La data di uscita di GTA 6 potrebbe essere più vicina del previsto, considerando quanto riferito dal CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, sulla volontà di modificare l'organizzazione generale del lavoro presso i team, tra cui Rockstar.
Zelnick ha riferito di voler puntare a una riduzione dei tempi per i cicli di sviluppo dei giochi che dovrebbero riflettersi in tempi di attesa più brevi tra un gioco e l'altro, anche se ha specificato come l'organizzazione precisa e le tempistiche di rilascio siano comunque affidate ai singoli team, dunque Rockstar resta libera di decidere le sue tempistiche entro alcuni limiti. Questa nuova visione deriva da quella che il CEO di Take-Two definisce "la capacità di mantenere l'attenzione dei giocatori in maniera continuativa su periodi di tempo più lunghi". Il fatto di affidarsi al supporto continuativo di contenuti aggiuntivi o piattaforme multiplayer può consentire la costruzione di giochi magari più snelli dal punto di vista dei contenuti iniziali, cosa che si riflette in tempi di sviluppo più brevi.
"Otto anni sono probabilmente troppi", ha detto Zelnick nell'intervista pubblicata da GamesIndustry.biz, riguardo l'attesa che ha separato Red Dead Redemption 2 dal suo predecessore e in quest'ottica si punta più a una normalizzazione dei tempi di attesa che a una riduzione sistematica. Ovviamente non si tratterà mai, per Take-Two, di rendere le serie a cadenza annuale, ma di snellire il processo di sviluppo cercando di ridurre i cicli lunghissimi che sono ora caratteristica delle sue produzioni, anche se non è detto che Rockstar abbia intenzione di seguire questa nuova organizzazione al cento per cento. L'idea è comunque di concentrarsi sui DLC per alcuni giochi (tipo Borderlands) o sulle piattaforme multiplayer (tipo Red Dead Online o GTA Online) per garantire la longevità a prescindere dalla durata di base dei giochi, cosa che potrebbe riflettersi in uscite più ravvicinate, magari a partire da GTA 6.