Starfield è enorme, ma perlopiù si tratta di una serie di mappe che si raggiungono tramite il viaggio rapido. Alcuni giocatori sono dispiaciuti del fatto che non ci sia veramente una sorta di viaggio spaziale manuale, anche se ovviamente non avrebbe senso visto il tempo che questo richiederebbe. Tecnicamente, però, è possibile esplorare lo spazio e viaggiare verso un pianeta, semplicemente richiederebbe una quantità di tempo insensata e soprattutto non vi farebbe ottenere nulla.
L'informazione arriva da un test della content creator, giornalista e scrittrice Alanah Pearce. La donna ha provato a far viaggiare la propria navicella verso Plutone, partendo dalle vicinanze del pianeta. Quanto vicino fosse è difficile dirlo, ma non si tratta di un viaggio da pianeta a pianeta, ma solo dalla zona limitrofa alla superficie. Il risultato? Sette ore di viaggio e una grande delusione, perché chiaramente il pianeta - che ricordiamo è esplorabile in Starfield- non è veramente caricato e quello che vediamo è solo un enorme asset grafico. La navicella ci è semplicemente passata attraverso e ha avuto bisogno di molto tempo per uscire dall'altra parte.
L'unica cosa che possiamo apprendere da questo test è che le arene di combattimento spaziale non sono delle piccole zone che danno l'illusione di essere nello spazio, ma sono all'interno dei regioni enormi, anche se chiaramente completamente vuote. Si tratta di una curiosità tecnologica, più che altro. Purtroppo, visti i tempi necessari per viaggiare verso il pianeta pur essendo già di fronte a esso, è impossibile capire quanto grande sia questa regione di spazio caricata da Starfield. Pearce ha infatti provato a viaggiare anche verso il Sole, ma dopo cinque ore aveva l'impressione di non aver fatto progressi significativi.
Alcuni dettagli sul test di Starfield
Bisogna precisare che il test di Pearce ha alcuni "problemi". Visto che parliamo di sette ore di viaggio con la navicella mentre non accade assolutamente nulla, la content creator ha fatto viaggiare in modo autonomo la navicella, mentre andava a dormire. A causa di alcuni problemi con la rotta, che non rimane perfettamente allineata con il pianeta, la donna ha anche dovuto a intervalli correggere la direzione. L'errore automatico della rotta è però notevole e quindi è credibile che il tempo di viaggio effettivo sia più basso, se una persona rimane fissa davanti a Starfield a correggere la posizione della navicella ogni pochi minuti.
Come detto, inoltre, non ha alcuna finalità pratica questa scoperta. Anche se tecnicamente si può muovere la navicella verso il pianeta quando si è già molto vicini ad esso, il pianeta non è veramente lì e non si può interagire con esso.
Il nostro solo timore è che ora qualcuno tenterà viaggi spaziali molto più lunghi. Forse nell'arco di qualche migliaio di ore la navicella di Starfield sarà in grado di spostarsi da un sistema all'altro.
Parlando di curiosità utili, è possibile rubare usando un secchio, come in Skyrim ma non proprio.