La polemica su Cyberpunk 2077 sembra travalicare i confini della logica in talune situazioni, come in questo particolare caso (umano) di utente che dopo aver richiesto e ottenuto il rimborso ha poi protestato perché non è più in grado di usare il gioco.
Evidentemente, i termini del rimborso che sembrerebbero universali non lo sono proprio per tutti, almeno per quelli un po' duri di comprendonio: accade così che un utente sia stato trovato a protestare su Twitter contro l'assistenza ufficiale Xbox perché, una volta ricevuto il rimborso, non trova più il gioco.
Pensate un po': dopo avergli ridato i soldi, sembra che Microsoft abbia rimosso Cyberpunk 2077 dalla sua console! A tal punto si spingono i poteri forti:
"Ho appena ottenuto il rimborso per Cyberpunk e ora voi l'avete rimosso dalla mia console??? Voglio ancora giocarci! Avete ingannato il mondo intero consentendo a un gioco di essere pubblicato e venduto sulla vostra console anche se non funziona e non funzionerà per mesi!"
Sebbene l'ultima parte della protesta possa anche essere condivisibile, o almeno segua una certa logica, la parte prima sembra palesare alcuni problemi nella comprensione del funzionamento base del rimborso, che ovviamente avviene a patto di "restituire" il prodotto, ovvero eliminando la versione digitale del gioco, nel caso in cui si tratti di questo.
L'aneddoto è stato riportato da Tom Warren su Twitter e dimostra un po' come all'interno di queste ampie ondate di sdegno ci siano anche parecchie persone che esagerano, o semplicemente non comprendono bene come stanno le cose.
Nel frattempo, la questione rimborsi si evolve dopo le iniziative di Sony e l'estensione di Microsoft, con il recente aggiornamento da parte di CD Projekt RED.