Metacritic ha adottato ufficialmente un nuovo sistema di gestione delle recensioni degli utenti, spinto probabilmente dal famoso caso del review bombing a The Last of Us 2, che ora prevede un periodo di pausa di 36 ore prima della possibilità di pubblicare user review.
Come è ormai ben noto, Metacritic è un sito aggregatore di recensioni che per ogni prodotto riporta, oltre ai link delle varie recensioni da parte delle pubblicazioni registrate, il voto medio calcolato in base ai suoi parametri rapportati su una scala da 1 a 100 e un altro voto, in scala da 1 a 10 (con decimali) ricavato dalla media dei voti assegnati dagli utenti.
Qualsiasi lettore può registrare un account gratuito su Metacritic e assegnare un voto da 0 a 10 a qualsiasi titolo senza dover fornire alcuna garanzia di aver effettivamente provato il prodotto in questione e finora si poteva esprimere il voto già dall'istante stesso di pubblicazione del gioco. Questo ha dato origine spesso al fenomeno del "review bombing", ovvero il bombardamento di certi prodotti con recensioni negative per abbassare fortemente la media di valutazioni da parte degli utenti.
Quest'ultima caratteristica è stata cambiata con le nuove linee guida: adesso è possibile assegnare un voto a un gioco solo dopo 36 ore dalla sua pubblicazione ufficiale. "Recentemente abbiamo inserito un periodo di attesa di 36 ore per tutte le recensioni utenti nella nostra sezione videogiochi per assicurarci che i giocatori abbiano il tempo di giocare questi titoli prima di scrivere la propria recensione".
Difficile dire se una soluzione del genere possa effettivamente prevenire il fenomeno del review bombing, che ha in The Last of Us 2 uno dei casi più recenti e noti: il problema di questo è che si basa non su una valutazione effettiva del prodotto ma su un voto che viene pilotato in modo da creare una massa critica di protesta contro un gioco, uno sviluppatore o un publisher per qualche motivo particolare. Il fatto di dover attendere 36 ore non sembra proprio un deterrente: gli utenti possono semplicemente far partire più tardi il medesimo sistema, dunque la soluzione intrapresa da Metacritic è comunque di dubbia efficacia, anche se può scoraggiare, forse, i movimenti meno organizzati e motivati che possono perdere consistenza a qualche ora di distanza dall'uscita dei giochi.
Per il resto, la questione è molto delicata e di difficile soluzione: andare a intaccare la possibilità di dare una valutazione a un prodotto colpisce la libertà di espressione individuale e indubbiamente le recensioni degli utenti sono uno strumento che può essere estremamente utile ai consumatori, oltre ad essere una soluzione decisamente democratica, spostando la possibilità di valutazione dagli ambienti della critica ufficiale all'utenza stessa. Forse sarebbe utile richiedere una qualche certificazione ai singoli utenti sull'effettiva prova dei titoli che si vogliono valutare, ma è probabilmente una soluzione complessa per un portale di ampie dimensioni come Metacritic, che comprende recensioni a tipologie di prodotti estremamente diverse.