Lies of P includeva nell'ultima build un cartello con la scritta APAB attaccato sul corpo di un burattino appeso a un ponte, ma nella versione finale del gioco tale elemento è stato rimosso al fine di evitare qualsiasi polemica.
L'acronimo sta infatti per all puppets are bastards, "tutti i burattini sono dei bastardi", a rimarcare l'inaspettata e violenta rivolta degli automi nei confronti degli esseri umani da cui parte la storia di Lies of P, che abbiamo provato alla Gamescom 2023.
Interrogato al riguardo durante la fiera di Colonia, il game director Ji-Won Choi ha spiegato che "si trattava di uno dei messaggi utilizzati nel gioco, ma abbiamo deciso di eliminarlo perché tutti potessero godere di questa esperienza esattamente come immaginavamo, senza pregiudizi legati a qualsivoglia trend."
"Volevamo che il mondo che abbiamo creato venisse interpretato dai giocatori così come desideravamo che avvenisse, per questo abbiamo rimosso eventuali fattori che costituivano un rischio in tal senso."
Una riscrittura de Le Avventure di Pinocchio
Come saprete, uno degli elementi più interessanti di Lies of P è il modo in cui reinterpreta il Pinocchio di Collodi e i suoi personaggi, utilizzando un tono dark e mettendo in scena una storia che miscela ambientazioni in stile vittoriano e romanzi di Isaac Asimov.
Nel gioco accade appunto che i burattini, costruiti per assistere i cittadini di Krat, si ribellano all'improvviso diventando violenti e facendo strage di esseri umani. Al comando di Pinocchio, il nostro compito sarà quello di scoprire cos'è accaduto e salvare ciò che resta della città da un terribile destino.