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Red Dead Redemption 2: 10 cose che potremo fare nel nuovo gioco Rockstar

Un decalogo su quello che ci aspetta in Red Dead Redemption 2: le attività da fare nel nuovo e atteso gioco targato Rockstar Games per PS4 e Xbox One.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   23/10/2018

Nel caso siate appena tornati con una navetta da una missione su Plutone, sappiate che questa settimana arriva Red Dead Redemption 2, la cui data di uscita è ormai vicinissima, fissata per il 26 ottobre 2018 per PS4 e Xbox One. Abbiamo già spiegato per quali motivi il lancio del nuovo gioco Rockstar Games abbia grande importanza più o meno per tutti quelli che seguono il panorama videoludico, ora vediamo di entrare un po' più nel dettaglio con una sorta di decalogo sulle caratteristiche principali del gioco, quelle che contribuiscono a renderlo un gioco da provare.

Si tratta ovviamente di una selezione, visto che la profondità del gameplay e l'ampiezza del mondo simulato dovrebbero consentire una quantità di approcci e situazioni di gioco veramente impressionante, ma tanto per porre l'accento su alcune delle attività che saranno probabilmente più caratterizzanti per la nuova esperienza western proposta da Rockstar Games facciamo qui un riepilogo degli elementi più interessanti emersi finora dalle anteprime e dalle sessioni di prova su Red Dead Redemption 2.

La vita nella gang

Una delle caratteristiche peculiari di Red Dead Redemption 2 è il suo incentrarsi sulla vita all'interno della gang di Dutch Van der Linde, famigerato criminale in questo scorcio di far west tra fine 800 e inizi del 900. Questo comporta non solo la solita visione romantica dell'epopea violenta e libertaria dei criminali western, ma anche un modo nuovo di intendere l'avventura, che passa dalla cavalcata in solitaria dell'ex-membro John Marston nel capitolo precedente a uno spaccato della vita all'interno della banda in piena attività. Arthur Morgan si ritrova così ad avere a che fare costantemente con un gruppo di personaggi con i quali tessere una rete di relazioni, influenzando l'andamento della gang e di conseguenza il suo morale e l'atmosfera generale direttamente con le proprie azioni, derivanti dalle scelte del giocatore. C'è da occuparsi di tante cose, dai bisogni essenziali dell'accampamento alle richieste più personali dei membri, con la possibilità di scavare nel background dei vari personaggi e scoprire così un interessante teatro di ricordi, aneddoti ed episodi che costituiscono il micro-cosmo sociale della banda.

Red Dead Redemption 2: 10 cose che potremo fare nel nuovo gioco Rockstar

Un vasto mondo di gioco

Il mondo simulato è probabilmente il vero protagonista del gioco: lungi dall'essere mero sfondo inanimato, il far west costruito da Rockstar si presenta invece vivido e ricco, in grado di offrire continuamente nuovi spunti per esperienze di gioco, che si propongono in maniera costante nelle fasi di esplorazione.

Al di là dell'ecosistema riprodotto con una grande quantità di specie animali e vegetali o degli agglomerati urbani ricostruiti su base storica con grande cura nei particolari, l'ambientazione di Red Dead Redemption 2 è studiata come un sistema complesso, in grado di sviluppare costantemente degli elementi di gameplay emergente, così da invogliare a uscire dal seminato e seguire l'enorme quantità di azioni possibili al di fuori del tracciato della storia. Il comportamento dei personaggi risulta allora particolarmente realistico e convincente, mentre le scelte effettuate dal giocatore in rapporto con l'ambiente e con gli NPC hanno conseguenze concrete sullo scenario e sulla società nel mondo di gioco. Da questo punto di vista, Red Dead Redemption 2 potrebbe rappresentare uno step evolutivo importante per tutti i giochi open world.

La caccia

La caccia era un'attività di rilievo già nel primo Red Dead Redemption ed è stata ulteriormente potenziata all'interno del seguito, insieme a molte altre caratteristiche riprese ed espanse. Sono previste oltre 200 specie animali all'interno di Red Dead Redemption 2, inserite in maniera convincente nell'ecosistema simulato tra mammiferi, pesci, rettili e uccelli. Questo significa che il loro comportamento varia in base al momento della giornata, alla stagione in corso e ovviamente alla posizione del personaggio e di altri animali, cosa che rende particolarmente realistica la riproduzione della caccia e della pesca nel gioco.

