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Death Stranding ha la visuale in prima persona ma non è uno sparatutto in soggettiva

Hideo Kojima chiarisce che Death Stranding può essere giocato utilizzando la visuale in prima persona ma che non si tratta né di uno sparatutto in soggettiva né di uno stealth game.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   27/08/2019

Death Stranding si è mostrato in maniera più palese nel corso dell'Opening Night Live alla Gamescom 2019 con un vero e proprio gameplay, anche se la cosa non ha proprio dissipato tutti i dubbi riguardanti il gioco, anzi, motivo per il quale Hideo Kojima continua a rilasciare indizi e informazioni attraverso Twitter, come questa riguardante la possibilità di utilizzare la visuale in prima persona.

Intervenuto come al solito su Twitter, Hideo Kojima ha dunque spiegato, cercando di rispondere a diverse domande ricevute nei giorni scorsi, che Death Stranding può essere giocato con la visuale in prima persona. Tuttavia, ha aggiunto il game designer, non si tratta di uno sparatutto in soggettiva. La cosa sarebbe già alquanto chiara vedendo gli sprazzi di gioco emersi finora, ma l'autore ha tenuto a specificarlo.

Allo stesso modo, ha riferito anche che Death Stranding oltre a non essere uno sparatutto in soggettivo è anche diverso da uno stealth game tradizionale, ribadendo che si tratta di "un genere di gioco completamente nuovo", riferendosi nuovamente allo Strand Game, incentrato sul Social Strand System.

Insomma, a parte le questioni sul genere, è confermato che Death Stranding consentirà comunque di passare alla visuale in soggettiva all'occorrenza, soluzione adottata anche in altri titoli di Hideo Kojima come Metal Gear Solid V.