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L’uso dell’IA in Call of Duty: Black Ops 7 finisce nel mirino di un membro del Congresso USA

Il deputato USA Ro Khanna chiede regole sull'IA dopo le polemiche su Black Ops 7: tutela dei lavoratori e stop ai licenziamenti di massa.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   17/11/2025
Dei soldati nel multiplayer di Call of Duty: Black Ops 7
Call of Duty: Black Ops 7
Call of Duty: Black Ops 7
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L'impiego dell'intelligenza artificiale in Call of Duty: Black Ops 7 ha attirato l'attenzione di un membro del Congresso statunitense. Il deputato democratico della California Ro Khanna, intervenendo sui social, ha chiesto nuove regolamentazioni per impedire che le aziende sfruttino l'IA con l'unico obiettivo di ridurre posti di lavoro e aumentare i profitti.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, la polemica nasce da alcune segnalazioni dei giocatori, che hanno individuato contenuti apparentemente generati tramite IA all'interno dello sparatutto. In particolare, è stato puntato il dito a delle Calling Card, immagini decorative per il profilo giocatore, caratterizzate da uno stile cartoonesco vicino a quello dello Studio Ghibli. Activision Blizzard ha poi confermato l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa, sottolineando però che "il processo creativo continua a essere guidato dagli sviluppatori" e che l'obiettivo resta quello di "creare le migliori esperienze di gioco possibili".

Regole per limitare l'uso dell'IA ed evitare i licenziamenti di massa nelle grandi compagnie

Nel suo intervento, Khanna ha ribadito la necessità di introdurre regole chiare per limitare l'uso dell'IA. Tra le misure suggerite figurano una maggiore voce in capitolo per gli artisti e l'introduzione di una tassa sui licenziamenti di massa.

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Gli USA creano una task force per l'IA insieme a OpenAI e Microsoft Gli USA creano una task force per l'IA insieme a OpenAI e Microsoft

"Abbiamo bisogno di normative che impediscano alle aziende di utilizzare l'intelligenza artificiale per eliminare posti di lavoro e ricavare maggiori profitti", afferma Khanna su X. "Gli artisti di queste aziende devono avere voce in capitolo su come viene implementata l'intelligenza artificiale. Dovrebbero condividere i profitti. E dovrebbe esserci una tassa sui licenziamenti di massa."

Il deputato ha citato anche le proposte dell'economista e premio Nobel Daron Acemoğlu, che includono "riforme fiscali per scoraggiare l'automazione eccessiva" e strumenti per consentire a lavoratori e sindacati di beneficiare dei progressi dell'IA invece di esserne sostituiti. Khanna ha precisato di non invocare un divieto totale, ma di voler stabilire paletti che garantiscano un equilibrio tra innovazione e tutela occupazionale.

Call of Duty: Black Ops 7 non è il primo e sicuramente non sarà neanche l'ultimo gioco in cui verrà impiegata dell'intelligenza artificiale. Ad esempio, giusto di recente Ubisoft ne ha confermato l'uso in Anno 117: Pax Romana, mentre Square Enix ha annunciato che vuole rimpiazzare il 70% dei suoi QA tester con strumenti basati sull'IA. Tuttavia, la popolarità e la visibilità di Call of Duty hanno reso il caso particolarmente rilevante, portandolo oltre la semplice discussione videoludica e trasformandolo in un tema politico di ampio respiro.