Il direttore di produzione di Dune: Awakening, Ole Andreas Hayley, ha parlato con GamesRadar+ alla Gamescom del videogioco, spiegando come l'MMO Dune: Awakening non è propriamente un MMO.
Dal suo punto di vista, è da considerare come un GDR di sopravvivenza PvE con però segmenti PvP.
Le parole del direttore di produzione di Dune: Awakening
"Una delle migliori descrizioni di Dune: Awakening che ho sentito è che la sopravvivenza è l'aspetto centrale", esordisce Hayley. "In un certo senso, è come un GDR di sopravvivenza ambientato in Dune."
"Ci sono molti elementi GDR di primo piano. E la parte MMO è lì per fare in modo che dia l'opera dia la sensazione di trovarsi in un universo vivo, con politica, intrighi e fazioni che collaborano e si scontrano tra loro. Ma per noi è stato davvero divertente vedere come il lato più da GDR di sopravvivenza sia la parte sempre più amata del videogioco tra gli appassionati. Quindi penso che per noi sia piuttosto interessante esplorare ulteriormente questa strada".
Non è però facile realizzare un gioco che sia adeguato sia per chi vuole un vero MMO e chi vuole un GDR di sopravvivenza. Hayley spiega che la priorità è realizzare un gioco equo, sia per chi aggredisce che per chi si difende durante il PvP. Inizialmente Dune: Awakening non rispondeva alle necessità di tutti i giocatori, ma gli autori stanno ottimizzando con l'esperienza ogni lato del gioco.
Il Deserto Profondo rimane un'area PvP sandbox, ad esempio, ma il team vuole che i giocatori PvE abbiano un metodo alternativo per ottenere ciò di cui hanno bisogno. Ricordiamo poi che Dune: Awakening ha bloccato la funzione di Steam Family Sharing per colpa dei bari.