L'attività di pesca si basa soprattutto sul trovare la posizione e l'esca giusta per una cattura, mentre la caccia richiede una certa attenzione nel seguire le tracce, nell'agire in maniera stealth e anche nell'utilizzo dell'arma appropriata. La preda può essere utilizzata per vari scopi: la sua carne può essere mangiata, portata alla gang o venduta, così come la pelle e la pelliccia possono trovare vari impieghi commerciali o in termini di crafting, ma per mantenerne il valore è necessario che la preda sia in buone condizioni.

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Le attività da fuorilegge

Sebbene Arthur Morgan sia un personaggio con una propria etica, si tratta pur sempre di un fuorilegge di vecchio stampo e dunque nel gioco ci troviamo a prendere parte a diverse azioni a tema con la sua occupazione. C'è una certa scelta in merito alla gradazione da adottare in termini di violenza, ma in pieno stile Rockstar anche qui ci troviamo spesso e volentieri a violare la legge in diverse maniere. Una delle principali occupazioni della gang di Van der Linde in Red Dead Redemption 2 è infatti la rapina, che si declina in diverse sfumature: si va dal ladrocinio applicato a semplici negozi a missioni più impegnative, come le classiche rapine alle banche fino agli spettacolari assalti a diligenze e treni.

In maniera simile a quanto accade in GTA V, anche qui c'è un certo tasso di strategia nella scelta dei componenti del gruppo e nella pianificazione delle azioni, con la possibilità di mantenere un profilo più o meno "pulito" contenendo il tasso di violenza e le possibili vittime e innescando conseguenze differenti in base alle azioni intraprese. Ovviamente, i nervi saldi e la capacità di sparare all'occorrenza restano fondamentali in questi casi.

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Lo scorrere delle stagioni

Può sembrare un elemento secondario, quasi un orpello estetico senza spessore, ma il fatto che le stagioni scorrano nel mondo di Red Dead Redemption 2 è comunque emblematico del livello di cura che gli sviluppatori hanno infuso nella costruzione dello scenario.

Questo dunque si modifica in maniera radicale con l'avanzare del tempo, sia semplicemente come aspetto che in termini funzionali, con alcune conseguenze importanti: il comportamento degli animali e lo stesso assortimento di flora e fauna cambia in accordo con la stagione in corso, cosa che influisce sulla caccia e su altre caratteristiche, inoltre la presenza di neve o di pioggia abbondante modifica le possibilità di spostamento, rendendo più complicate le cavalcate o le traversate a piedi. Nel primo caso, cambieranno gli animali da catturare nelle sessioni di caccia e in generale questi avranno comportamenti diversi da un periodo all'altro dell'anno, mentre nell'altro ambito sarà possibile essere maggiormente esposti a pericoli e si dovrà tenere in considerazione tempi più lunghi durante gli spostamenti nella mappa.

Il rapporto con il cavallo

Una grande attenzione è stata riposta nella riproduzione dei cavalli in Red Dead Redemption 2, anche nei minimi particolari anatomici (sì, ci rendiamo conto che quest'ultimo è un link ricorrente). La cavalcatura è un elemento fondamentale della vita nel selvaggio west, ancora di più se si tratta di spostarsi continuamente all'interno di una mappa vasta come quella presente in questo gioco, dunque il cavallo ha un'importanza centrale nella vita di Arthur Morgan.

Oltre a una simulazione particolarmente accurata dell'animale in termini di aspetto, comportamento e animazioni, questa attenzione si riflette anche nel rapporto che è possibile stabilire con il cavallo. C'è infatti un legame tra il protagonista e il proprio destriero, che cresce con il passare del tempo e con la cura che si dimostra per l'animale: un rapporto più solido consente di trasportare maggiori quantità di materiali, poter contare su migliori capacità di spostamento e avere un controllo più preciso, rendendo il cavallo anche meno propenso a spaventarsi in prossimità di minacce, per fare degli esempi.

