I licenziamenti sono tristemente la norma nel mercato videoludico da un paio di anni a questa parte e la notizia più recente in tal senso è quella legata a Bungie. I creatori di Destiny hanno allontanato 220 persone e spostato varie altre presso SIE.
Di chi è la colpa in tutto questo? Più di Sony Interactive Entertainment o più di Bungie?
Le opinioni degli ex-dipendenti di Bungie
Parlando con il noto giornalista Stephen Totilo, numerosi ex membri dello staff di Bungie, che hanno voluto ovviamente rimanere anonimi, si sono aperti sulla situazione di Bungie. Quattro ex membri dello staff di Bungie hanno dichiarato di non avere particolare astio nei confronti di Sony per i tagli di posti di lavoro, e che la colpa ricade principalmente sulla dirigenza dello studio per aver promesso una crescita irrealistica.
Un ex lavoratore di Bungie che afferma di avere varie fonti interne allo studio sostiene che se Sony non avesse acquistato Bungie la conseguenza sarebbe stata la totale insolvenza dello studio, con quindi possibile bancarotta.
Gli ex membri dello studio puntano il dito contro la dirigenza di Bungie che avrebbe venduto a Sony delle prospettive finanziare irrealistiche. Un insider ritiene addirittura che Sony abbia pagato troppo per Bungie, aggiungendo: "Credo che Bungie abbia venduto cose che non era in grado di realizzare".
Secondo due ex membri dello studio, Bungie ha ripetutamente mancato gli obiettivi finanziari promessi a Sony e, per di più, lo studio è apparentemente in perdita sin dalla pubblicazione dell'espansione Lightfall di Destiny 2 nel febbraio 2023.
Inoltre, gli ex membri dello staff sostengono anche che l'ultima espansione del gioco, La forma ultima, non ha venduto bene quanto Lightfall, ma anche se fosse stato così non avrebbe impedito i licenziamenti.
Pare inoltre che Bungie stia cadendo nelle mani di Hermen Hulst e Sony, perdendo indipendenza, per un rumor.