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Fortnite è il più influente e rivoluzionario gioco degli ultimi anni

Fortnite, può piacere o no, è il più influente e rivoluzionario gioco degli ultimi anni e ha cambiato in maniera profonda l'industria dei videogiochi.

NOTIZIA di Luca Forte   —   25/06/2020
Fortnite
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A poche ore dalla presentazione di Cyberpunk 2077 e a qualche settimana dall'uscita di The Last of Us Parte II proviamo a riflettere su quale gioco abbia inciso più degli altri sul mondo dei videogiochi. E nessuno si avvicina minimamente all'impatto che ha avuto Fortnite. Il gioco di Epic Games, infatti, in meno di tre anni ha influenzato, rivoluzionato e condizionato la nostra industria preferita in una maniera impensabile.

Vediamo già i mugugni e le alzate di scudo, ma molti dei più grandi stravolgimenti degli ultimi anni sono diretta conseguenza di quello che avviene in questo battle royale. Ma non solo: grazie ad esso Epic Games sta cambiando la comunicazione e il marketing all'interno dei videogiochi in un modo così radicale da essere spiazzante.

E tutto, poi, è nato da un clone di PUBG. La leggenda vuole che la modalità Battaglia Reale sia nata dall'amore che in Epic Games provavano per il gioco di Bluehole. Una similitudine durata poco: già dopo poche settimane il ritmo degli aggiornamenti e la fantasia che Epic Games era stata in grado di infondere nel suo gioco erano un unicum impensabile fino a quel momento.

In Fortnite ogni settimana c'è qualcosa di diverso, di nuovo, di divertente. Nel mentre in Destiny si rigiocavano all'infinito le stesse missioni e in PUBG bisognava fare i conti con innumerevoli bug. Nel giro di poche settimane, poi, il gioco di Epic Games è arrivato su tutte le piattaforme, liberamente. Tutti possono giocare con tutti, non importa che si abbia il gioco su telefono, PC, Xbox o Switch. Persino Sony, per non rischiare di perdere il treno, ha dovuto aprire il PSN all'osteggiato cross-play.

Il tutto accessibile, potenzialmente, senza spendere un quattrino. Un modello economico, aggressivo, in grado da rendere obsoleti in un colpo solo season pass, microtransazioni e persino il prezzo di copertina. Basti pensare che persino Activision e Electronic Arts, le due aziende notoriamente più sensibili all'argomento, hanno dovuto cambiare radicalmente il modello economico del loro giochi (oltre che pubblicare due battle royale piuttusto simili nella sostanza come CoD: Warzone e Apex: Legends) per provare a rintuzzare il successo di Fortnite. Nonostante questo Fortnite fa fare ad Epic Games soldi. Molti soldi.

Con quei soldi l'azienda di Tim Sweeney ha provato a calzare Steam dal suo monopolio su PC, regalando giochi a destra e manca, ma soprattutto costringendo Valve a riprendere a sviluppare funzionalità per il suo store e magari a mettere in dubbio il suo modello economico.

Gli stessi soldi serviranno ad Epic per rendere meno costosa per gli sviluppatori la licenza dell'Unreal Engine e per pubblicare direttamente giochi di studi del calibro di Remedy (Control), genDesign (The Last Guardian) e Playdead (Limbo).

O per offrire ai suoi giocatori concerti gratuiti di alcuni degli artisti più gettonati del momento come Marshmello e Travis Scott, ma nel prossimo futuro anche la visione di film come Inception o Batman Begins. Elementi di realtà virtuale e metaverso che i vari Second Life o PlayStation Home non sono mai nemmeno andati vicino dal realizzare come portata mediatica e resa scenica. Con tutto il rispetto per Irene Grandi e il suo esperimento del 2007.


Tutto ciò senza considerare il buco nero alla fine della Stagione 1, una trovata comunicativa eccezionale, dalla portata mondiale e in grado di catturare l'attenzione del grande pubblico come solo pochi altri momenti nella storia dei videogiochi sono stati in grado di fare.

Se a queste cose uniamo anche l'ascesa di personaggi quali Ninja, Bugha o il nostro Pow3r capiamo come quello di Epic Games sia un fenomeno a cui è impossibile negare i meriti. Piaccia o non piaccia è il gioco che ha influenza e influenzerà il futuro del mondo de videogiochi. Ha messo in ginocchio la rete italiana durante i primi giorni del lockdown è quello dei balletti scemi, ma è anche il motore che dà ad Epic Games la possibilità di regalarci giochi, di sfidare Steam e Google Store e di creare e mettere a disposizione un motore grafico potente e all'avangardia.

Quale altro gioco può fregiarsi di tutti questi risultati? Parliamone.