È seriamente incredibile osservare, da appassionati di videogiochi, il percorso di Hollow Knight. L'opera di Team Cherry non solo è ad oggi riconosciuta tra i capolavori del genere metroidvania, ma è riuscita a conquistare un'enorme fetta di videogiocatori praticamente col solo passaparola. D'altronde la piccola software house che ha creato questo irresistibile fenomeno non si è mai preoccupata molto di marketing e comunicazioni sui social, concentrandosi interamente sul suo sviluppo: con l'attesissimo seguito, Silksong, i fan si aspettavano un cambio di rotta da questo punto di vista, con comunicazioni periodiche per cavalcare l'onda dell'hype, invece nulla è cambiato. Il Team Cherry si è chiuso nel silenzio e, dopo una prima demo mostrata pochi anni dopo l'annuncio, è praticamente sparito dall'occhio pubblico.
Questa curiosa strategia ha, comprensibilmente, preoccupato parecchio i giocatori, che hanno iniziato a dare il gioco per spacciato e a venir puntualmente delusi da ogni singolo evento dove questo avrebbe potuto fare una comparsata. A un certo punto l'attesa si è fatta così lunga da rendere il titolo un vaporware agli occhi di molti, forse cancellato o congelato per via di uno sviluppo problematico.
E invece Silksong esiste, è in dirittura d'arrivo e una sua nuova demo è qui alla Gamescom, accuratamente piazzata nello stesso periodo in cui il Team Cherry ha deciso di spiegare le motivazioni per le lunghe tempistiche di sviluppo al solito Jason Schreier. Già, niente sviluppo infernale, niente drama da ufficio, niente disastri economici: semplicemente, da bravi creativi con risorse enormi, sono andati avanti ad aggiungere contenuti e rifiniture finché non è uscito esattamente ciò che volevano. Ora che tutti sanno che questa creatura coccolata fino all'inverosimile arriverà il 4 settembre, quindi, è il momento di darvi le nostre impressioni della nuova demo, assaltata da un numero di giocatori incalcolabile durante i giorni della Gamescom.
Passato dalla cruna di un ago
La demo disponibile alla fiera di Colonia era sostanziosa, ma curiosamente non si trattava di una novità assoluta. Divisa in due parti, conteneva infatti le stesse zone della primissima versione del gioco mostrata dal Team Cherry in passato (sì, la demo che avevamo testato nel 2020, non scherziamo), ovvero un'area verdeggiante chiamata Moss Grotto e una zona più inquietante e ricca di lava, pensata per far testare ai giocatori un livello più avanzato. Le due zone non erano però esattamente le stesse già viste: entrambe sono state sensibilmente modificate e ripulite, oltre che ringalluzzite sia da un rinnovato posizionamento dei nemici che dal punto di vista artistico (le panchine, per dire, sono state completamente modificate, assieme a molti altri elementi estetici).
Il fatto che queste aree siano estremamente simili al concept originale per struttura e art direction, però, dimostra quanto detto all'inizio: Team Cherry non ha stravolto la sua idea del gioco, lo ha solo allargato e rifinito in continuazione di anno in anno, e già questo è un segnale molto positivo per chi spera in un'opera capace di superare ciò che l'ha preceduta. Noi, peraltro, abbiamo avuto la fortuna di lanciarci subito sulla demo allo showfloor Xbox, provando entrambe le sezioni per circa mezz'ora (un lusso scomparso quando la gente ha iniziato ad accumularsi in coda per le poche postazioni disponibili), e siamo rimasti sorpresi dalla qualità di entrambe, anche se prevalentemente dalla zona più avanzata. Moss Grotto, infatti, è chiaramente l'area introduttiva, poiché ha nemici piuttosto basilari e durante la sua esplorazione Hornet ha a disposizione manovre limitate. La nuova protagonista, tuttavia, è da subito leggermente più rapida e mobile, e invece dell'attacco "pogo stick" (quello discendente in aria che rimbalzava verticalmente sul nemico) ha a disposizione un colpo discendente a 45 gradi che richiede più precisione per essere piazzato sugli avversari.
