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Halo usato per la propaganda anti immigrati in USA solleva un vespaio: chi li ha autorizzati?

La serie Halo è sempre più al centro del dibattito USA per l'uso politico che se ne sta facendo, con Microsoft che per ora tace.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   30/10/2025
Master Chief di Halo
Halo: Campaign Evolved
Halo: Campaign Evolved
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Il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti (DHS) ha dichiarato che continuerà a utilizzare i videogiochi per la sua propaganda, nonostante le proteste degli sviluppatori e la mancanza di autorizzazioni formali da parte degli autori degli stessi. All'inizio di questa settimana, ha pubblicato un'immagine tratta dalla serie Halo di Microsoft, con la scritta "Fight the Flood", un riferimento diretto alle attuali operazioni anti-immigrazione condotte dall'ICE (Immigration and Customs Enforcement) in tutto il Paese.

Autorizzati o no?

Il messaggio in sé mira a equiparare gli immigrati a degli alieni parassiti da abbattere, il che ha generato non poche discussioni in USA. Qualcuno si è anche chiesto se Microsoft abbia autorizzato in qualche modo l'uso della serie Halo.

L'immagine di propaganda del DHS
L'immagine di propaganda del DHS

A sconcertare è anche il fatto che Microsoft non abbia battuto ciglio sulla questione. Va detto che la casa di Redmond ha molti affare in corso con il governo USA, non ultimo il finanziamente della sala da ballo che sostituirà l'ormai demolita East Wing della Casa Bianca, quindi è probabile che eviti di inimicarsi chi le riempie il portafoglio. Detto questo, il messaggio del DHS è stato visto come fortemente razzista e, secondo molti, sarebbe stato il caso quantomeno di distanziarsene, vista l'importanza della serie.

L'Halo Insider Program ha aggiunto PS4 e PS5 alle piattaforme L'Halo Insider Program ha aggiunto PS4 e PS5 alle piattaforme

Del resto il DHS pare aver trovato terreno fertile tra i videogiocatori, cui va indirizzando i suoi messaggi. Qualche settimana fa The Pokémon Company aveva dovuto prendere le distanze dall'uso della serie Pokémon in un messaggio di propaganda del dipartimento.

Inoltre, lo stesso Trump ha scoperto di avere una certa sintonia con il mondo dei videogiochi, tanto che si è fatto ritrarre nei panni di uno Spartan dall'intelligenza artificiale.

A loro merito, i veterani della serie Halo, Marcus Lehto e Jaime Griesemer, che non lavorano più in Microsoft e quindi possono esprimersi liberamente, non hanno avuto timore di dire le cose come stanno: per Griesemer il post è "spregevole", mentre Lehto lo ha definito "assolutamente ripugnante". Immaginiamo che non sia una grossa soddisfazione vedere usata la serie che si è contribuita a creare e far crescere trasformata in uno strumento di propaganda pro razzismo.

A prendere posizione è stato il DHS, che ha rincarato la dose tramite un suo portavoce: "Raggiungeremo le persone ovunque si trovino, con contenuti che possano comprendere e a cui possano relazionarsi, che si tratti di Halo, Pokémon, Il Signore degli Anelli o qualsiasi altro medium. Il DHS resta totalmente concentrato nel sensibilizzare il pubblico sul diluvio di crimini che gli immigrati illegali criminali hanno inflitto al nostro Paese. Non abbiamo intenzione di rallentare."