0

Assassin's Creed Shadows per Nintendo Switch 2 è stato analizzato da Digital Foundry

Digital Foundry ha pubblicato la consueta analisi tecnica della versione Nintendo Switch 2 di Assassin's Creed Shadows, ed ecco com'è andata.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   03/12/2025
Naoe e Yasuke in un artwork di Assassin's Creed Shadows
Assassin's Creed Shadows
Assassin's Creed Shadows
Articoli News Video Immagini

Assassin's Creed Shadows per Nintendo Switch 2 è finito sotto la lente d'ingrandimento di Digital Foundry, che ha pubblicato la consueta analisi tecnica per capire quanto sia valida la conversione realizzata da Ubisoft per la nuova console ibrida giapponese.

Ebbene, nel video Oliver Mackenzie parla di un risultato finale sorprendente, ma non privo di sacrifici evidenti. Nel confronto con la versione Xbox Series S, già rimaneggiata per motivi tecnici, si notano infatti ulteriori tagli sul fronte dell'effettistica, come i riflessi, le interazioni con l'acqua e alcuni piccoli dettagli degli scenari.

Sembra tuttavia che gli sviluppatori siano riusciti a preservare le geometrie e dunque la complessità dell'open world ambientato ai tempi del Giappone feudale, sebbene anche per le texture il downgrade appaia evidente e le trame risultino sostanzialmente meno nitide.

Assassin's Creed Shadows per Nintendo Switch 2 a confronto con PS5 e Xbox Series S in un video Assassin's Creed Shadows per Nintendo Switch 2 a confronto con PS5 e Xbox Series S in un video

L'illuminazione è stata semplificata, rinunciando alla RTGI in favore di soluzioni meno sofisticate e impegnative, cosa che rende gli interni più piatti, ma sono le sequenze di intermezzo l'elemento che sembra pagare il conto più salato di questa conversione.

La qualità dell'immagine, tuttavia, è ottima

Come avevano suggerito le prime immagini della versione Nintendo Switch 2 di Assassin's Creed Shadows, c'è un aspetto senz'altro positivo ed è appunto la qualità dell'immagine, che trae vantaggio dall'impiego del DLSS per ricostruire un output molto convincente.

Purtroppo la modalità docked soffre di un frame pacing ballerino, con un'alternanza di fotogrammi a velocità variabile che genera un effetto di "scattosità" abbastanza evidente, mentre in portabilità il VRR elimina quasi completamente tale fenomeno.