Ci si mette poco ad abituarsi alle nuove manovre e la diversificazione non è massiccia durante le prime battute, ma si tratta comunque di cambiamenti piacevoli. Nella prima area, peraltro, Hornet ha a un certo punto avuto una sorta di attacco di panico e siamo curiosi di capire se si tratta di un elemento puramente narrativo o se le sue condizioni stiano peggiorando per qualche motivo durante la progressione della campagna. Purtroppo la demo non aveva grossi dettagli legati alla storia o dialoghi esplicativi, dunque ci sarà da aspettare per capire il tutto. Se non altro Hornet non è una protagonista silente, quindi ha una personalità ben definita durante i dialoghi (generalmente "focosa" e poco disposta a perdere tempo) e ci aspettiamo quindi un numero maggiore di scambi tra lei e chi popola le mappe del nuovo titolo.
Get stick bugged
La seconda area, ad ogni modo, è quella che ci ha realmente catturato, perché, trattandosi di una zona più avanzata, Hornet aveva già a disposizione varie manovre e il suo sviluppo la separava più marcatamente nel gameplay rispetto al protagonista originale. Lì la guerriera poteva scattare in aria, schernire gli avversari (anche se non abbiamo testato molto la cosa e dobbiamo valutare l'effetto su boss e tipologie di nemici), curarsi e utilizzare il suo ago come un arpione dalla distanza. Tutti i suoi poteri usano filo che si ricarica a forza di attacchi normali, ma non ne consumano la stessa quantità; pare peraltro che certi poteri possano usare più filo della norma per ottenere un effetto maggiorato, cosa che aggiunge ulteriori opzioni strategiche. Vista la sua agilità, inoltre, Hornet è più esaltante da usare in combattimento, ma è anche più complicata: usare l'ago in aria vi attira verso il nemico permettendo attacchi successivi immediati, eppure l'attacco discendente è più arduo da piazzare, richiede tempismo e calcolo delle distanze e la fa rimbalzare in verticale quando va a segno; tutte caratteristiche che possono mettervi nei guai.
Il motivo? Beh, i nemici delle zone avanzate sono generalmente più ostici e dotati di schemi più elaborati rispetto a quelli dell'originale Hollow Knight (anche se al momento è difficile capire esattamente dove si collocherà nella progressione la seconda parte della demo). Molti hanno attacchi dal buon raggio, cariche o la capacità di saltare, e nella seconda zona sono pure parzialmente corazzati, risultando dunque immuni a certi attacchi. La qualità dei boss, dal canto suo, non è calata: Lace, l'ostacolo finale della demo, è risultata difficile da prevedere e sfidante, a dimostrazione del fatto che il Team Cherry non sembra voler far scendere in alcun modo la difficoltà (anzi, non saremmo sorpresi se si toccassero vette simili ad alcuni dei DLC originali prima della conclusione della campagna).
Per la cronaca, il "pogo attack" nella demo non lo abbiamo visto, ma nel trailer con la data d'uscita è presente, assieme alla capacità di fluttuare, a una combo di attacchi multipli e a oggetti offensivi dagli effetti non meglio precisati acquistabili in uno degli hub. Il fatto che Hornet diventerà mobile al punto da poter combattere quasi del tutto in aria e marcatamente più ricca di abilità rispetto al protagonista di Hollow Knight non è una teoria, bensì una pratica certezza. Poco da dire, l'impressione è quella di avere per le mani un seguito creato con tutta la passione di ciò che lo ha preceduto, più cattiveria, e una enorme volontà di rifinire ogni aspetto il più possibile.
Hollow Knight Silksong sembra essere esattamente il gioco in cui i fan speravano: un'evoluzione del primo titolo, creata con una incredibile cura per il dettaglio e la stessa passione che ha dato vita a uno dei migliori metroidvania mai creati. Difficile dire se avrà lo stesso impatto del gioco che lo ha preceduto, ma l'attesa è finalmente quasi conclusa e le premesse per un altro zenith del genere ci sono tutte. Basta meme del pagliaccio: Silksong arriva il 4 settembre e noi siamo pronti ad affrontarlo.
CERTEZZE
- Curatissimo sia artisticamente che nelle meccaniche
- Boss sempre impegnativi ed esaltanti
- Hornet è più carismatica e variegata rispetto al suo predecessore
DUBBI
- Sarà all'altezza delle enormi aspettative che dopo anni lo circondano?