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Roblox denunciato per la rimozione improvvisa di contenuti pagati con Robux

Roblox è stato accusato per la rimozione improvvisa di contenuti pagati con Robux, oggetto di una class action attualmente in corso negli USA.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   01/06/2021
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Roblox è stato denunciato ufficialmente in USA, dove è partita una causa legale contro il celebre game maker accusato di rimuovere senza preavviso alcuni oggetti acquistati attraverso micro-transazioni, secondo quanto riferito da alcune testimonianze.

Il 25 maggio John Dennis, un padre originario del Michigan, ha fatto partire la causa legale contro Roblox per aver causato la sparizione di alcuni contenuti che erano stati regolarmente acquistati, attraverso micro-transazioni, dalla figlia (chiamata Jane Doe, sotto pseudonimo).

Roblox consente di fare numerosi acquisti in-app, ma i contenuti a volte vengono rimossi dopo l'acquisto
Roblox consente di fare numerosi acquisti in-app, ma i contenuti a volte vengono rimossi dopo l'acquisto

Come riportato dallo studio legale che si sta occupando del caso, "Il trucco è semplice", si legge nei documenti a corredo della causa: "Roblox incoraggia gli utenti ad acquistare contenuti in-game che sono messi a disposizione regolarmente sulla piattaforma, e dai quali Roblox guadagna denaro", solo che si possono creare degli inconvenienti nel caso in cui questi oggetti non si rivelino confacenti alle linee guida.

In sostanza, il problema è che questi oggetti vengono messi in vendita e venduti "Senza effettuare alcuna supervisione significativa per evitare che tali contenuti presenti sul marketplace si dimostrino non idonei alle regole della piattaforma", con il problema che si può verificare in un secondo momento e portare alla rimozione di oggetti acquistati regolarmente.

"Dopo che gli utenti hanno pagato per i loro acquisti, Roblox può effettuare una moderazione di contenuti, cancellando quelli che violano le politiche interne. Roblox poi si rifiuta di rimborsare gli utenti per i contenuti che sono stati cancellati". La class action, perché di questo si tratta, riguarda dunque una serie di casi in cui gli utenti si sono ritrovati senza più gli oggetti per cui avevano pagato le micro-transazioni in-game e senza ricevere rimborsi.

I contenuti nel gioco vengono pagati attraverso Robux, che è la valuta in-game, ma questa viene acquistata attraverso denaro reale, ovviamente. Il problema segnalato riguarda dunque un certo ritardo nel controllo effettuato dalla piattaforma sui contenuti messi in vendita, che nel caso non siano confacenti alle linee guida vengono rimossi senza preavviso, anche dagli inventari degli utenti che li hanno acquistati.

In ogni caso, Roblox detiene il 30% delle micro-transazioni, dunque secondo l'accusa c'è l'aggravante di un vantaggio economico ai danni dell'utenza a cui non viene poi accordato il rimborso. Il caso in questione riguarda soprattutto capi di abbigliamento acquistati da vari utenti e successivamente cancellati, nonostante apparentemente non dimostrassero problemi di copyright o simili.

Roblox Corp., da parte sua, ha riferito di cercare sempre un accordo con gli utenti quando emergono questi problemi, ma in certi casi si creano inconvenienti a causa del passaggio attraverso i rivenditori terzi che creano e vendono gli oggetti sotto accusa, con cui a volte non si trova un accordo. Attendiamo a questo punto di vedere come si svolgerà la questione.

Roblox è stata recentemente quotata in borsa per 45 miliardi di dollari, ovvero vale più di EA e Take-Two. Di recente, il CEO della compagnia ha riferito che potrebbe arrivare su PS5 e Nintendo Switch, al momento è presente solo su PC, piattaforme mobile e Xbox.