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Dialoghi e conseguenze

Red Dead Redemption 2 ha una sceneggiatura gigantesca: si parla di un totale di circa 500.000 linee di dialogo, sparse su una quantità enorme di personaggi, tra quelli principali e afferenti alla trama del gioco e le semplici comparse. Questo è un altro aspetto su cui Rockstar sembra aver lavorato in maniera particolare: Arthur può ingaggiare un dialogo in qualsiasi momento e con chiunque, attraverso un sistema che mischia atteggiamenti pre-impostati ed elementi contestuali. In sostanza, è possibile interagire con i personaggi adottando diversi approcci tra il saluto cordiale, il confronto più o meno sprezzante o l'evasione, che a loro volta vengono ulteriormente modificati dalla situazione in cui ci troviamo o dalle condizioni del protagonista (se è sporco, coperto di sangue o in una situazione particolare, gli NPC reagiscono in maniere diverse).

Una cosa particolarmente impressionante è che la quantità di dialoghi registrati consente di ottenere combinazioni molto differenti di scambi di battute, tanto da annullare quasi l'impressione di trovarsi di fronte a una quantità finita e limitata di possibilità di interazione.

La cucina e il crafting

È ormai uno standard affermato, nei giochi con elementi survival, l'inserimento della possibilità di cucinare piatti in base a ingredienti da trovare nel gioco e di costruire oggetti utili per la sopravvivenza. Mutuando queste caratteristiche da generi differenti, tra RPG e survival ma anche action e adventure, Red Dead Redemption 2 ci pone alle prese con pentole, fuochi e banchi da lavoro, perfettamente in linea con gli open world più moderni.

La pesca, la caccia e la raccolta di risorse innesca la possibilità di cucinare e di creare o modificare oggetti, tutto in base a ricette e progetti che possono essere scoperti e acquistati in giro. Il diverso utilizzo delle varie parti delle prede porta a diverse opportunità di sfruttamento dei materiali, oltre alla raccolta di vari oggetti: la cucina e il crafting che ne derivano possono tornare utili sia per il protagonista, che può mangiare e sfruttare il frutto di tale lavoro per sé stesso, sia per la banda di Van der Linde, considerando che i risultati di questi sforzi possono essere condivisi con gli altri, portando cibo, oggetti e upgrade anche ai compagni.

Prendersi cura di sé stessi

Direttamente collegato ai bisogni primari, ovvero mangiare e bere, che emergono in particolare nelle sessioni intorno al falò, in Red Dead Redemption 2 c'è anche una certa cura della persona in aspetti che si potrebbero considerare secondari ma che hanno comunque un loro spazio nel gioco. Stiamo parlando della possibilità di lavarsi, cambiarsi e modificare il proprio aspetto. Come abbiamo detto in precedenza, l'aspetto particolarmente trasandato, o addirittura sospetto, può influire negativamente sulle interazioni con gli NPC, dunque è importante curare anche questo elemento, andando nelle locande e pagando per poter effettuare il bagno o lavandosi con qualche mezzo di fortuna.

Inoltre, è possibile modificare più radicalmente l'aspetto di Arthur dedicando un po' di tempo e denaro alla rasatura e al taglio di barba e capelli, in modo da personalizzare un po' l'estetica del protagonista, che di per sé si modifica anche in base all'abbigliamento e alle armi adottate, tutti elementi che peraltro vengono renderizzati in maniera indipendente dal motore grafico del gioco.

Alla scoperta degli interni

Il primo Red Dead Redemption era proiettato principalmente nei vasti spazi aperti del selvaggio west, e questo secondo capitolo recupera questo elemento e lo espande all'ennesima potenza, con una mappa di gioco ancora più vasta a una cura nella costruzione degli scenari che risulta semplicemente impressionante.

Tuttavia, si registra in Red Dead Redemption 2 anche una certa attenzione nella progettazione degli interni, con una buona parte del gioco che si svolgerà anche in spazi al coperto. Non si tratterà, dunque, solo di attraversare pianure, montagne e praterie ma anche di affrontare missioni e avventure all'interno di case, locali ed edifici di varia tipologia. Questo ha comportato un ulteriore lavoro di studio e ricostruzione delle architetture a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 nel gioco, sia dal punto di vista degli interi agglomerati urbani che dei singoli edifici, dentro i quali si svolgeranno parti importanti dell'azione, tra situazioni legate allo svolgersi della storia principale e momenti di gioco derivanti dall'esplorazione libera, donando ulteriore profondità al mondo simulato.