Silent Hill 2 ha finalmente una data di uscita, rivelata da un trailer nel corso dell'ultimo State of Play, e contestualmente all'atteso annuncio Konami ha pensato bene di presentare in maniera più approfondita (e migliore, diciamolo) il remake del suo iconico survival horror, in arrivo su PS5 e PC il prossimo 8 ottobre.
L'obiettivo del publisher giapponese era chiaramente quello di cambiare il tono della narrazione emersa fin qui attorno al progetto affidato a Bloober Team, non solo fissando dei paletti (la data di uscita, appunto) ma offrendo agli utenti uno sguardo più dettagliato al lavoro che è stato svolto dietro le quinte, coinvolgendo attori e sviluppatori per poi consolidare il tutto con un lungo trailer del gameplay. Ebbene, quali sono state le nostre sensazioni di fronte all'ultimo showcase? Konami e Bloober Team sono riuscite a dissipare i dubbi che avevamo in merito a questo ambizioso rifacimento? Riepiloghiamo tutti i dettagli emersi in questi giorni.
Il ritorno di Angela Orosco
Il trailer con la data di uscita di Silent Hill 2 segna il ritorno di uno dei personaggi centrali del gioco, ovvero Angela Orosco: una donna tormentata e misteriosa che James Sunderland incontra in diversi momenti della sua permanenza in quel di Silent Hill. È proprio Angela che avverte l'uomo di quanto sia potenzialmente pericolosa quella città: "C'è qualcosa di strano in questo posto, dovresti andartene", gli dice.
Non che James sia disposto a seguire il suo consiglio: attirato fra le nebbie di quel luogo inquietante da una lettera apparentemente scritta dalla sua defunta moglie, Mary, è disposto a tutto pur di scoprire la verità dietro quel messaggio. Tutto fa pensare che sia stata davvero Mary a scriverlo, ma com'è possibile se è morta tre anni prima a causa di un brutto male?
Torniamo però ad Angela, che nel remake conserva i tratti psicologici che la caratterizzavano nell'originale Silent Hill 2: quelli di una ragazza che porta addosso i segni di un passato da incubo e che non ha mai superato i propri traumi. Questi ultimi si manifestano in maniera concreta, nella forma del mostruoso Abstract Daddy: una sorta di fusione fra la sagoma di due persone e un letto.
Rispetto al design del 2001, il personaggio di Angela è stato per certi versi normalizzato, eliminando la magrezza che la contraddistingueva e che in qualche modo sembrava collegata al suo profondo malessere: una scelta che diversi utenti hanno aspramente criticato.
Dietro le quinte
Durante la Silent Hill Transmission, l'evento che Konami ha trasmesso dopo lo State of Play, gli attori e gli sviluppatori di Silent Hill 2 hanno raccontato la loro esperienza con il remake, parlando delle sfide che si sono trovati ad affrontare nell'ambito di questo progetto. Luke Roberts, che interpreta James Sunderland, ha spiegato di aver prestato molta attenzione a restare fedele al gioco originale, e lo stesso ha detto Salome Gunnarsdottir, che interpreta Maria.
I due attori hanno sottolineato il modo in cui le tecnologie impiegate da Bloober Team abbiano consentito loro di donare ai rispettivi personaggi un'ampia gamma di espressioni facciali, che in effetti vengono valorizzate durante le sequenze di intermezzo e comunicano in maniera molto chiara le emozioni che James e Maria (nonché ovviamente Mary) provano man mano che la loro permanenza a Silent Hill si fa più oscura e inquietante.
Per quanto riguarda invece gli sviluppatori, la senior narrative designer Barbara Kciuk ha detto che la storia del remake sarà "fondamentalmente la stessa" che è stata raccontata nell'originale Silent Hill 2, ma alcune modifiche anche tecniche hanno posto sfide inedite proprio in merito alla narrazione; vedi ad esempio il cambio di visuale, che è ora posizionata alle spalle del protagonista e gli consente dunque di vedere bene ciò che gli si para di fronte.
In tal senso si è parlato molto degli scenari, di come siano stati modificati al fine di risultare più autentici, andando a costruire e aggiungere elementi al design del 2001, mentre la senior combat designer Monika Chmura ha fatto presenti le grandi difficoltà dell'impostare un sistema di combattimento che rendesse giustizia all'originale ma al contempo lo proiettasse nel presente, mettendolo a confronto con i survival horror moderni.
Uno sguardo al gameplay
Dopo il breve trailer con l'annuncio della data di uscita e le testimonianze del cast e del team di sviluppo, la presentazione di Silent Hill 2 non sarebbe stata davvero completa senza il lungo montaggio di gameplay pubblicato da Konami, che ha finalmente mostrato il remake sotto una luce diversa rispetto a quanto visto finora.
Se ricordate, infatti, il nostro primo sguardo al gameplay di Silent Hill 2 non era stato entusiastico e anzi avevamo rilevato diverse criticità nella messa in scena di questo ambizioso rifacimento, evidenziando in particolare la legnosità delle animazioni durante i combattimenti, che apparivano privi di tensione e, in generale, qualitativamente al di sotto delle aspettative.
Per fortuna le nuove sequenze sembrano suggerire un'esperienza ben più solida, per quanto probabilmente tradizionale nelle sue meccaniche. Diciamo che gli espedienti utilizzati da Bloober Team per quanto riguarda la direzione e gli elementi horror non risultano in alcuni modo rivoluzionari, ma danno l'impressione di funzionare bene, complice un comparto tecnico e artistico che in molti frangenti mette in campo delle ottime idee.
Gli scontri, nello specifico, hanno guadagnato parecchio corpo e concretezza: il modo in cui James brandisce le armi da botta, ma soprattutto la sua reazione ogni volta che subisce un colpo risultano sostanzialmente più convincenti, così come l'approccio rispetto al munizionamento che sembra gridare "survival" a pieni polmoni e obbliga ad alternare pallottole e mazzate per finire anche i nemici più comuni.
Questi ultimi riprendono e rifiniscono l'aspetto che avevano nel 2001, frutto del pregevole e disturbante lavoro svolto da Masahiro Ito, aggiungendo un set di movimenti ovviamente più ricco e completo, che include anche reazioni differenti a seconda di ciò che accade durante i combattimenti: un colpo di pistola alla gamba di un'infermiera la fa accasciare, esponendola eventualmente all'uso del bastone, mentre una fucilata in faccia si conferma una mossa quasi sempre letale.
Per quanto insomma si riscontri ancora un bel po' di legno nei movimenti del protagonista, la nuova presentazione di Silent Hill 2 ha senz'altro avuto il merito di mettere il remake sotto una luce differente rispetto alla tiepida accoglienza iniziale. Naturalmente è ancora tutto da verificare, ma guardiamo senz'altro alla data dell'8 ottobre con maggiore fiducia.