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skate., abbiamo provato il ritorno free-to-play del fenomeno EA

Abbiamo avuto modo di provare a fondo skate., il ritorno free-to-play della serie videoludica che ha rivoluzionato lo skateboarding virtuale.

PROVATO di Mattia Pescitelli   —   27/08/2025
Tuffo a cannone nell'universo di Skate
skate.
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Quando Skate arrivò sugli scaffali mondiali fu in grado di instillare nuova linfa vitale a una branca videoludica che da anni stava arrancando con titoli tematici non proprio spettacolari e sempre più "caciaroni". Il videogioco marchiato Electronic Arts ribaltò la situazione e, di colpo, lo skating virtuale tornò sulla cresta dell'onda. Le qualità della serie si trovavano nell'approccio bilanciato tra il tecnicismo della disciplina, la caotica irriverenza legata alla cultura degli skater e nel sistema "Flick-It" con l'analogico di destra, che portava il controllo della tavola a livelli mai visti prima.

Specialmente con il secondo e il terzo capitolo, dove è stata introdotta la possibilità di scendere dallo skate, le vie offerte ai giocatori sembravano veramente infinite. Dopo più di dieci anni, Full Circle compie veramente un cerchio completo e torna all'origine di tutto; un rilancio totale del franchise, a partire da quel punto alla fine del titolo che, oltre a richiamare il logo del primissimo Skate, sta a significare la volontà del team di consegnare nelle mani dell'affiatata community lo Skate che stava aspettando da tanto (fin troppo) tempo e che, finalmente, arriverà su PC, PlayStation e Xbox in accesso anticipato gratuito a partire dal 16 settembre.

Ripartire da zero

skate. segna l'inizio di un nuovo ciclo vitale per la serie. Il piano è quello di seguire la scia dei grandi cambiamenti del mercato e proporre un servizio free-to-play, cross-platform e cross-progression così da accalappiare quanti più giocatori possibile, come se si trattasse di uno skatepark in continuo mutamento, con stagioni che introdurranno nuovi trick e attività per ogni utente, senza alcuna distinzione.

Per il momento, le microtransazioni sono legate unicamente al fattore cosmetico e gli sviluppatori hanno ripetuto costantemente che pagare non privilegerà alcun giocatore sul lato del gameplay. Staremo a vedere se riusciranno a mantenere questa traiettoria, ma, stando a quanto abbiamo potuto vedere, sembra che vogliano effettivamente regalare a tutti un'esperienza senza barriere di alcun tipo.

Nuova mappa, nuove sessioni

San Vansterdam è la grande arena nella quale i giocatori sono chiamati a dare spettacolo. Una metropoli abbandonata da tutte le autorità e lasciata in mano agli skater che l'hanno invasa, il cui nuovo consiglio cittadino è incaricato di riqualificarne gli spazi per tutti gli appassionati della tavola con rotelle.

Lo skatepark del Market Mile
Lo skatepark del Market Mile

I quattro quartieri che compongono la città sono costruiti con in mente solo una cosa: essere divertenti da attraversare con i piedi su uno skateboard. Praticamente ogni angolo, ogni scultura, ogni edificio è un paradiso per skater, con curve morbide che rendono tutto o una rampa o una sporgenza su cui fare dei grind folli.

Dal punto di vista della progettazione della mappa il lavoro è eccelso, ma crediamo ci sia ancora margine di miglioramento, specie dopo l'esuberante lavoro svolto su Skate 3. Contiamo sul fatto che, con il procedere dell'early access e delle stagioni, arriveranno anche altre sezioni fuori di testa, nonostante gli sviluppatori ci abbiano confidato che l'espansione della mappa non è una priorità, attualmente.

Non solo esplorazione

Oltre alla libera esplorazione non mancano le classiche missioni. Queste vengono date dal consiglio cittadino e fungono da canovaccio per un accenno di narrazione, anche se viene fatto solo il minimo necessario per dare una sorta di contesto al mondo di gioco e poco più. Non vi aspettate trame intricate: il focus è solo lo skate.

Un BS Lipslide lungo un corrimano
Un BS Lipslide lungo un corrimano

Alle missioni "principali" si affiancano le sfide. Queste attività, alcune fisse e altre in rotazione giornaliera, sono composte da un numero variabile di obiettivi da portare a termine, ognuno dei quali aumenta la ricompensa finale. Parliamo di acrobazie in zone specifiche, punteggi da raggiungere o trick da ripetere (per la legge del "se ti capita una volta è fortuna").

