Divinity è sicuramente uno dei giochi più chiacchierati tra quelli presentati ai The Game Awards 2025. Uno dei nodi che ancora non erano stati sciolti, riguardava la struttura generale del sistema di gioco. Molti si chiedevano se sarebbe stato un gioco a turni o in tempo reale. La risposta è arrivata direttamente da Swen Vincke, in un'intervista concessa alla testata Bloomberg: sarà a turni. Quindi, da questo punto di vista sarà in continuità totale con Baldur's Gate 3 e Divinity: Original Sin II, i giochi precedenti dello studio.
Sistemi di gioco
Nel corso dell'intervista, Vincke si è spinto fino a dire che Divinity sarà addirittura migliore di Baldur's Gate 3, che di suo viene considerato uno dei giochi di ruolo più belli mai fatti.
"Baldur's Gate 3 è stato un ottimo gioco e ne sono orgoglioso, ma penso che questo sarà di gran lunga migliore", ha dichiarato Vincke, con grande sicurezza. Una delle sfide durante lo sviluppo di BG3 è stata prendere il regolamento esistente del gioco di ruolo cartaceo di Wizards of the Coast e adattarlo a un videogioco. "Qui, invece, stiamo creando un sistema pensato fin dall'inizio per un videogioco. È molto più facile da comprendere", ha spiegato.
Considerando quanto è amato Baldur's Gate 3, si tratta sicuramente di un'affermazione importante. Vincke però, non sembra preoccupato dalla sfida: "Sarà, credo, la nostra totale liberazione", ha detto. "È un gioco di ruolo a turni che include tutto ciò che abbiamo già fatto, ma portato a un livello superiore."
Questo "livello superiore" include più risorse per lo sviluppo, distribuite su un numero maggiore di studi, che permetteranno al team di lavorare su più parti del gioco in parallelo, stando a quanto riportato da Bloomberg. Idealmente, questo dovrebbe ridurre i tempi di sviluppo.
Vincke ha affermato che Larian punta a completare Divinity in tre o quattro anni, invece dei sei necessari per Baldur's Gate 3. Il gioco partirà comunque in Accesso Anticipato e non arriverà prima del 2026. Dove si vedranno gli investimenti maggiori? In un numero superiore di scene cinematografiche e in nuove sperimentazioni narrative. "Credo che stiamo facendo un paio di cose che non si sono mai viste prima nei giochi di ruolo", ha concluso il cofondatore di Larian.