi nei prossimi giochi tuttavia non sono state chiarite e per il momento sappiamo solo che i prossimi giochi Rockstar, ad esempio, riproporranno le classiche espansioni single player.