Se da soli si ha difficoltà, si può perfino chiamare i propri amici in una modalità co-op dove tutti collaborano assieme per completare i traguardi. Più obiettivi spuntiamo, più la ricompensa sarà consistente. Questa si suddivide in due: punti esperienza che incrementano il proprio rango in ogni quartiere e crediti PIR (RIP in inglese, molto più incisivo), la moneta di gioco da spendere ai quattro negozi Extravert presenti nella mappa.

Completando gli obiettivi in compagnia
Completando gli obiettivi in compagnia

Aumentare il proprio rango comporta sbloccare nuove zone di viaggio rapido, nuove missioni e nuovi box di personalizzazione.

Scatole con sorpresa

Sì, avete letto bene. Il gioco non ha un vero e proprio negozio in cui spendere i propri crediti, ma delle box contenenti determinate ricompense (tutte liberamente consultabili prima dell'acquisto) che vanno dai semplici elementi cosmetici, con il ritorno di grandi marchi come Vans e Thrasher, a sbarre e rampe da poter gettare in partita in qualsiasi momento, fino alle icone e alle emote con cui dare carattere al nostro alter ego e alla sua carta di cittadino di San Van.

Tuffo di pancia verso le strade di San Vansterdam
Tuffo di pancia verso le strade di San Vansterdam

Ottenere tutte le ricompense di una scatola (per fortuna non è possibile trovare doppioni) garantisce un oggetto e dei punti che fanno aumentare la propria reputazione generale. Più se ne comprano, più il proprio livello sarà alto (iniziate a vedere il quadro completo?).

Teniamo a precisare che la sezione delle microtransazioni è stata disattivata per questa prova con mano, quindi abbiamo visto solo una parte di quello che poi sarà effettivamente il negozio completo.

Nosegrind nella cattedrale
Nosegrind nella cattedrale

Sicuramente aprire le box dà una spinta in più (per il momento solo a livello di reputazione con gli altri giocatori), ma nulla garantisce che non arriveranno eventi o classifiche a cui si potrà accedere solo raggiunto un determinato livello. In quel caso le microtransazioni potrebbero fare la differenza, ma vogliamo dare il beneficio del dubbio al progetto, pur non presentandosi in maniera cristallina.

Il fulcro del gioco

Concentriamoci, però, sul fulcro del gioco: lo skateboarding. Già i playtest ci avevano convinto, ma questa prova ci ha stupito per l'accuratezza che è possibile raggiungere se si vogliono fare le cose sul serio.

Grind con il massimo controllo
Grind con il massimo controllo

Il sistema Flick-It è stato rimaneggiato da zero e spinto al suo massimo. Dai manual ai pop shove-it non c'è un momento in cui l'azione appaia forzata o innaturale. Anche quando si sbaglia (e si sbaglia parecchio, specialmente all'inizio) è chiaro che l'errore è stato nostro e non di una gestione ballerina delle collisioni.

Certo, ogni tanto la tavola intruppa da qualche parte e il nostro alter ego viene spedito a metri di distanza come se fosse stato sparato da un cannone, ma sono evenienze così rare che quando accadono ci si fa solo una grassa risata e si riprova un'altra volta.

Un trick controllato
Un trick controllato

La stessa cura dedicata alla precisione dei trick la si ritrova nella libertà di scelta data ai giocatori riguardo a come attraversare l'ambiente di gioco. Ciò si evince in special modo dall'introduzione di un sistema di arrampicata che permette di raggiungere praticamente ogni punto della mappa, ma anche dalla possibilità di posizionare ringhiere, rampe e quant'altro ovunque e di poter selezionare in qualsiasi momento un punto di rientro così da consentire ai giocatori di provare e riprovare un trick, un percorso o anche solo gettarsi nei modi più innaturali da grattacieli in compagnia di giocatori appena conosciuti. E qui entra in scena l'altro grande pregio del gioco.

Chiacchiere da skatepark

La scelta di rendere questo skate. un titolo sempre online è audace, ma abbiamo già avuto modo di apprezzarne i frutti. Ogni server è in grado di tenere all'interno di San Vansterdam 150 giocatori contemporanei, quindi non è raro vedere sfrecciare a destra e a sinistra compagni skater sempre pronti a interagire e mettersi in gioco.

Non è difficile incontrare compagni con cui cimentarsi nelle più audaci follie in quel di San Vansterdam
Non è difficile incontrare compagni con cui cimentarsi nelle più audaci follie in quel di San Vansterdam

Il merito qui sta, a nostro avviso, nell'aver optato per una comunicazione unicamente gestuale attraverso un sistema di emote abbastanza sciocco, ma efficace quanto basta per risuonare nelle vene di spostati che sono disposti a correre lungo la strada sbattendo le braccia come fossero ali o ad applaudire mentre si gettano dal tetto di un edificio.

Per ora il dialogo di prossimità non è contemplato, mentre dalle future stagioni sarà possibile creare chat vocali all'interno del gioco con la propria congrega di amici.

Anche un camioncino del cibo può essere un'occasione per un trick
Anche un camioncino del cibo può essere un'occasione per un trick

Siamo convinti, però, che il miglior modo per giocare a skate. sia girovagare tra una missione e l'altra e interagire con chi capita, che sia per un minuto o due ore, facendo salti mortali su una balaustra o solcano a turno gli half pipe degli skatepark della comunità sparsi per la mappa, il cui contenuto può essere modificato da tutti in qualsiasi momento fino alla fine della stagione corrente e che vedrà anche speciali collaborazioni con i marchi più importanti del settore, partendo dall'icona di moda "street" Dime MTL.

Tecnicismi

Anche sul piano tecnico skate. dà una bella spolverata alla serie avvicinandosi alla stilizzazione cara ai videogiochi a servizio degli ultimi anni (Fortnite in testa) e perdendo forse un po' di quell'identità "da strada" che contraddistingueva i vecchi capitoli.

Un stile un po' 'goofy'
Un stile un po' "goofy"

Il team ha deciso di seguire la cultura degli skater, portando i cambiamenti che ha subito negli ultimi dieci anni anche all'interno del gioco e continuerà a far evolvere quest'ultimo assieme alla comunità che lo alimenta.

Il colpo d'occhio è molto gradevole e dà filo da torcere al sempre ottimo lavoro svolto recentemente da Activision con Tony Hawk's Pro Skater 3+4, ma non ha molto altro da dire rispetto all'infinità di effetti grafici e soluzioni tipografiche tra il fumetto e i graffiti che ormai hanno saturato il mercato dei free-to-play per accalappiare lo sguardo disattento del consumatore odierno.

Grandi dettagli per grandi spazi
Grandi dettagli per grandi spazi

Dal punto di vista musicale, invece, skate. fa quello che ci si augura i videogiochi continueranno a fare per molto tempo: proporre una selezione musicale curata e cucita addosso al titolo, ma che permetta anche di personalizzare la propria esperienza.

skate. fa ciò mettendo a disposizione un player musicale che fa le veci dei servizi streaming, permettendo di scegliere playlist e di salvare i brani preferiti così da avere sempre l'accompagnamento giusto per ogni momento.

La cattedrale con lo skatepark all'interno
La cattedrale con lo skatepark all'interno

Non solo. Viene data anche la possibilità di "accalappiare" la musica all'interno del mondo di gioco. Basta avvicinarsi alla fonte di riproduzione (una macchina, uno stereo o simili), premere un tasto e quell'accompagnamento musicale diventerà il nostro: un modo molto particolare e divertente di andare a conoscere gli artisti che scandiscono le nostre sessioni e che andranno a crescere man mano che il gioco si assesterà sul mercato.

Il modo in cui Full Circle ha deciso di riportare in vita Skate è senz'altro inusuale. Le incognite sono ancora molte, tra cui l'ombra delle microtransazioni e le sue possibili evoluzioni, ma l'intento pare essere quello di rendere l'esperienza uguale per tutti, senza scorciatoie aperte con il portafogli. Staremo a vedere se Electronic Arts sarà in grado di tenere i caveau chiusi e a non cadere in tentazione, ma per il momento skate., forte di un sistema di gioco molto ben limato, si prepara a un debutto che potrebbe rendere felici più appassionati del previsto.

CERTEZZE

  • Il sistema Flick-It alla sua quintessenza
  • Buon bilanciamento tra tecnica e baraonda

DUBBI

  • Le microtransazioni vanno analizzate sul lungo periodo
  • Il mondo di gioco ha margine di miglioramento